7.6

Recensione Wanderstop per PC

Pensate che preparare il tè sia cosa semplice? Seguiteci nella nostra recensione di Wanderstop per PC e cambierete idea!

È l'ora del te

Oggi parliamo di Wanderstop, sviluppato da Ivy Road e pubblicato da Annapurna Interactive, che ci invita a immergerci in un’avventura incentrata sulla calma e sulla preparazione del tè. Se siete curiosi di scoprire come una guerriera possa trovare pace gestendo una bottega di tè in una foresta magica, seguiteci nella nostra recensione di Wanderstop per PC.
 

 

La trama di Wanderstop

In Wanderstop, il giocatore assume il ruolo di Alta, una guerriera leggendaria la cui vita è stata dedicata all’arte del combattimento. Dopo una serie di sconfitte devastanti, Alta si ritrova in una foresta misteriosa, fisicamente e mentalmente esausta. Qui incontra Boro, un uomo imponente e dal carattere gioviale, proprietario di una pittoresca bottega del tè situata in una radura incantata. Boro offre ad Alta un rifugio e l’opportunità di prendersi una pausa dalla sua vita precedente, invitandola ad assisterlo nella gestione della bottega. Questo incontro segna l’inizio di un viaggio interiore per Alta, che si trova a confrontarsi con le proprie vulnerabilità e a esplorare nuove forme di esistenza lontane dal campo di battaglia.
   

  
La narrazione si sviluppa attraverso le interazioni di Alta con una varietà di clienti che visitano la bottega del tè. Ogni visitatore porta con sé storie personali, desideri e problemi, creando un mosaico di racconti che arricchiscono l’esperienza di gioco. Ad esempio, Gerald è un uomo sotto l’effetto di una maledizione che controlla i suoi arti; per impressionare suo figlio, finge di essere un cavaliere valoroso, nonostante il ragazzo sia consapevole della finzione. Un’altra cliente è una cacciatrice di demoni che, trovandosi senza più demoni da affrontare, cerca di aiutare le comunità attraverso il lavoro sociale. Queste interazioni non solo approfondiscono la comprensione di Alta riguardo alle diverse sfaccettature dell’umanità, ma le offrono anche spunti di riflessione sul proprio percorso di vita e sulle scelte future.
 
Man mano che la storia procede, Alta affronta le proprie insicurezze e il senso di fallimento derivante dalle sue recenti sconfitte. La routine quotidiana nella bottega del tè e le conversazioni con Boro e i clienti fungono da catalizzatori per il suo processo di guarigione. Attraverso la preparazione del tè e l’ascolto delle storie altrui, Alta inizia a comprendere l’importanza della pausa, della riflessione e del prendersi cura di sé stessa. Questo percorso narrativo esplora temi universali come il burnout, la ricerca di identità e il valore del riposo, offrendo al giocatore una prospettiva profonda e meditativa sull’equilibrio tra ambizione e benessere personale. Wanderstop è localizzato in italiano, permettendo ai giocatori di immergersi completamente nella storia senza barriere linguistiche.
 

 

Il gameplay di Wanderstop

Il gameplay di Wanderstop si concentra sulla gestione della bottega del tè, offrendo un’esperienza rilassante e priva di pressioni. Nei panni di Alta, il giocatore si occupa di attività quotidiane come la raccolta delle foglie di tè, la coltivazione di piante e la preparazione di infusi per i clienti. La raccolta delle foglie avviene attraverso cespugli situati all’esterno della bottega; una volta raccolte, le foglie vengono essiccate e trasformate in palline di tè, pronte per essere utilizzate nel processo di infusione. Questo approccio dettagliato alla preparazione del tè invita il giocatore a immergersi completamente nelle attività quotidiane della bottega, promuovendo una sensazione di calma e soddisfazione.
  

