Eravamo quattro amici al bar
E' da diverso tempo che seguiamo
Warhammer: Chaosbane, più precisamente dal giorno del suo annuncio. Il titolo sviluppato da
EKO Software e pubblicato da
Bigben ha destato fin da subito il nostro interesse per due sue caratteristiche peculiari: primo è ambientato nell'universo di
Warhammer che è un'ambientazione che adoriamo e secondo è il suo genere di appartenenza:
hack 'n slash. Se siete quindi curiosi di sapere la nostra opinione continuate a leggere la nostra
recensione di Warhammer: Chaosbane.
La trama di Warhammer: Chaosbane
Abbiamo detto che
Warhammer: Chaosbane ha destato l'interesse in noi principalmente per due motivi e il primo era legato all'ambientazione: l'universo di
Warhammer ha un fascino a cui si può difficilmente resistere ed ecco che i ragazzi di
EKO Software sono andati proprio a colpire in questa direzione.
Warhammer Choasbane inizia con
Magnus il Pio, il grande eroe, riunisce gli eserciti di uomini ed elfi per combattere il caos fino a raggiungere la città di
Kislev e sconfiggere le armate di
Asavar Kul sotto le mura della città.
Un video introduttivo racconta le gesta dell'eroe e di come, battaglia dopo battaglia si sia erto come luce di speranza per gli uomini. Il gioco ha inizio però quando l'incantatrice
Harbinger irrompe nella fortezza di Nuln e cerca di mettere fine alla vita dell'eroe. Per l'Impero la perdita di
Magnus sarebbe una ferita terribile, vorrebbe dire abbattere il simbolo di speranza che esso rappresenta. Fortunatamente l'attentano non riesce completamente e Magnus resta in bilico tra la vita e la morte.
Dopo essere stati accusati noi stessi dell'omicidio (poco prima infatti il gioco farà scegliere al giocatore il proprio protagonista) spetterà a noi affrontare una serie di sfide che ci porteranno a combattere alcuni dei più potenti demoni del caos e le loro orde. Eccoci quindi pronti a vestire i panni del cavaliere
Konrad Vollen, del
Principe Elontir, dello sventratore nanico
Bragi Axebiter o di
Elessa un'esploratrice silvana. Ma ora bando alle ciance, non vogliamo svelarvi niente sulla trama e passiamo immediatamente al secondo motivo per cui
Warhammer: Chaosbane ha destato il nostro interesse: il
gameplay.
Il gameplay di Warhammer: Chaosbane
Eccoci quindi a parlare del gameplay di
Warhammer: Chaosbane, vediamo come se la cava l'ultima fatica dei ragazzi di
EKO Software. Partiamo subito con le cose che ci sono piaciute per passare poi a quelle che non ci hanno convinto fino in fondo perchè, possiamo dirlo subito,
Warhammer: Chaosbane non è un titolo perfetto. Inutile fare paragoni con sua maestà Diablo (anche se il terzo capitolo non ha avuto vita facile)
Warhammer: Chaosbane è un titolo diverso per molti aspetti dal titolone
Blizzard.
La prima scelta che siamo chiamati a compiere in
Warhammer: Chaosbane è il personaggio che utilizzeremo durante le nostre peripezie per il mondo di
Warhammer, la scelta del personaggio infatti indicherà subito quale sarà l'approccio (almeno in linea di massima) che vorremo dare alla nostra partita: se siete appassionati di frenetici scontri con il bersek sempre attivo allora il nano sventratore sarà sicuramente la vostra scelta primaria, così come se l'attacco a distanza è il vostro pane quotidiano il
Principe Elontir è il personaggio più adatto a voi. Pad alla mano il titolo di
EKO Software si comporta molto bene, utilizzare il personaggio col mouse è immediato e la configurazione del controller è ben studiata anche per il pad (abbiamo provato la versione
XBOX One del titolo). Ci è piaciuta molto la crescita del personaggio, abbastanza rapida e sopratutto carica di possibilità di variazione del nostro alter-ego. Possiamo far crescere il nostro personaggio con una griglia molto varia che mette a disposizione del giocatore un numero elevato di possibilità di personalizzazione.
Bello anche il ritmo della campagna così come il level design dei vari mondi della campagna: i livelli sono infatti creati manualmente in modalità campagna, a differenza dei livelli generati in modalità avventura dove questi vengono generati in modo casuale. Ora passiamo alle noti dolenti del titolo: spicca, senza ombra di dubbio, l'impossibilità di cambiare il set del proprio personaggio: in buona sostanza non potete cambiare il tipo di arma utilizzata dal vostro eroe e quindi se scegliete ad esempio
Elessa inizierete e finirete l'avventura con l'arco in mano (magari di un tipo diverso da quello di partenza, ma pur sempre di arco stiamo parlando), e così vale per tutti gli altri personaggi. Insomma in un hack 'n slash la personalizzazione del personaggio (non solo dal punto di vista estetico) è fondamentale e da questo punto di vista
Warhammer: Chaosbane mostra, amaramente, il fianco.
L'altro grosso problema della produzione è la rigiocabilità dell'avventura: una volta portata a termine la campagna difficilmente rimetterete mano al titolo proprio per via della poca varietà di build a disposizione. Per il resto il titolo pubblicato da
Bigben si comporta abbastanza bene e, senza ombra di dubbio, offre un gameplay divertente e immediato. Molto buona anche la localizzazione in italiano che permette anche ai non anglofoni di poter seguire lo svolgersi dell'avventura.
L'arte e la tecnica di Warhammer: Chaosbane
Per quanto riguarda la componente prettamente visiva di
Warhammer: Chaosbane dobbiamo fare un grosso distinguo tra quella che è la mera tecnica e quella che invece è la direzione artistica. Se dal punto di vista tecnico il titolo di
EKO Software mostra il fianco ad una ottimizzazione non propriamente perfetta (sopra tutto a causa di inspiegabili rallentamenti nelle situazioni più concitate), dal punto di vista estetico e artistico il lavoro svolto dagli sviluppatori è decisamente interessante. In un
hack 'n slash la fluidità è essenziale per poter far godere la migliore esperienza possibile ai giocatori (pensate anche al lavoro che, ad esempio, ha fatto
Blizzard con Diablo III per Nintendo Switch) e qui purtroppo le cose si mettono male perchè il motore di gioco arranca nei momenti più carichi e in questi frangenti il gameplay ne risente.
Discorso completamente diverso va fatto per la direzione artistica: i ragazzi di
EKO Software hanno trattato con grande rispetto il materiale che riguarda l'universo di
Warhammer e i fan più accaniti del mondo di
Games Workshop ritroveranno dei piccoli cameo relativi al background di
Warhammer. Vanno fatti i complimenti anche per la realizzazione delle scene di intermezzo: originali e ben strutturate che rendono le pause tra una battaglia e l'altra decisamente più sopportabili. Molto buona anche la colonna sonora e il campionario di effetti sonori utilizzati nel gioco.