È ora di tornare a scuola!
Ed eccoci di ritorno dalle vacanze estive e, con settembre, ricomincia un po' tutto: il lavoro, la scuola e tutte le attività che ci tengono impegnati durante l'anno e che vengono messe in stand by durante la pausa estiva. Proprio sull'argomento "ritorno a scuola" si focalizza la nostra recensione di oggi: parliamo infatti dell'ultimo titolo sviluppato dai ragazzi di
Two Point Studios:
Two Point Campus. Dopo esserci divertiti con il precedente titolo (
Two Point Hospital) che ci vedeva alle prese con la gestione di un ospedale (date una letta alla nostra
recensione di Two Point Hospital per Nintendo Switch se ve la siete persa) siamo pronti a mettere ordine nel nostro campus universitario. Preparate le vostre cartelle e decidete il vostro percorso di studi: seguiteci nella nostra
recensione di Two Point Campus per XBOX One.
La trama di Two Point Campus
Parlare di trama in un titolo manageriale come
Two Point Campus è un po' un discorso fine a se stesso, non per questo però i ragazzi di
Two Point Studios hanno abbandonato questo elemento. In Two Point Campus potete infatti seguire la modalità campagna che vi permetterà (partendo da un corposo tutorial) di prendere confidenza con i comandi e le meccaniche di gioco senza dovervi buttare nella
modalità libera fin da subito.
Una volta terminato il
tutorial (che vi consigliamo caldamente di seguire per poter apprendere i meccanismi di base che governano il gioco), il titolo vi farà gestire una serie di università ognuna posizionata in un luogo diverso e con temi altrettanto differenti tra loro. Partirete quindi da una università "quasi di paese" per così dire per arrivare ad addentrarvi in atenei più classici o istituti tecnologici che farebbero impallidire il MIT. C'è anche un riferimento (probabilmente non voluto) a Guzzanti visto che vi toccherà prendere il controllo anche di un ateneo di stampo medievale dove, uno dei corsi, è quello dello "Spingitori di cavalieri".
La modalità campagna non è la sola modalità di gioco, potrete infatti dedicarvi alla
Modalità Libera: la classica modalità sandbox dove l'unico limite è il raggiungimento della perfezione e portando la giocabilità (e la rigiocabilità) del titolo a livelli stratosferici. In questa modalità sceglierete ambientazione e corsi di laurea e poi spetterà a voi gestire il tutto nel migliore dei modi. Se ve lo state domandando la risposta è si:
Two Point Campus è localizzato in italiano quindi non avrete bisogno di dizionari o di conoscere approfonditamente la lingua inglese per potervi godere questo piccolo gioiellino.
Il gameplay di Two Point Campus
Bissare l'ottimo lavoro svolto con Two Point Hospital non era una cosa semplice eppure i ragazzi di Two Point Studios ci sono riusciti e, possiamo dirlo con ragionevole certezza, sono anche andati oltre. Two Point Hospital è stato un graditissimo ritorno ai cari vecchi gestionali degli anni 90 che sembrano spariti completamente dai radar e che ci sono mancati per tanto, troppo tempo. Quel mix di giocabilità e umorismo era qualcosa che, a nostro modo di vedere, il mondo del gaming aveva disperatamente bisogno. Ecco quindi che gli sviluppatori inglesi sono riusciti a prendere il meglio di
Two Point Hospital e trasferirlo in Two Point Campus andando a limare i difetti ed esaltando i pregi del gameplay.
Chi non ha mai giocato ad un titolo della serie deve sapere che in Two Point Campus dovete
gestire un ateneo con tutto quello che questo compito comporta: dovete decidere che strutture implementare, quali attività far fare ai ragazzi, seguire le loro necessità gestendo, al contempo, sia il budget a vostra disposizione sia i loro desiderata. Ecco che vi troverete quindi a dover costruire nuove strutture dove mettere la palestra che in tanti chiedono, trasformare quello che una volta era il laboratorio di chimica in una biblioteca e via di questo passo.
Two Point Campus permette al giocatore di prendere ogni decisione con il massimo dei dati a disposizione, offrendo una serie di informazioni e suggerimenti essenziali per la buona riuscita della partita
Oltre ad una serie di piccole rifiniture che permettono ora di gestire la costruzione degli edifici e la micro gestione delle stanze in maniera ottimale (visto che ora potete muovere e posizionare i vari arredi in modo molto più preciso) il gameplay di
Two Point Campus risulta più lineare e vario grazie all'introduzione di una serie di modifiche abbastanza importanti. Primo fra tutti la nuova gestione dell'acquisto dei lotti del terreno che rende il tutto più realistico e gestibile, ma anche la possibilità di smantellare (abbastanza velocemente) strutture ormai obsolete per rimpiazzarle con altre è molto più semplice ora.
Siamo rimasti piacevolmente molto colpiti anche dalla gestione dei club studenteschi, sia per la loro varietà che per la loro follia (si, alcuni sono davvero molto, molto folli). Inoltre questi club vanno davvero a toccare il gameplay del titolo poichè cambiano parte delle abitudini degli studenti e, quindi, del gameplay stesso del titolo. Two Point Campus è un mix ottimamente riuscito di divertimento e strategia, un titolo che vi metterà davanti a scelte alle volte non semplici ma sempre con il sorriso sulle labbra.
L'arte e la tecnica di Two Point Campus
Sul piano artistico e tecnico possiamo ripetere quello che già avevamo detto per
Two Point Hospital: il titolo strizza l'occhio alla direzione artistica dei grandi classici da cui è tratto (Theme Park e Theme Hospital) ma riesce ad infondere quel senso di modernità che non guasta. Abbiamo particolarmente apprezzato la capacità degli sviluppatori di mantenere quel tratto di sana follia in ogni elemento del gioco. Ottime poi le scelte delle ambientazioni della modalità campagna (giocane in una sorta di simil-Hogwarts è stato decisamente esaltante) sempre varie e molto ben caratterizzate.
Niente da dire sotto il profilo tecnico: abbiamo
giocato a Two Point Campus su XBOX One X e non abbiamo mai riscontrato rallentamenti o blocchi del titolo. Se è vero che Two Point Campus non è certamente un gioco che richiede prestazioni eccezionali è altrettanto vero che la XBOX One X su cui l'abbiamo giocato non è certo l'ultimo grido in fatto di tecnologia. Ottima la resa visiva di ogni singolo dettaglio così come le performace generali, se qualche difetto lo dobbiamo riscontrare lo si può evidenziare nei tempi di caricamento alle volte un po' più lunghi del previsto.
Peccato invece per la componente sonora che non ci è parsa curata come il resto della produzione (ma in effetti la sua incidenza è decisamente marginale).