Di avventura e animazione
Silence (nel titolo completo
Silence - The Whispered World 2) inizia dove si concludeva
The Whispered World. Nel precedente capitolo avevamo lasciato Noah risvegliato dal coma tra le braccia del padre. Di nuovo dobbiamo prendere il controllo di Noah (e di sua sorellina Renie) e vivere un'avventura che ci lascerà a bocca aperta. Non è necessario aver giocato il precedente capitolo per poter godere appieno dell'esperienza proposta da
Daedalic Entertainment.
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Una favola moderna
Silence inizia con i due protagonisti, Noah e Renie che scappano da un bombardamento che ha preso di mira il loro villaggio, Noah recupera la sorellina intenta a giocare con le amiche per portarla nel bunker al riparo dalle bombe che si apprestano a cadere sulla città.
Inizia così
Silence, con un paese in fiamme e una guerra che incombe, con due fratelli orfani che cercano rifugio in una cantina per avere salva la vita. Mentre all'esterno i bombardamenti continuano senza sosta Noah cerca di tranquillizzare Renie fino a quando anche il loro rifugio viene colpito, e comincia così l'avventura.
Andare oltre e rischiare di rovinarvi una bellissima storia sarebbe crudele e stupido, nel video qui sopra potete vedere l'introduzione del gioco fino all'arrivo a Silence. La narrazione in
Silence è il fulcro portante del titolo, le ambientazioni e le situazioni che vivranno i protagonisti ci faranno restare più di una volta a bocca aperta.
Silence è questo, il viaggio di due fratelli in un mondo fantastico dove la guerra sembra esserne fuori, o forse no?
Ma è un quadro!
Graficamente parlando, Silence è annoverabile tra i titoli più belli visti di recente. Una
direzione artistica fuori parametro e una
realizzazione tecnica senza la minima sbavatura lo mettono sul podio dei titoli visivamente più belli che mi è capitato di prendere in mano negli ultimi tempi.
A differenza del predecessore,
Daedalic ha abbandonato lo stile fumettoso per dedicarsi ad una grafica di animazione che non sfigurerebbe se proposta in un film. I dettagli sono curati maniacalmente e la differenza tra fondali e elementi interattivi è così labile che vi capiterà spesso di utilizzare il pulsante dedicato ad evidenziare gli oggetti presenti a schermo per poterli notare.
Le musiche presenti in Silence vi resteranno nel cuore, un po' per l'ottimo arrangiamento e le fantastiche melodie ma forse, anche per la malinconia che pervade le composizioni proposte.
Vi capiterà in più di un'occasione di fermarvi a guardare un ambiente e farne uno screenshot per poter immortalare la scena e usarla come sfondo del desktop.
Punta e clicca col pad
Abbiamo provato la versione
XBOX One di
Silence e non abbiamo trovato grossi problemi nell'utilizzo del pad, Silence è un'avventura grafica di stampo abbastanza classico (anche se in questo caso non abbiamo inventario presente) e solitamente questo genere di giochi soffre della mancanza di mouse su console. A parte rari casi il gioco risulta perfettamente fruibile con il pad alla mano, ed è una notizia decisamente buona perchè
Silence è un gioco che merita di essere giocato dal maggior numero di persone possibile.
Per aiutare Noah e Renie nella loro avventura ci viene chiesto di risolvere semplici enigmi utilizzando gli elementi presenti a schermo, in alcuni casi per risolvere nostri problemi e in altri per aiutare gli abitanti di Silence a risolvere i loro problemi (e alcuni ne hanno anche di grossi).
Se vi aspettate un'avventura che vi spacchi il cervello in due per risolvere enigmi al limite dell'impossibile (come ad esempio succede nell'ottimo
The Witness) siete nel posto sbagliato, in
Silence regna la narrazione e la vicenda di Noah e Renie è la vera protagonista del titolo. Il titolo dura circa otto ore, un tempo più che accettabile per godere appieno dell'avventura, considerato che non troverete "allungamenti di brodo" per tirare il titolo ad una longevità gonfiata.