Il mio nome è Legione perché siamo molti
La serie di
Watch Dogs ha avuto un inizio davvero travagliato, il primo titolo era stato presentato in pompa magna all'E3 2012 con una grafica e un gameplay che lasciarono tutti a bocca aperta, peccato però che le promesse non furono mantenute e il titolo si dimostrò un buon gioco ma poco più.
Ubisoft non si è però data per vinta e ha raddrizzato il tiro nel secondo capitolo della serie migliorando il gameplay e ripristinando la fiducia di parecchi giocatori. Oggi ci troviamo tra le mani il terzo capitolo:
Watch Dogs: Legion che cambia, un'altra volta, le carte in tavola. Se siete curiosi di sapere cosa si prova a girare per le strade di una Londra post-brexit seguiteci nella nostra
recensione di Watch Dogs: Legion per XBOX One.
La trama di Watch Dogs: Legion
Riparte dalla trama la nuova avventura di
Ubisoft,
Watch Dogs: Legion punta molto sulla trama e, lo diciamo subito, gli sforzi della software house francese sono evidenti e ripagati.
Watch Dogs: Legion porta il giocatore nella
Londra post-brexit del 2026. Lasciata da parte la tematica della privacy del primo capitolo e i temi più scottanti del secondo, questo terzo capitolo di Watch Dogs affronta il tema del totalitarismo e del controllo delle masse. L'utilizzo della tecnologia e del terrore sono alla base dell'intreccio narrativo che gli scrittori di Ubisoft hanno utilizzato per raccontare le vicissitudini che la DedSec deve affrontare a Londra.
L'incipit narrativo vede
Dalton Wolfe, ex agente segreto (si, all'inizio dell'avventura vestirete i panni di un ex 007), alle prese con una missione che potrebbe cambiare le sorti del paese. Questa missione potrebbe rappresentare il proiettile d'argento per l'associazione che sta tentando, in tutti i modi, di soggiogare Londra e i suoi abitanti. La missione del prode 007 però non si conclude come vorrebbe e una serie di esplosioni devasta Londra. Opera dell'organizzazione
Zero Day, un gruppo di estremisti che, per prendere il controllo è pronto a tutto. Non vi vogliamo svelare nulla di come si evolve la trama perchè Watch Dogs: Legion è strutturato davvero bene sotto questo punto di vista, le missioni sono sempre interessanti e il crescendo narrativo è ben bilanciato lungo tutto il corso dell'avventura. Vi troverete presto a dover fare i conti con i
404, un gruppo di spietati assassini ma, soprattutto con la
Albion, l'organizzazione che tiene in pugno la city e non solo.
La scrittura è molto buona ma forse gli sviluppatori hanno esagerato un po' con la volgarità, troppo "fitta", presente (inspiegabilmente) in praticamente ogni dialogo. Parliamo dei dialoghi e della localizzazione:
Watch Dogs Legion è tradotto in italiano e la localizzazione nella nostra lingua include sia i testi a schermo che il doppiaggio. La qualità del doppiaggio dei personaggi principali è decisamente migliore dei membri della
DedSec che, visto il loro numero, hanno un doppiaggio decisamente più scarso (ma comunque considerevole visto la mole di personaggi con cui avrete a che fare).
Il gameplay di Watch Dogs: Legion
Watch Dogs: Legion cambia anche sotto il profilo del gameplay, il titolo di
Ubisoft infatti cabia radicalmente l'approccio e, anzichè portare al giocatore un protagonista carismatico e unico mette nelle mani dei giocatori infinite possibilità. Il vero protagonista di Watch Dogs: Legion è infatti la
DedSec come collettivo. In Watch Dogs: Legion infatti avrete modo di dare libero sfogo alle vostre fantasie, potenzialmente qualsiasi personaggio incontrerete per le vie di Londra potrà essere arruolato e potrete così passare dal controllare un'arzilla vecchina (si fa per dire) ad un es agente di polizia. Capite bene che le opzioni offerte dal titolo sono ovviamente molto varie e che trovare la persona giusta per la missione in corso non è sempre facile. Per evitare che i giocatori si affezionassero troppo ad un singolo personaggio gli sviluppatori hanno pensato bene di introdurre (opzionalmente) il
permadeath. Il nostro consiglio è quello di attivare questa funzione perchè vi obbligherà a tenere sempre molto alta la guardia: se davvero tenere al vostro personaggio dovrete necessariamente prestare più attenzione.
