Un mondo unico
Oggi siamo qui per parlare di un gioco che ha già avuto un suo spazio sulle pagine di
Gamernews.it: stiamo parlando di
ULTROS, ultima fatica di
Hadoque e metroidvania di cui avevamo già espresso pareri positivi nella nostra
anteprima (
che vi invitiamo a leggere nel caso ve la foste persa ndr.). Grazie ad un codice di prova ricevuto da
Kepler Interactive, publisher del titolo, abbiamo avuto modo di tornare all'interno del
Sarcophagus e di approfondire il nostro viaggio nei panni di
Ouji. Rispetto alla preview di qualche mese fa abbiamo approfondito diversi punti del titolo e siamo pronti a raccontarvi la nostra opinione. Se volete saperne di più mettetevi allora comodi e seguiteci nella
recensione di ULTROS per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di ULTROS
E cominciamo parlando della
trama di ULTROS, o meglio, cominciamo dicendo che la trama è decisamente oscura e che la narrazione potrebbe cambiare da partita a partita e da giocatore a giocatore perchè il racconto non è lineare.
ULTROS si sviluppa infatti su diversi archi temporali che l'utente può decidere di intraprendere. Andiamo però con ordine e vediamo di capire chi interpretiamo in ULTROS, quale è il nostro compito (almeno per sommi capi) e, sopra tutto, cos'è quel colorato ed incredibile mondo in cui
Ouji, la protagonista, (
si, è una lei ndr.) si muove.
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Esattamente come successe nella partita fatta durante la nostra prima prova del titolo ci ritroviamo all'interno del
Sarcophagus. Il titolo non ci dice molto ma, fatti davvero pochi passi, cominciamo ad incontrare un personaggio (
decisamente bizzarro ma, credeteci, dovrete abituarvi a questi esseri ndr.) che ci da qualche informazione sommaria su personaggi da cercare e sul posto in cui siamo. È forse il luogo dove si svolgono le vicende il protagonista: Il Sarcophagus sembra infatti essere una sorta di "utero cosmico" (
avevamo usato questo termine anche nel nostro precedente articolo ndr.) al cui interno vivono una serie di creature tra cui Ultros, una creatura che, più di ogni altra cosa, brama vita. Non è solo lo scontro con Ultros il cardine della vicenda, il Sarcophagus è intrappolato in un buco nero e nel relativo loop temporale ed è così che, viaggio dopo viaggio, dovremo esplorare e scoprire il nostro vero ruolo all'interno del titolo.
Non vi racconteremo altro, ULTROS è un viaggio che ogni giocatore deve potersi vivere in prima persona, scoprendo, esplorando, elaborando le proprie teorie e prendendo le proprie scelte. Tanto la vita quanto la morte sono protagoniste indiscusse di questo mondo, un mondo colorato e folle, abitato da esseri che definire bizzarri è un eufemismo. Se già il
Sarcophagus non fosse abbastanza di suo, la nostra protagonista si troverà ad avere anche a che fare con i loop personali che frammentano la narrazione e che fanno prendere strade diverse al racconto a seconda delle nostre scelte ma che, al contempo, ci permettono anche di tornare sulle nostre scelte e cambiarle. Prima di passare a parlare del
gameplay vogliamo ricordarvi che
ULTROS è localizzato in italiano e la traduzione è decisamente di ottima fattura.
Il gameplay di ULTROS
Se sul piano narrativo ed artistico
ULTROS si discosta parecchio da moltissime altre produzioni, parlando del gameplay il titolo di
Hadoque si attesta su meccaniche decisamente più comuni e meno ricercate. Oddio, anche in questo caso gli sviluppatori si sono impegnati per inserire dei tratti caratteristici e il risultato è molto buono ma possiamo dire che le meccaniche di base proposte dal titolo sono quelle tipiche dei metroidvania più classici.
