La guerra... la guerra non cambia mai
Oggi parliamo di un titolo che ci ha colpito nel profondo sia per le tematiche trattate che per il modo in cui sono state affrontate. Oggi parliamo di
War Hospital, ultimo titolo sviluppato dai ragazzi di
Brave Lamb Studio e pubblicato da
Nacon (che ringraziamo per averci fornito un codice per recensire il gioco), un titolo che vi fa provare l'emozione di dover gestire un ospedale da campo in tempo di guerra. L'argomento è assolutamente delicato, ce ne rendiamo ben conto e cercheremo di trattarlo nel modo più asettico possibile ricordando sempre che stiamo parlando di un gioco e non della realtà. Detto questo mettetevi comodi e seguiteci nella
recensione di War Hospital per PC.
La trama di War Hospital
Partiamo dalle basi,
War Hospital è un gestionale, un genere che già per conto suo non mette sempre la narrazione e la trama davanti a tutto e cerca anzi di concentrare gli sforzi della produzione nelle meccaniche di gameplay.
War Hospital non si discosta dalla formula "tradizionale" del genere ma sfrutta invece alla grande la lore e il contesto in cui è ambientato il gioco. La scelta degli sviluppatori, da questo punto di vista, è stata assolutamente attenta e ricercata: dimenticate le battute e le vicende assurde che avete provato nel gestire un ospedale in
Two Point Hospital (
ma se volete leggere la nostra recensione del titolo di Two Point Studios non ci offendiamo comunque! ndr.) e preparatevi ad avere a che fare con gli orrori della guerra ma non solo.
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War Hospital è ambientato in un arco temporale ben preciso: è il 1918, siamo in Inghilterra e la
Prima Guerra Mondiale infuria. La
Grande Guerra ha mietuto vittime in ogni parte dell'Europa e noi ci troviamo ad impersonare il
maggiore Henry Wells, un medico di guerra ormai in pensione richiamato in servizio per gestire un ospedale da campo. Inutile dire che le risorse non sono certo abbondanti e che il mondo con cui avrete a che fare sarà più simile all'inferno rispetto a quello che potete immaginarvi. Se, solitamente, nei giochi di guerra siete chiamati a fare le veci del carnefice qui dovrete salvare vite, ogni vita salvata non solo aiuterà la causa ma permetterà ad una persona di tornare a casa dalla sua famiglia.
Vogliamo fare due parole proprio su questo aspetto "umano" di
War Hospital: ogni soldato che entrerà nel vostro ospedale da campo non avrà solo delle lesioni o delle ferite, avrà anche un suo background, una sua storia, una sua vita oltre la guerra. L'idea di umanizzare i soldati che varcheranno il confine della vostra struttura è impattante e vi metterà, ogni volta, una grande resposabilità rispetto alle decisioni che dovrete prendere perchè, d'altra parte, War Hospital è un gioco in cui il giocatore è chiamato, principalmente, a prendere decisioni. Prima di passare a parlarvi del gameplay ci teniamo a ricordarvi che
War Hospital è localizzato in italiano e che la traduzione è anche di buona fattura.
Il gameplay di War Hospital
Come scrivevamo poco sopra
War Hospital è un gestionale di stampo abbastanza classico, quello che cambia rispetto ad altri gestionali è il concetto di "risorsa" e, sopra tutto, cambia l'approccio che le nostre scelte avranno sulle vite (
fortunatamente solo virtuali ndr.) dei personaggi che si muovono a schermo. Possiamo definire
War Hospital come un
gestionale survival tanto l'utilizzo ottimizzato delle risicatissime risorse sarà centrale nell'avanzamento della vostra partita. D'altra parte gestire un ospedale da campo nel pieno della guerra non è assolutamente un compito semplice e riuscire a mandarlo avanti con il poco personale e il materiale limitatissimo messo a disposizione non è assolutamente una cosa semplice.
War Hospital ha il grande pregio di mostrare un lato umano della guerra che troppo spesso viene dimenticato.
Il gameplay loop è, di per se, abbastanza semplice: qui non avrete strade da costruire, ponti da erigere o nuove strutture da fabbricare per far crescere "il vostro regno", qui dovrete gestire le persone, i vostri medici, gli infermieri e gli addetti al campo in modo ottimale per fare in modo di salvare più vite possibili. Ecco, il
numero delle vite salvate è proprio il valore che indica quanto state lavorando (e quindi giocando) bene. Salvare tutti non è possibile (tant'è che avrete delle persone che dovranno occuparsi anche della gestione del cimitero) e scegliere chi operare prima o a chi affidare prima le cure sarà qualcosa con cui dovrete fare i conti in continuazione. È proprio in questa fase di scelta che
War Hospital denota una cura nel dettaglio non comune: oltre alle condizioni di salute del soldato che si presenterà alla vostra porta avrete modo di conoscere anche degli scorci della sua vita, se ha figli, se ha qualcuno che l'aspetta a casa e quant'altro. Tutti questi dati vi serviranno per prendere decisioni: per giocare "bene" War Hospital non dovete sottovalutare nessuna di queste informazioni.
Ovviamente, oltre ai pazienti che si presentano al vostro ospedale, gli altri protagonisti sono i medici, gli infermieri e, più in generale, tutto lo staff che consente al vostro ospedale di andare avanti. Anche in questo caso sarete chiamati a dover gestire le risorse con testa e cuore perchè ogni scelta sbagliata può mettere a repentaglio molte vite. Scegliere quando fare riposare i medici sarà essenziale: un medico riposato può operare nel pieno delle sue condizioni, se invece non lo farete riposare a sufficienza rischierà di essere pericoloso per se e per gli altri. Ovviamente avrete modo di far crescere la vostra struttura con nuove tende e nuovo personale ma, solitamente, dovrete essere più bravi a gestire piuttosto che ad "ampliare". Un'ultima meccanica che ci è sembrata molto ben implementata riguarda la decisione finale (cioè una volta curato il singolo paziente) per definire la destinazione del soldato ora guarito: potrete farlo tornare al fronte (d'altra parte dovete mantenere l'ospedale difeso), potrete farlo tornare a casa o se mandarli al centro di comando. Ognuna di queste scelte influenzerà parte delle risorse in vostro possesso, prendete queste scelte con estrema cautela.
L'arte e la tecnica di War Hospital
Possiamo dirlo senza mezzi termini: dal punto di vista artistico e tecnico
War Hospital non verrà certamente ricordato negli annali del videogioco. Questo non vuol dire che la produzione abbia però dei suoi spunti interessanti e offra degli scorsi anche piacevoli da vedere. Prima di tutto ci teniamo a sottolineare di come il team di sviluppo abbia concentrato i propri sforzi per rendere il tutto "realistico ma non troppo" cercando di far immergere il giocatore nel mondo di gioco senza però intrappolarlo al suo interno. Abbiamo apprezzato il modo in cui gli sviluppatori hanno reso i vari soldati, cercando di variare e di rendere ognuno di essi unico all'interno del gioco. Questa scelta aiuta molto il realismo della produzione.
Dal punto di vista tecnico War Hospital non fa gridare al miracolo e presenta un motore grafico che ben si adatta al tipo di produzione ma che non vi lascerà la mascella al pavimento. Abbiamo provato la versione PC e il titolo gira discretamente bene anche su configurazioni non propriamente al top di gamma, certo qualche rallentamento qua e la lo si nota ma nulla che possa inficiare il gameplay. Abbiamo rilevato anche qualche bug ma niente di particolarmente problematico.
Bene anche la colonna sonora che svolge egregiamente il proprio lavoro supportata da una gestione degli effetti decisamente buona.