Come i precedenti capitoli anche
Watch Dogs: Legion è strutturato come un open world, di stampo per altro abbastanza classico. Se infatti ci sono un sacco di cose da fare tra missioni principali, missioni secondarie e quest per ingraziarsi i personaggi che vogliamo reclutare è indubbio l'open world offerto abbia ancora tutti i problemi tipici del genere. Non fraintendeteci, la Londra messa su schermo dai ragazzi di Ubisoft è strabiliante, se siete stati nella capitale inglese ritroverete un sacco di luoghi tipici nel mondo di gioco, le location vi faranno impazzire e anche tutto il lavoro fatto per dare "senso" alle vite simulate dei cittadini è incredibile ma i limiti di questa generazione si vedono ancora nel titolo. Con la nuova generazione alle porte siamo sicuri che anche gli open world saranno in grado di fare il grande salto e cambiare radicalmente il loro approccio.
Ottima la varietà delle missioni, nella trentina d'ore (minimo) che vi serviranno per arrivare ai titoli di coda (e contestualmente di godervi un po' il mondo di gioco) avrete modo di vivere una serie di missioni e avventure di varia natura che non vi faranno mai stancare del titolo. Pad alla mano
Watch Dogs: Legion soffre di alti e bassi abbastanza evidenti anche dopo svariate ore di gioco. La varietà degli approcci a seconda del personaggio che utilizziamo è lodevole ma il sistema di guida, ad esempio, ha ancora addosso i problemi di
Watch Dogs 2, le animazioni ci sono sembrate, a volte, abbastanza legnose ma non ci si fa molto caso, presi come si è dall'azione.
L'arte e la tecnica di Watch Dogs: Legion
Stilisticamente Watch Dogs: Legion è affascinante, la Londra post-Brexit del 2026 è una vera e propria gioia per gli occhi. E' vero che siamo a fine generazione e che le aspettative sono sempre altissime ma dobbiamo dire che gli sviluppatori di Ubisoft hanno fatto un ottimo lavoro, Watch Dogs: Legion è bello da vedere e da vivere. Le scelte stilistiche sono decisamente eccellenti e la direzione artistica è ispirata ed originale, immaginare gli elementi più iconici di Londra "intrisi" di futuro come si vedono nel titolo non era decisamente un compito facile.
Tecnicamente parlando siamo stati decisamente colpiti dalla resa generale di
Watch Dogs: Legion su XBOX One X: il titolo scorre fluido e, a parte i caricamenti non proprio rapidi, una volta "in game" non abbiamo mai notato rallentamenti o problemi. Ottima anche la resa grafica e visiva, Londra è un vero spettacolo sia di giorno che di notte, la mole poligonale ci è sembrata sufficiente e il motore di gioco si è comportato decisamente bene (anche se ormai ha qualche annetto sulle spalle). Abbiamo anche
provato il titolo in streaming su iPhone tramite l'app XBOX e in questo caso la resa del titolo sullo schermo di iPhone era decisamente ottima.
Ottima infine anche la componente sonora del gioco, dalla colonna sonora adatta e perfettamente in linea con le atmosfere fino al doppiaggio (in italiano) dei vari personaggi. In termini assoluti non possiamo dire che il doppiaggio sia eccellente ma se pensate al numero di personaggi doppiati il criterio di valutazione cambia e, nel suo complesso, il lavoro svolto da Ubisoft è decisamente buono. Vi ricordiamo che, su XBOX One, il pacchetto della lingua italiana è scaricabile separatamente e che, di default, il titolo è doppiato in inglese.