ULTROS è infatti un metroidvania molto classico, la nostra eroina inizia la sua avventura senza nemmeno un'arma, dispersa in un mondo di cui non conosce nulla. Non preoccupatevi, dopo pochi minuti dall'inizio della vostra avventura avrete modo di impossessarvi del primo strumento offensivo: non dovrete girovagare ore cercando qualcosa per affettare i nemici che si parano davanti a voi.
ULTROS è un titolo coinvolgente che sa catturare il giocatore in una spirale di mondi e narrazione unica.
Loop temporale dopo loop temporale avremo modo di apprendere nuove abilità che ci consentiranno di approfondire l'esplorazione del
Sarcophagus, di incontrarci e di scontrarci con esseri particolari e di scoprire di più sul mondo di gioco e sulla sua lore. Dal punto di vista del mero gameplay
ULTROS risulta essere un action platform in 2D dove riflessi pronti e reattività sono fondamentali per poter sopravvivere al titolo. Anche l'eleganza con la quale elimineremo gli avversari ha però un suo valore: il loot rilasciato dai nemici infatti varierà a seconda del numero di combo, del tipo di attacco e della nostra "bravura" nell'affettare l'avversario. Questo è un elemento particolarmente importante perchè è proprio grazie ai resti degli avversari che potremo far evolvere Ouji e migliorare le sue caratteristiche. Non esiste infatti un sistema di "esperienza" classico: se volete migliorare le caratteristiche della protagonista dovrete divorare i resti degli avversari o sfruttarli all'interno dei covi per il salvataggio dove potrete anche acquisire abilità grazie ad uno skill tree decisamente vario.
Pad alla mano
ULTROS si la giocare alla grande, progredendo nel gioco le possibilità offerte al giocatore aumentano notevolmente e tra combattimenti, ricerche di particolari esseri e giardinaggio (
si, potrete, e dovrete, anche piantare semi in particolari punti del Sarcophagus per recuperare degli importanti vantaggi ndr.) di cose da fare ne avrete davvero molte. Dal primo salto temporale avrete poi a disposizione un ulteriore prezioso alleato, l'estrattore, uno strumento davvero molto utile che amplierà ulteriormente le vostre abilità. Una volta presa confidenza col sistema di controllo inanellare combo e sfruttare schivata, doppio salto e affettare (letteralmente) i vostri avversari diventerà quasi naturale. A differenza di altri metroidvania però non dovete considerare il combat system come un punto focale della produzione, può essere visto più come un "mezzo" per proseguire nella storia piuttosto che il vero motivo per cui giocare ad ULTROS.
L'arte e la tecnica di ULTROS
Ed eccoci arrivati a parlare della componente che, più di tutte, ci ha lasciato senza fiato: la
direzione artistica. È difficile descrivere l'impatto che
ULTROS ha sul giocatore, certo, potete vedere dagli screen in questa pagina o dal trailer di presentazione, il Sarcophagus in tutta la sua maestosità ma è esplorandolo, viaggiando al suo interno, vivendo al suo interno che il tutto emerge realmente. I colori brillanti e sgargianti possono lasciare colpiti ad una prima occhiata ma ci si rende conto dell'incredibile lavoro svolto solo quando si vanno a vedere i dettagli, i particolari in movimento sullo sfondo. Si capisce quanto sia
visionaria la direzione artistica solo quando si vanno ad esplorare i dettagli degli sfondi, quando si cerca di andare oltre i colori e le forme che permeano il mondo di gioco.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo nulla da dire:
ULTROS gira perfettamente su Steam Deck e la resa estetica è eccellente anche sul piccolo schermo della portatile di casa Valve. Durante le nostre partite non abbiamo poi riscontrato problemi o bug di sorta. Il titolo è inoltre indicato come
Deck Verified ed in effetti non avrete bisogno di modificare nessuna configurazione per godervi a pieno questo piccolo gioiello.
Ottima anche la colonna sonora che si sposa perfettamente con la direzione artistica visiva e contribuisce in modo sostanziale a creare un unico disegno onirico che pervade tutto il titolo.