Riuscirò a trovarli tutti?
E' questa la domanda che sorge spontanea non appena si avvia
Hidden Folks. Abbiamo provato il titolo sviluppato da
Adriaan de Jongh appena arrivato su Nintendo Switch e, inutile girarci attorno, ce ne siamo subito innamorati. In un mondo che da sempre un'importanza fuori parametro a grafica, numero di poligoni e frame rate c'è ancora spazio per titoli che si dimenticano dei "tecnicismi brutali" e lavorano sul cuore e sul "carisma" e
Hidden Folks è uno di questi, ma andiamo con ordine e proseguiamo nella nostra
recensione di Hidden Folks per Nintendo Switch.
La trama di Hidden Folks
Partiamo subito col dire che
Hidden Folks non ha una trama e non ne ha bisogno. Il titolo di
Adriaan de Jongh infatti non cerca di "distrarci" con un racconto di fondo ma lascia al giocatore la libertà di concentrarsi direttamente sul gioco e sulle tavole che, in modo quasi magico, si muovono sul nostro schermo. Non potendo quindi parlare di trama in senso stretto sfruttiamo questo paragrafo parlando dei "numeri" che
Hidden Folks sprigiona e sono numeri di tutto rispetto.
Hidden Folks mette nelle mani del giocatore (e nella versione per
Nintendo Switch non solo in senso figurato) la bellezza di oltre
25 ambientazioni completamente disegnate a mano e oltre
400 interazioni uniche.
E' facile quindi intuire il lavoro che sta dietro la produzione e lo sforzo che gli sviluppatori hanno prodotto (oltre alla passione che è stata riversata nella produzione). Un altro elemento su cui fa leva il titolo di
Adriaan de Jongh è, senza ombra di dubbio, l'effetto "nostalgia", non neghiamo infatti che giocandoci ci siano venute in mente le mitiche tavole di "
Where is Waldo?" da cui
Hidden Folks trae evidente ispirazione.
Il gameplay di Hidden Folks
Anche dal punto di vista del
gameplay Hidden Folks punta al cuore (e agli occhi) del giocatore più che al cervello. Non fraintendeteci non vogliamo dire che per giocare a
Hidden Folks non bisogna usare il cervello, tutt'altro, ma la meccanica di gameplay è fondamentalmente molto semplice: dobbiamo scovare i vari obiettivi proposti dal gioco in tavole animate. Il problema è che sono realizzate talmente bene che molto spesso saremo distratti da tutti i dettagli che compongono ogni singola tavola, dalle animazioni, dai personaggi che indicano qualcosa o da piccole iterazioni che avvengono tra elementi a schermo.
Certo potremo metterci a cliccare come forsennati ovunque per lo schermo ma non sarebbe il modo migliore per affrontare il titolo. Il gameplay è strettamente collegato alla componente artistica e tecnica, è infatti imprescindibile il legame tra i due mondi poichè è proprio grazie alla cura e ai dettagli infusi nel titolo che nasce la sfida nel trovare i vari elementi. Pad alla mano (e nel caso della versione
Nintendo Switch possiamo dirlo),
Hidden Folks per l'ibrida di casa
Nintendo non offre particolari novità rispetto alle precedenti versioni, certo giocarlo sul maxi-schermo di casa fa il suo effetto (in alcuni casi anche ipnotico), ma il gameplay è lo stesso.
Noi l'abbiamo giocato sempre in modalità handled e dobbiamo dire che lo schermo di Switch è risultato perfetto per il titolo. Parlando di longevità il titolo offre, come dicevamo poco sopra, oltre 25 aree e più di
250 obiettivi da individuare, un numero decisamente interessante che vi terrà impegnati per diverso tempo, inoltre
Hidden Folks è il classico titolo che riesumerete anche dopo diverso tempo "giusto per farci una partita".
L'arte e la tecnica di Hidden Folks
Dal punto di vista artistico, per noi è stato amore a prima vista:
Hidden Folks ci ha letteralmente rubato il cuore. Vedere quei piccoli omini muoversi per lo schermo in ambienti sempre diversi ci ha davvero colpito. Inutile dire che le tavole viste in movimento sono qualcosa di davvero eccezionale inoltre sono quasi sempre talmente grandi da obbligarvi a muovervi usando il touchs creen o i controlli classici e andare a scovare i vari dettagli usando la comoda funzione di zoom.
Anche il comparto audio fa il suo sporco lavoro e gli sviluppatori hanno messo sul piatto più di
1600 suoni interamente prodotti usando la voce: decisamente originale. Infine il titolo è localizzato in italiano e vi farà piacere sapere che tutte le traduzioni sono state fatte dalla community, indice di quanto i giocatori si siano appassionati ad
Hidden Folks. Conviene fare un'ultima nota di merito alle animazioni: sempre fluide e ben legate, davvero un ottimo lavoro. Inoltre, come potete vedere voi stessi dagli screen in questo articolo, delle gigantografie dei vari livelli non stonerebbero in ufficio o nel vostro studio.