Fiabe antiche, lontane, ma mai così vicine
Fin da bambini siamo portati a conoscere le fiabe europee, quelle che, in un modo o nell'altro, sono parte della nostra cultura e delle nostre tradizioni. Negli ultimi anni, grazie soprattutto ad un allargamento degli orizzonti hanno fatto capolino anche nei nostri territori storie antiche che arrivano da territori non proprio sotto casa. E oggi parliamo proprio di un titolo tratto (o meglio ispirato) da una figura molto importante della tradizione slava: stiamo parlando di
Baba Yaga e, più precisamente, del titolo
Yaga sviluppato da
Breadcrumbs Interactive e pubblicato da
Versus Evil. Se siete curiosi di sapere come se la cava questo action RPG seguiteci nella nostra
recensione di Yaga.
La trama di Yaga
Per la produzione del suo nuovo titolo i ragazzi di
Breadcrumbs Interactive si sono ispirati ad un mondo che, per noi occidentali, risulta decisamente poco conosciuto e abbastanza distante: stiamo parlando dei racconti tipici delle fiabe slave e, più in generale, dell'Europa dell'est. Il titolo pubblicato dai ragazzi di
Versus Evil ci mette nei panni di Ivan, la persona più sfortunata dell'intera Russia, o almeno, è così che viene visto da molti dei suoi amici e conoscenti.
E' proprio la sua sfortuna che lo porta al cospetto dello zar che lo convoca per assegnargli una sequela interminabile di incarichi. Molti di voi si staranno però chiedendo perchè Ivan ha questa nomea di uomo sfortunato, ed infatti la storia che lo porta a questo triste titolo è alquanto bizzarra, mettetevi comodi che ve la raccontiamo.
Dovete sapere che
Ivan non ha molte persone care al mondo e, tra amici e conoscenti, c'è una sola persona per cui farebbe qualsiasi cosa: sua nonna. La vecchietta un giorno perde il suo indispensabile uncinetto e noi, carichi di buona volontà ci mettiamo sulle tracce dei materiali per poterne riforgiare un'altro (d'altra parte siamo pur sempre dei fabbri!). La ricerca dei materiali ci conduce all'interno della foresta e, nel fitto della sua vegetazione, scorgiamo in lontananza una casa. Stanchi e spossati decidiamo di provare a cercare riparo al suo interno: qui però una strega affamata. La megera lo rincorre nella foresta fino a quando, al culmine di una possente battaglia, il mostro riesce ad amputargli di netto il braccio. E' proprio in questo momento che un'altra entità entra in gioco e ci salva la vita:
Baba Yaga.
Tornati al villaggio dovremo però continuare a sottostare alle richieste dello Zar, ed è proprio da queste richieste che parte tutto il motore dell'avventura. Non vogliamo spoilerarvi oltre visto che il titolo riesce a sfoggiare una storia interessante e, soprattutto, carica di uno humor nero decisamente particolare.
Il gameplay di Yaga
Se abbiamo visto che dal punto di vista narrativo il titolo di
Breadcrumbs Interactive è riuscito a destare la nostra curiosità (anche e sopra tutto grazie alla capacità di narrare e mostrare storie e miti lontani dalla nostra cultura), dal punto di vista del mero gameplay come se la cava
Yaga? Beh abbastanza bene possiamo dire, il titolo sfoggia infatti una struttura abbastanza classica e rodata: quella dell'action GDR con visuale fissa (un po' alla Diablo insomma).
Durante il corso dell'avventura possiamo quindi potenziare il nostro protagonista con armi e armature nuove (forgiate, per altro, da noi stessi) che ci consentono di migliorare notevolmente le nostre performance in battaglia e non solo. Un collaudato sistema di missioni guida il nostro alter ego per il mondo di gioco facendolo crescere livello dopo livello e potenziando, di fatto, le sue abilità.
Pad alla mano il combat system di
Yaga è semplice intuitivo, non passerà molto tempo prima che il nostro caro Ivan danzi per lo schermo di gioco guidato dai nostri comandi affettando e sterminando avversari di ogni sorta. Pur non presentando tecnicismi particolari il gameplay di Yaga riesce ad essere appagante e divertente, concatenare combo e schivate diventerà sempre più naturale col passare del tempo.
Abbiamo provato la versione
Nintendo Switch di
Yaga e siamo stati piacevolmente colpiti dalla fluidità del gameplay e da come, anche in questo caso, i joycon si siano comportati bene (soprattutto se si considera che abbiamo giocato il titolo in modalità handled). Nota negativa invece per i non anglofoni, il titolo di
Breadcrumbs Interactive non gode infatti della localizzazione in italiano ed è
disponibile solo in lingua inglese.
L'arte e la tecnica di Yaga
Non c'è invece molto da dire sul fronte tecnico e artistico di
Yaga se non che il lavoro svolto dagli sviluppatori è decisamente eccellente.
Yaga offre infatti un comparto grafico di tutto rispetto con un design di ambientazioni e personaggi unico e immediatamente riconoscibile. Il lavoro svolto sul fronte artistico sembra convogliare tutta il folklore delle fiabe dell'est nei pixel che vengono disegnati sullo schermo.
Abbiamo trovato la scelta di adottare una tecnica che ricorda, per certi versi, la tecnica del dipinto, disegnando personaggi e ambienti come se fossero creati da un pennello azzeccata e originale che differenzia il titolo dalla massa di titoli indie in pixel art. Molto buona anche la colonna sonora che però abbiamo trovato un po' poco focalizzata rispetto al titolo: in buona sostanza i brani sono di pregevole fattura ma non cozzano tanto con l'atmosfera generale.
Niente da dire nemmeno sul fronte tecnico: durante la nostra prova non siamo infatti mai andati incontro a problemi o bug di sorta e il titolo ha sempre offerto un gameplay frenetico e fluido anche nelle situazioni più concitate. La piccola
Nintendo Switch si è comportata davvero bene e, anche se il titolo non è propriamente esoso di risorse, è sempre piacevole vedere un gioco come
Yaga girare fluido su Switch.