Qui inizia la neve perenne
Ed eccoci a parlare, ancora una volta, di un roguelike basato sulla gestione del mazzo di carte, un mix che abbiamo già visto, provato e giocato in diverse situazioni. Oggi parliamo di
Wildfrost, titolo sviluppato dai ragazzi di
Deadpan Games e
Gaziter e sviluppato da
Chucklefish (che ringraziamo per averci fornito un codice con cui testare il titolo) che ha saputo emergere dalla tonnellata di titoli simili non solo per il suo aspetto estetico (
di assoluto spessore ndr.) ma anche per la brutalità del suo gameplay che non fa assolutamente sconti. Negli scorsi giorni
è stato pubblicato un nuovo aggiornamento che ha dato nuova linfa vitale al titolo e abbiamo preso l'occasione per rimettere le mani sul gioco. Se siete curiosi di conoscere la nostra opinione non dovete quindi far altro che seguirci nella nostra
recensione di Wildfrost per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di Wildfrost
Wildfrost è ambientato in un mondo avvolto dal ghiaccio, dove un inverno eterno minaccia la sopravvivenza di tutte le creature viventi. La trama del gioco segue un eroe chiamato a fermare questa glaciazione perpetua, esplorando territori ghiacciati e combattendo creature fantastiche. Praticamente ogni cosa intorno a noi è congelata, l'inverno ha preso il sopravvento su ogni cosa. Sembra ci sia un solo modo per porre rimedio: mettersi in marcia verso il villaggio
Snowdell per arrivare fino a
Sun Temple e risolvere li la questione una volta per tutte. Peccato che questo viaggio è tutto fuorchè privo di pericoli.
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L'
avventura del protagonista è suddivisa in capitoli, ognuno dei quali introduce nuovi elementi della storia e nuovi personaggi. L'intreccio narrativo si sviluppa con un ritmo equilibrato, evitando di appesantire il giocatore con troppe informazioni in una sola volta. I personaggi incontrati lungo il cammino, siano essi alleati o nemici, sono ben caratterizzati e aggiungono valore all'esperienza complessiva. La narrazione non è il punto cardinale della produzione ma si nota una certa attenzione da parte del team di sviluppo nel cercare di offrire un contesto narrativo che possa sostenere il giocatore durante le sue varie run.
Prima di passare a parlare del gameplay vogliamo ricordarvi che, purtroppo
Wildfrost non è tradotto in italiano ma va anche detto che l'inglese usato è abbastanza semplice.
Il gameplay di Wildfrost
Il
gameplay di Wildfrost offre un approccio al genere dei deck-building roguelike abbastanza classico ma, al contempo, riesce ad aggiungere elementi interessanti.
Wildfrost combina elementi di roguelike con meccaniche di deck-building, offrendo un'esperienza di gioco unica e avvincente. Ogni partita inizia con la scelta di un eroe e di un mazzo di carte iniziale, che può essere personalizzato man mano che si avanzano nel gioco. Le carte rappresentano abilità, attacchi e potenziamenti che il giocatore può utilizzare durante i combattimenti. La gestione strategica del mazzo è cruciale per superare le sfide sempre più difficili che il gioco propone.
Wildfrost è un titolo che metterà a dura prova i vostri nervi, il gameplay è appassionante ma decisamente punitivo
All'inizio di ogni partita sarete chiamati a scegliere un eroe appartenente ad una delle tre casate disponibili (
o meglio, che potrete sbloccare avanzando nel gioco ndr.) e un compagno. Una volta avviata la partita di troverete di fronte ad un mappa che vi guiderà verso il boss di turno e, man a mano che avanzerete, sbloccherete degli atti della storia. Nei vari punti di interesse potrete trovare dei luoghi dove avrete la possibilità di aprire degli scrigni, altri dove potrete liberare altri personaggi (
sotto forma di carte ndr.) oppure affrontare le battaglie. Queste si svolgono con un sistema a turni che ha
un paio di caratteristiche molto interessanti: primo potrete posizionare i vostri eroi in uno dei 6 slot disponibili (tre in una riga e tre nell'altra) e potrete anche spostarli durante il gioco. Ogni volta che compiete un'azione consumerete un turno e in questi turni lo scopo è, come al solito in questo tipo di produzioni, cercare di attaccare e proteggere i vostri personaggi ma, soprattutto, il vostro eroe perchè se muore lui la partita termina.
La seconda caratteristica molto interessante è data da un contatore presente sulle carte, contatore che diminuisce di una unità a turno e che, una volta raggiunto lo zero, attiva la mossa speciale della carta. Al giocatore viene quindi chiesto di continuare a trovare una strategia prestando attenzione a: che carte gioca, la durata dei turni (e delle attivazioni dei personaggi), alle vita del proprio eroe e a quella degli avversari. Molto semplice letto qui, molto più complesso in game. A far da corollario a tutto questo c'è anche la gestione del villaggio che, tramite lo sblocco di alcuni obiettivi vi consentirà di costruire o potenziare le strutture ed avere accesso a nuove carte ed eroi.
Abbiamo giocato a Wildfrost su Steam Deck e possiamo dire che il titolo si sposa perfettamente con la portatile di casa Valve.
L'arte e la tecnica di Wildfrost
Dal punto di vista visivo,
Wildfrost è un vero gioiello. Lo stile artistico è caratterizzato da colori vivaci e disegni dettagliati che danno vita al mondo ghiacciato del gioco. I personaggi e i nemici sono ben animati, con un design che riesce a essere al contempo affascinante e minaccioso. Ogni area del gioco è distintiva, con un'attenzione ai dettagli che rende l'esplorazione visivamente gratificante. La direzione artistica riesce a bilanciare il tono oscuro della trama con elementi più leggeri e colorati.
Tecnicamente, il gioco è solido, con poche problematiche di prestazioni anche su hardware meno potente. I caricamenti sono rapidi e il gioco scorre fluidamente senza intoppi. Possiamo dire senza problemi che Wildfrost si gioca perfettamente su
Steam Deck e che, durante le nostre partite, non abbiamo mai riscontrato blocchi o problemi di sorta.
Molto buona anche la colonna sonora che accompagna il giocatore durante le partite senza risultare mai troppo ripetitiva o invadente.