Un pesante fardello
Dal giorno del suo annuncio
Torment: Tides of Numenera ha avuto gli occhi di tutta la comunità dei videogiocatori puntanti addosso, i più giovani per le promesse (e premesse) che gli sviluppatori avevano annunciato e i giocatori più anziani perchè il ricordo di
Planescape: Torments è ancora vivissimo nei loro cuori. Già perchè l'annuncio di
Torment: Tides Of Numenera non era il "semplice" annuncio di un nuovo gioco di ruolo, no, rappresentava molto di più, era l'annuncio del seguito spirituale di un mostro sacro, di un gioco che ha ridefinito il genere degli RPG, uno dei capolavori della mitica
Black Isle Studios. Ma andiamo con ordine e parliamo di
Torment: Tides of Numenera, perchè tra gossip e videogioco c'è davvero tanto da raccontare...
Un po' di storia
Se conoscete già
Planescape: Torments potete tranquillamente saltare questo paragrafo e passare direttamente al successivo, siete ancora qui? Bene allora parliamo un attimo del progenitore di
Torment: Tides of Numenera e delle sue caratteristiche particolari, via con un po' di storia quindi!
Planescape: Torments è un RPG sviluppato dalla mitica
Black Isle Studios, casa di sviluppo che ha dato i natali ad alcune tra le più importanti pietre miliari giochi di ruolo, tra i loro titoli si annoverano capolavori del calibro di
Baldur's Gate e
Fallout mica roba da poco eh?
La caratteristica principale di
Planescape: Torments era legata al gameplay unico nel suo genere, si poteva portare a termine il gioco praticamente senza colpo ferire, per la prima volta in un videogioco le scelte che prendevamo cambiavano davvero la nostra avventura e soprattutto, per chi voleva davvero giocare di ruolo, poteva scegliere la via della non violenza. Capite bene che con questa premessa li gioco di
Black Isle Studios ha creato una voragine intorno a se in termini di puro gameplay, non contava più solo l'equipaggiamento indossato, ma le nostre scelte, la nostra dialettica potevano cambiare le nostre sorti e quelle del mondo che ci circondava.
Nei pannei del
Nameless One, un immortale che aveva completamente perso la memoria ci trovevamo immersi in un mondo folle con un potere immenso, quello di modificare il passato, il presente e il futuro del protagonista.
Il mondo dei giochi di ruolo era cambiato per sempre e, proprio quando sembrava che non ci fosse nessuno studio la fuori pronto a prendere la pesante eredità di
Black Isle Studios e proporre qualcosa che potesse anche lontanamente avvicinarsi a
Planescape: Torments,
InXile Entertainment si accolla questo pesante fardello e, nel 2013, annuncia
Torment: Tides Of Numenera.
Una luce nel buoio
Corre l'anno 2013 e
inXile Entertainment propone al mondo il suo nuovo progetto:
Torment: Tides of Numenera, le orecchie dei giocatori di ruolo di vecchio stampo si rizzano all'istante, già il titolo del gioco fa accedere una fievole speranza, Torments sta tornando, sta succedendo davvero. I dubbi erano tantissimi,
inXile Entertainment sarebbe riuscita a proporre un titolo come
Planespace: Torments? La campagna
Kickstarter partì alla grandissima, forte delle premesse e delle promesse che gli sviluppatori avevano messo sul piatto.
I lavori del gioco procedettero senza tregua, i primi screen e i primi video lasciavano trasparire molta dell'eredità lasciata dal titolo di
Black Isle Studios, tutto faceva ben sperare, mano a mano che i vari traguardi su Kickstarter venivano raggiunti al gioco veniva aggiunte nuove funzionalità e caratteristiche.
Dopo quattro lunghi e intensi anni di sviluppo
Torment: Tides Of Numenera è finalmente disponibile sugli scaffali virtuali e reali in tutto il mondo, il nostro eroe si può muovere nel
Nono Mondo sia su console che su PC, è andato tutto bene quindi? Ni, o meglio, Si, inutile girargli intorno,
Torment: Tides Of Numenera è uno degli RPG più profondi e davvero ruolistici presenti sul mercato, il problema del nuovo Torment è la lingua.
Spieghiamo bene cosa è successo dunque, qualche tempo fa si alzò un polverone senza precedenti poprio relativamente alla traduzione di
Torment: Tides Of Numenera, uno degli stretch goal di Kickstarter era la localizzazione del gioco nel nostro caro italiano, localizzazione che non è mai stata fatta. Tutti la fuori sanno quanto sia importante poter apprendere e comprendere in pieno le mille sfaccettature che trama e dialoghi trasmettono in un qualsiasi gioco di ruolo, figuriamoci nel seguito spirituale di
Planescape: Torments dove possiamo decidere di non alzare l'arma per tutta la durata dell'avventura.
InXile Entertament a sorpresa comunichò a tutti che l'italiano non figurava più tra le lingue supportate, per problemi legati ai costi di localizzazione in merito alle dimensioni maggiori che il titolo aveva raggiunto durante lo sviluppo. Questa notizia arrivò come un macigno sulla community italiana, chi lanciò petizioni, si si indignò e incassò, chi mise mano al dizionario di inglese, chi scrisse editoriali e chi additò InXile come poco corretta. A prescindere dalle polemiche sterili o meno, la verità di fatto è una, chi non conosce
molto bene l'inglese è precluso dal poter godere di
Torment: Tides Of Numenera, e questo anche se i soliti fenomeni del web sparano a zero con "eh studiatelo sto inglese!" "se non conosci l'inglese non è colpa di InXile". Il prolblema è che, anche per chi ha una conoscenza basilare dell'inglese che solitamente gli consente di giocare a tanti titoli non tradotti dalla lingua d'Albione in
Torment: Tides Of Numenera rischia di essere tagliato fuori, perchè il gioco è scritto in un inglese complesso, a tratti arcaico e se consideriamo quanto detto prima, che possiamo cioè finire il gioco senza colpo ferire, capite anche voi quanto sia fondamentale capire e comprendere ogni singola sfaccettatura del mondo che ci circonda e dei dialoghi e situazioni che avvengono sullo schermo.
