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Recensione Tales of Arise per XBOX ONE

La serie di BANDAI Namco torna dopo anni, scopriamo insieme come se l'è cavata nella nostra recensione di Tales of Arise per XBOX One

Il ritorno dei Tales of

L'ultima volta che avevamo sentito parlare della serie Tales of era il lontano 2019 e se volete saperne di più potete leggere la nostra recensione di Tales Of Vesperia Definitive Edition. In effetti non era nemmeno un nuovo episodio della saga ma una versione definitiva pensata per le nuove console, di anni dall'ultimo vero capitolo, ne sono passati parecchi ma finalmente abbiamo potuto giocare a Tales Of Arise ed oggi siamo qui per parlarvene. Se siete curiosi di conoscere la storia dei due protagonisti Alphen e Shionne non vi resta che seguirci nella nostra recensione di Tales of Arise per XBOX One.
 

 

La trama di Tales of Arise

Siete pronti a buttarvi nel mondo di Dahna e di Rena? Bene, allora partiamo proprio da queti due pianeti perchè è proprio da qui che inizia la storia di Tales of Arise. Gli abitanti di Dahna hanno sempre creduto che il loro pianeta gemello (Rena) fosse un luogo mitico: il luogo dove vivevano gli dei (un po' come poteva essere il monte Olimpo per gli antichi Greci). Questo incipit ci aiuta a capire perchè, da oltre trecento anni gli abitanti di Dahna sono stati ridotti in schiavitù, i Renani infatti avevano invaso il pianeta e, forti della loro avanzata tecnologia avevano messo a ferro e fuoco il pianeta e obbligato i suoi abitanti alla schiavitù. Ora Dahna non è altro che una colonia di Rena adibita alla produzione di energia e il pianeta è stato suddiviso tra i cinque lord che impongono il loro volere praticamente in ogni parte del pianeta. 
 
Nell'introduzione abbiamo nominato Alphen e Shionne, i nostri protagonisti e forse è il caso di approfondire la loro conoscenza. Partiamo da Alphen, il giovane ragazzo è un abitante di Dahna ridotto in schiavitù con una caratteristica che lo rende però unico: non è in grado di sentire dolore. Qualsiasi cosa succeda al suo corpo non sente il minimo graffio (anche se i danni, ovviamente, rimangono). All'inizio del gioco lo vedete indossare una maschera di ferro. Il destino di Alphen si incrocia presto con quello di Shionne, una Renana scesa su Dahna per porre fine alle vite dei cinque lord e, anche lei come Alphen, ha una caratteristica che la rende unica: è affetta dalla maledizione degli aculei che le impedisce di entrare in contatto con qualsiasi essere vivente visto che anche solo sfiorare la pelle di Shionne significa provare atroci dolori. Sembra che sia una sola persona in grado di toccare Shionne e questa è Alphen ed è proprio grazie al potere di Alphen che il ragazzo riesce ad estrarre la Spada ardente da Shionne. In possesso di questa arma di straordinaria potenza i due stringono un patto per liberare Dahna dalla tirannia dei Renani.
 

la cosa che più ci ha colpito di Tales Of Arise a livello narrativo è la profondità dei temi trattati


Ai due si uniranno, nel corso dell'avventura, altri quattro personaggi che, siamo sicuri, sapranno attirare la vostra attenzione. Al netto dei quattro comprimari però la cosa che più ci ha colpito di Tales Of Arise a livello narrativo è la profondità dei temi trattati e il modo in cui questi vengono affrontati dai protagonisti. Non dovete aspettarvi una storia particolarmente originale ma rimarrete affascinati da come i designer hanno introdotto temi importanti come il razzismo, il perdono e il rimpianto. Temi adulti che difficilmente vengono adeguatamente trattati in un videogioco. 
 
Non proseguiremo oltre nella storia di Tales of Arise, d'altra parte nella cinquantina d'ore che vi serviranno per raggiungere i titoli di coda avrete modo di toccare con mano i temi che abbiamo accennato e avrete modo di farvi una vostra idea su quello che gli sviluppatori volevano passare al pubblico. Possiamo darvi un'altra buona notizia (oltre quella che la qualità della scrittura è decisamente elevata): Tales Of Arise è localizzato in italiano e potrete scegliere tra il doppiaggio in inglese o quello in giapponese (e il nostro consiglio è quello di scegliere proprio questa lingua).
 

