Nostalgia, nostalgia canaglia
Vi ricordate di
Space Harrier? Il titolo SEGA fece perdere intere ore (e altrettante diottrie) a centinaia di migliaia di giocatori in tutto il globo. Oggi non stiamo però parlando di un suo clone ma di un titolo che, per certi versi, ci ha ricordato il blockbuster di SEGA: stiamo parlando di
Verlet Swing, sviluppato da
Flamebait Games e publbicato da
Digerati il titolo in questione ce la mette tutta per tirarvi letteralmente fuori di testa. Siete pronti a correre come forsennati in mondi assurdi dove l'assurdità si misura in milioni pixel al secondo? Bene, allora seguiteci nella nostra
recensione di Verlet Swing.
La trama di Verlet Swing
Ok, in apertura abbiamo parlato di follia e in effetti, potete ben vederlo dagli screen in questa pagina, il titolo di
Flamebait Games di follia ne ha da vendere. Cosa sorregge il tutto a livello narrativo
Verlet Swing? Beh nulla, di impatto narrativo, trama e storia
Verlet Swing non ha assolutamente nulla. Già il titolo è sorretto dalla bellezza di 100 stage divisi in 20 livelli, ognuno più folle dell'altro, ognuno più assurdo del precedente ma niente che faccia da filo conduttore all'intera produzione.
In buona sostanza i ragazzi di
Flamebait Games hanno puntato praticamente tutto sul gameplay. Ok, diciamoci la verità, ci sarebbe piaciuto avere a che fare con una trama folle quanto il gameplay ma alla fine la scelta seguita dagli sviluppatori ci è sembrata ragionevole: se dovevano decidere se inserire una trama raffazzonata per sacrificare risorse nel gameplay avrebbero fatto una scelta poco oculata dal nostro punto di vista.
Quindi se state cercando un titolo tutta trama e narrazione
Velvet Swing non è il titolo che fa per voi, ma se siete arrivati fino a qui attratti dagli screenshot psichedelici allora continuate a leggere perchè ci sono delle buone notizie quando si parla di
gameplay.
Il gameplay di Verlet Swing
Abbiamo detto che praticamente tutto in
Verlet Swing è rappresentato dal gameplay ed abbiamo detto il vero in ogni singola parola, ora vi spieghiamo il perchè. Il gameplay di
Verlet Swing è tanto folle quanto immediato, prendere confidenza con i comandi è questione di pochi minuti ma per arrivare a padroneggiare le meccaniche in sequenza ci vuole decisamente più tempo. I ragazzi di
Flamebait Games hanno saputo dosare in modo praticamente perfetto: si parte dai primi livelli dove ci si sente subito campioni a quelli avanzati dove si devono sudare le proverbiali sette camicie per arrivare alla fine dello stesso.
Ma come si gioca a
Verlet Swing?
Verlet Swing è un platform in prima persona dove il nostro obiettivo è quello di arrivare, nel minor tempo possibili, incolumi alla fine del livello. Per fare questo dobbiamo saltare da una piattaforma all'altra, cambiare repentinamente il nostro punto di vista ed appenderci a liane ed altri oggetti, ovviamente il tutto nella più alta velocità possibile. Per sostenere un gameplay di questo tipo gli sviluppatori hanno dovuto lavorare sodo sul sistema di comandi e in effetti
Verlet Swing risponde sempre perfettamente ai nostri input.
La longevità del titolo si assesta di poco sotto le venti ore (per il giocatore medio) ma il fattore rigiocabilità è, ovviamente, altissimo: in un titolo di questo genere il vero scopo è quello di arrivare in ogni livello al perfect score (rappresentato da quattro teiere su quattro). Aggiungiamo infine che il titolo è sottotitolato in italiano, anche se non c'è molto da capire è interessante vedere gli sviluppatori e il publisher si sono interessati anche alla nostra lingua in fase di localizzazione.
L'arte e la tecnica di Verlet Swing
Ed eccoci a discutere di un altro (e forse del più) caratteristico punto del titolo di
Flamebait Games: la direzione artistica. Inutile girarci intorno, da questo punto di vista
Verlet Swing è terribilmente originale, folle, assurdo e decisamente sopra le righe.
Verlet Swing sembra uscito da un sogno (o incubo, o allucinazione) dopo una nottata di quelle che si dimenticano difficilmente. I colori sgargianti e gli elementi a video si uniscono in un turbine di follia che diventa un tratto distintivo del titolo stesso.
Anche se il titolo ha qualche carenza a livello tecnico è difficile notare queste piccole magagne quando si è in partita ma, un occhio attento (e sopra tutto) non concentrato sul gameplay riesce a notare poligoni poco definiti, texture slavate ed altre piccole imperfezioni. Dobbiamo anche dire che questi difetti tecnici non hanno mai inficiato l'esperienza di gioco in se che rimane invece, decisamente interessante e unica nel suo genere. Un ultima parola infine sulla colonna sonora del titolo: perfettamente adatta al gameplay e al titolo stesso.
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