Un titolo mastodontico
Al netto dei problemi di localizzazione, che comunque permangono,
Torment: Tides Of Numenera ha saputo mantenere praticamente tutte le promesse dette (e sottintese) fatte ai fan. Il titolo di
InXile Entertainment è un grido forte e coraggioso ad un'industria videoludica che troppo spesso si adagia sugli allori di serie ormai di successo, che premia più il pay-to-win che la vera profondità. il nuovo Torment è qui per segnare una nuova e importante tacca nell'evoluzione del genere RPG e del videogioco in generale.
Torment: Tides Of Numenera ci mette nei panni di un "castoff", l'ultimo in ordine temporale per la precisione, del
Changing God, un'entità superiore nell'universo di Numenera che crea dei contentitori in cui vivere le sue infinite vite, fino a quando tali contenitori gli sono di utilità.
Ogni "simulacro" viene creato con caratteristiche atte a soddisfare un particolare scopo, e una volta raggiunto lo scopo il corpo viene abbandonato. Non si sa ne come ne perchè ma corpi utilizzati dal
Changing God diventano poi esseri senzienti, senza memoria e con la caratteristica di essere immortali, come il loro creatore. Noi impersoniamo l'ultimo dei castoff, e siamo braccati da un essere superiore,
The Sorrow che ha come unico scopo quello di eliminare dall'universo Il
Changing God e tutta la sua progenie, noi inclusi,
Il titolo inizia col protagonista in caduta libera verso il Nono Mondo, senza memoria e con delle capacità sovraumane in un pianeta dove, otto ere prima di quella in cui
Torment: Tides Of Numenera è ambientato viveva la razza umana ai giorni nostri.
In queste otto ere passate il pianeta e la sua popoalzione hanno subito moltissime mutazioni e trasformazioni e il mondo intorno a noi non è propriamente riconoscibile, poche cose sono rimaste dalle passate ere: i
Numenara, misteriosi artefatti tecnologici che solo pochi riescono a comandare e a soggiogare al proprio potere sono una di queste.
Aggiungi un posto a tavola
Durante l'avventura non saremo soli, non dobbiamo infatti affrontare
Torment: Tides Of Numenara con il solo protagonista, come nella miglior tradizione RPG possiamo infatti comporre il nostro party e dividere con i compagni le gioie e i dolori del Nono Mondo.
Sono sei i personaggi che possiamo assoldare, ognuno dotato di una propria forte personalità, e di un rapporto particolare col protagonista. Come in tutto il resto dell'avventura anche le relazioni con i nostri compagni influenzano il mondo di gioco e le scelte che possiamo fare.
In
Torment: Tides Of Numenera possiamo affrontare la maggior parte delle situazioni usando la dialettica e l'arte della parola, anzichè estrarre le armi e dar fuoco alle polveri. Nulla ci vieta però di affrontare il gioco come dei piccoli Rambo, certo non è forse il modo migliore per vivere le avventure del nuovo Torment ma è sempre e comunque un'opzioni valida. Certo si può notare che nelle fasi di combattimento non è stata infusa la stessa dovizia di particolari e attenzione posta nella realizzazione del lato "non violento" del gioco.
Una storia di mondi immaginari
La realizzazione tecnica di
Torment: Tides Of Numenara non vi resterà particolarmente impressa nella mente, il titolo di
InXile Entertainment utilizza
Unity come motore di gioco e non spinge di certo a fondo l'accelleratore delle vostre console o pc. Quello che lascia invece a bocca aperta è la realizzazione artistica del titolo. L'art direction di
Torment: Tides Of Numenera è qualcosa di sbalorditivo. Le ambientazioni riescono a trasmettere all'utente un senso di stupore in ogni angolo e tutto è dettagliato e perfattamente calato nel contesto narrativo.
Sembra che il tessuto della trama e degli ambienti sia stato legato in maniera indissolubile e ogni elemento presente nel mondo di gioco si ha la sensazione che sia stato messo li per trasmettere un'emozione, per raccontare una storia.
Anche la colonna sonora del titolo trasmette l'epicità necessaria per un titolo di questa portata.
In conclusione
Non ci siamo volutamente addentrati troppo nelle meccaniche di puro gameplay di
Torment: Tides Of Numenera, lo scopo di questo speciale era presentare uno dei più belli e, sfortunatamente, meno accessibile GDR del momento. Il problema più grosso (e forse l'unico vero problema) del titolo di
InXile Entertainment risiede proprio nella mancata localizzazione in lingua italiana. E' difatti molto complesso seguire le trame e le sottotrame, le piccole quest e gli incarichi che ci vengono richiesti se non si ha un'ottima padronanza della lingua inglese.
Se conoscete perfettamente l'inglese e siete appassionati di storie fantastiche
Torment: Tides Of Numenera potrebbe rappresentare per voi il
Game Of The Year di quest'anno. Difficilmente troverete altrove una trama così elaborata e carica di dettagli, una lore così profonda e ottimamente dettagliata in alrta titoli.