Wanderstop è un titolo che riesce a trasportare il giocatore nel suo mondo, un mondo colorato e assurdo che ricorda, molto da vicino, quello di Alice nel Paese delle Meraviglie

  
Un elemento distintivo del gameplay è il complesso macchinario utilizzato per la preparazione del tè. Questo dispositivo, di dimensioni considerevoli, richiede l’interazione con vari componenti: tirare una corda per riempire il bollitore d’acqua, utilizzare un soffietto per portare l’acqua a ebollizione, aggiungere la pallina di tè e altri ingredienti nell’infusore, e infine versare l’infuso nelle tazze attraverso un sistema chiamato “pouramid”. Sebbene il processo possa sembrare elaborato, non ci sono limiti di tempo o penalità per errori, permettendo al giocatore di procedere al proprio ritmo e di godersi l’esperienza senza stress. Questa meccanica enfatizza l’importanza della pazienza e dell’attenzione ai dettagli, elementi chiave nella filosofia del gioco.
   
Oltre alla preparazione del tè, il gioco offre attività complementari che arricchiscono l’esperienza. Alta può esplorare l’area circostante per curare le piante, tagliare le erbacce, innaffiare i raccolti e raccogliere oggetti decorativi o tazze sporche. È possibile personalizzare l’ambiente della bottega, appendere foto alle pareti e interagire con vari elementi dello scenario. Inoltre, Alta può preparare e gustare tazze di tè per sé stessa, con diverse combinazioni di ingredienti che evocano ricordi e riflessioni personali. Queste attività secondarie contribuiscono a creare un’atmosfera di contemplazione e introspezione, permettendo al giocatore di immergersi completamente nel mondo di Wanderstop e di vivere un’esperienza che va oltre la semplice gestione di una bottega.
 
 
 

 

L'arte e la tecnica di Wanderstop

Dal punto di vista artistico, Wanderstop presenta una direzione visiva ispirata all’Impressionismo e all’Art Nouveau, creando un ambiente che ricorda le opere dello Studio Ghibli. I colori vivaci e le ambientazioni dettagliate contribuiscono a creare un mondo accogliente e incantevole, in cui ogni elemento sembra curato con attenzione per evocare una sensazione di calma e meraviglia. I personaggi sono disegnati con uno stile che combina realismo e fantasia, rendendo ogni incontro memorabile e contribuendo all’atmosfera onirica del gioco. Questa scelta stilistica rafforza l’idea di trovarsi in un luogo fuori dal tempo, dove la realtà si mescola con la magia in modo armonioso.
  
Tecnicamente, Wanderstop si presenta come un titolo ben ottimizzato e fluido, anche su configurazioni PC di fascia media. Durante le nostre sessioni di gioco non abbiamo riscontrato cali di framerate o problemi di caricamento, e ogni transizione tra le varie aree della bottega e dell’ambiente circostante avviene in modo naturale e senza interruzioni evidenti. Il sistema di controllo risponde bene, sia con mouse e tastiera che con controller, rendendo l’interazione con gli oggetti e le attività della bottega semplice e piacevole anche per chi non è avvezzo a questo tipo di gameplay. Un punto particolarmente interessante è la gestione della telecamera, sempre stabile e ben posizionata per accompagnare l’azione senza mai distogliere l’attenzione dall’ambiente circostante.
  
Il comparto audio di Wanderstop merita una menzione speciale. La colonna sonora, composta da Daniel Rosenfeld (meglio noto come C418, già autore delle musiche di Minecraft), è un vero e proprio viaggio sensoriale. I brani, eterei e ambientali, si fondono perfettamente con il mood rilassato del gioco, accompagnando ogni azione con un sottofondo che non distrae, ma anzi amplifica l’immersione. Anche gli effetti sonori sono curati con grande attenzione: il fruscio delle foglie, il gorgoglio dell’acqua nel bollitore, il suono della pioggia sul tetto della bottega creano un ambiente acustico credibile e coinvolgente.
 

 

Wanderstop

Wanderstop rappresenta un’esperienza videoludica atipica, che invita i giocatori a rallentare e a immergersi in un mondo di calma e riflessione. Pur non essendo esente da difetti, offre una pausa benvenuta dalla frenesia quotidiana, proponendo una narrazione profonda e un gameplay rilassante. Se siete alla ricerca di un titolo che vi permetta di staccare la spina e dedicarvi a un’esperienza più intima, Wanderstop merita sicuramente la vostra attenzione.

7.6

Trama 8.00

Gameplay 7.50

Arte e tecnica 8.50

Pro:

atmosfera rilassante e meditativa

direzione artistica incantevole

Contro:

gameplay potenzialmente ripetitivo

progressione narrativa lenta

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