6.5

Recensione Western Press - Duelli all'ultimo sangue nel vecchio west!

Oggi parliamo di un titolo quasi unico nel suo genere: un simulatore di duelli nel vecchio west in salsa quick time event!

Ultimo che estrae, primo che spara!

La regola che tanti film western ci hanno trasmesso è sempre stata questa “Ultimo che estrae, primo che spara”, siete pronti a rinfrescarvi la memoria con un titolo davvero unico? Si? Bene allora proseguite con noi nella nostra recensione di Western Press!

Western Press

La trama di Western Press

Possiamo subito affermare che Western Press non ha un comparto narrativo, il titolo dei ragazzi di Surprise Attack Games è veramente un titolo più unico che raro. Non abbiamo nessuna storia da seguire ma solo una serie di scontri a duello da affrontare, scontri che possono essere contro l’intelligenza artificiale o contro degli avversari umani.

L’assenza di una trama, anche banale, mina a nostro parere la produzione stessa: sarebbe bastato poco per inanellare gli scontri coni vari personaggi (tutti cliché tipici dell’old west) e cercare di dare un motivo al giocatore per affrontare gli scontri. Il top si sarebbe raggiunto se ogni personaggio avesse avuto una sua storia, un motivo per lottare, invece niente di tutto questo. La modalità single player è una sorta di grande tutorial o campo di allenamento per gli scontri online. 

Western Press

Il gameplay di Western Press

Western Press ci permette, sostanzialmente, di affrontare i nostri avversari in una serie di duelli a difficoltà crescente. Ogni avversario ha delle caratteristiche uniche e fondamentalmente ci viene chiesto di premere i pulsanti del controller (abbiamo provato la versione XBOX One) nella sequenza proposta e nel minor tempo possibile.

E’ tutto qui, niente di più niente di meno, una sorta di grande quick time event ripetuto per tutte le gare e per tutti i personaggi. Ovviamente affrontare i primi avversari è più semplice e man a mano che avanziamo nei livelli l’asticella della difficoltà sale. Non bastano nemmeno le (poche) alternative ai duelli per risollevare un titolo che rischia di diventare ripetitivo dopo pochissimo tempo. Intendiamoci, appena lanciato il titolo e fatta qualche partita non si può dire che non ci si diverta, un po’ per le ambientazioni, un po’ per i personaggi ultra-stereotipati (in senso buono) ma alla lunga è inevitabile che la ripetitività di fondo si faccia sentire.

Se, come scrivevamo poco sopra, ci fosse stato un obiettivo da raggiungere, una storia che legasse i vari scontri, con i vari tipi di personaggi forse avremmo avuto un motivo in più per continuare a giocare (almeno in single player). Giocato in multiplayer Western Press vi consente di affrontare avversari umani con una difficoltà un po’ più bilanciata rispetto a quella della CPU che è programmata “a scalare” e nei livelli più alti obbliga una precisione del giocatore al millesimo di secondo. I vari duelli durano pochi secondi e sono riorganizzati a round, è quindi possibile cercare di “recuperare” la situazione se un errore ha rischiato di metterci ko. Riassumendo l’unico modello di gioco risulta un po’ poco per tentare di costruire un gameplay solido e dopo le prime fasi iniziali dove ci si diverte (e si impreca magari per un millesimo di secondo di ritardo) la noia rischia di arrivare prepotente. 

Western Press

L’arte e la tecnica di Western Press

Dal punto di vista artistico e tecnico Western Press si presenta, tutto sommato, in buona salute. L’utilizzo di un periodo come quello dell’Old West ha consentito alla produzione di avere un’alone di interesse ed originalità già superiore rispetto a tanti titoli.

Western Press presenta una grafica in pixel art ben realizzata e con delle buone animazioni. L’idea di recuperare tutti gli stereotipi possibili del vecchio west l’abbiamo trovata interessante e vivere un duello tra un timorato (oddio…) pastore di Dio e un capo indiano è chiaramente divertente, sopratutto se questo duello si svolge sul tetto di un treno in corsa. Sia i background che gli sprite sono realizzati con cura e pur presentando una pixel art molto “pixellosa” (con pixel dalle dimensioni generose) riesce ad essere molto bella da vedere e, in qualche modo, evocativa. Buono anche il comparto sonoro con suoni ambientali e soundtrack che ben si adatta al tipo di produzione. 

Western Press 

Western Press

Wester Press non sarà certo la rivelazione dell’anno e non vi terrà incollati al monitor per intere giornate ma, tra una partita e l’altra, un duello in multiplayer o contro la CPU potrebbe essere un vero toccasana per “staccare il cervello” da giochi più complessi. Gli australiani Surprise Attack Games avrebbero dovuto prendersi un po’ più di tempo per capire come ampliare il gameplay e rendere Western Press un gioco più “gioco”, magari un seguito, che anche solo aggiungesse una modalità storia interessante, potrebbe avere un futuro più roseo.

6.5

Trama 5.00

Gameplay 6.50

Arte e tecnica 6.50

Pro:

un divertente passatempo

Contro:

trama inesistente

viene a noia presto

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