 

Il gameplay di Tales of Arise

Per parlare del gameplay di Tales Of Arise bisogna fare qualche premessa: il titolo di BANDAI Namco è nato in quella galassia di titoli cross-gen che, attualmente, affollano il mercato: in buona sostanza la maggior parte dei titoli che stanno uscendo ora, per poter girare sia sulle vecchie piattaforme che su quelle attuali, devono scendere a inevitabili compromessi e spesso non solo tecnici. Ecco la struttura di gameplay di Tales of Arise rispecchia esattamente questo problema. Da una parte ci troviamo ad avere a che fare con un combat system eccellente, che sa divertire e riesce a risultare originale e immediato mentre dall'altra parte ci troviamo con dei combattimenti "trasportati" in arene dove non conta la posizione in cui abbiamo avuto il contatto col nostro avversario (in buona sostanza prendendo un nemico alle spalle non avrete nessun vantaggio pratico in battaglia). Abbiamo visto che soluzioni come queste funzionavano invece molto bene in titoli come DRAGON QUEST XI (se ve la siete persa date una lettura alla nostra recensione di DRAGON QUEST XI S Definitive Edition per XBOX One). 
 
Al netto di qualche piccolo inconveniente però Tales of Arise vi farà immergere immediatamente nelle sue atmosfere e il sistema di combattimento è, con tutta probabilità, la cosa che più apprezzerete fin dai primi attimi di gioco. Dovrete prendere presto confidenza con i BA, la risorsa che vi permette di lanciare attacchi speciali e di cambiare le sorti della battaglia in poco tempo. Tales Of Arise mette in campo un combat system dinamico che non punta solo sulla pianificazione, ma anche sui riflessi e sulle abilità del giocatore: da questo punto di vista i ragazzi di BANDAI Namco hanno saputo costruire delle meccaniche tra le migliori che abbiamo mai provato nella serie (e non solo). 
  

Il sistema di combattimento di Tales Of Arise vi stregherà

 
Anche se il combat system gioca una parte centrale dell'avventura Tales of Arise non si dimentica di essere un JRPG e infatti il titolo incarna tutti i crismi dei giochi di ruolo nipponici: avrete a che fare con sessioni di pesca, con la produzioni di armi ed equipaggiamento grazie ad un sistema di crafting completo e profondo che non vi farà rimpiangere quello provato in molti altri titoli. Anche il recupero delle varie quest, solitamente preceduti da un sistema di dialoghi originale e molto funzionale, risulta di stampo abbastanza classico. Se, guardando video o dando un occhio ai vari screenshot pubblicati avete pensato che Tales of Arise sia un RPG open world vi siete fatti un'idea sbagliata: il gioco è infatti diviso in aree anche di grandi dimensioni liberamente esplorabili ma non di certo un open world. 
 

 

L'arte e la tecnica di Tales of Arise

La componente tecnica soffre, come per quella di gameplay, della natura cross-gen della produzione ma non per questo rende Tales Of Arise brutto da vedere, anzi. Tales of Arise sembra un quadro in movimento, gli sviluppatori hanno fatto davvero un passo da gigante importante in questa direzione, sia per quanto concerne la bellezza delle ambientazioni e la cura della realizzazione generale sia sul piano prettamente tecnico. Abbiamo trovato il comparto artistico del titolo davvero eccellente, il character design e il level design mostrano quanto il team di sviluppo sia maturato in questi anni. Piena condivisione anche sul piano delle scelte cromatiche e della realizzazione di un mondo unico che riesce a catturare il giocatore fin dai primi attimi di gioco. 
 
L'utilizzo dell'Unreal Engine 4 ha reso, probabilmente, parte del lavoro più facile e dobbiamo dire di essere stati piacevolmente colpiti dalle performance anche su XBOX One X (anche se, a quanto pare, le cose cambiano davvero radicalmente giocando il titolo su XBOX Series X). Durante le nostre partite non siamo incappati in bug che influissero sull'esperienza di gioco e abbiamo trovato particolarmente accettabili anche i tempi di caricamento. L'utilizzo dell'Atmospheric Shader ha reso i contorni dei vari elementi molto più morbidi anche sulla "vecchia" console di casa Microsoft.
 
Buone notizie anche sul fronte del sonoro: la soundtrack è epica e perfettamente adatta al contesto, così come gli effetti audio proposti. Una nota di merito va al doppiaggio giapponese (non che quello inglese faccia schifo, però...) che riesce a creare un'atmosfera davvero unica.
 

 

Tales of Arise

Tales of Arise è uno dei migliori JRPG in circolazione e, probabilmente, finirebbe nella top ten dei JRPG usciti quest'anno. Finalmente la serie di BANDAI Namco fa vedere di cosa è capace e riesce a mostrare i muscoli in un mercato che, seppur non esageratamente grande, ha sempre avuto player di spicco. Se state cercando un JRPG profondo, che vi faccia riflettere con tematiche adulte, condito da un combat system memorabile e una direzione artistica davvero eccellente siete nel posto giusto: Tales Of Arise è il gioco che fa per voi.

9

Trama 9.00

Gameplay 9.00

Arte e tecnica 9.00

Pro:

ambientazioni eccellenti

direzione artistica sopraffina

temi trattati molto profondi

Contro:

qualche problema con le animazioni

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