La potenza della narrazione
La software house francese di
DONTNOD è forse tra gli studi di sviluppo che più molti altri ha saputo creare titoli dotati di un impatto emotivo notevole. Le capacità del team di sviluppo sono venute a galla fin da
Life Is Strange, sono state poi confermate da
Life is Strange 2 e
hanno avuto ulteriori riprove in
Tell Me Why. Gli sviluppatori non si sono fatti notare solo con le avventure narrative, il geniale
Vampyr (qui la nostra
recensione della versione XBOX One) ed oggi ci troviamo a parlare della loro ultima fatica, edita da
BANDAI Namco: un thriller narrativo decisamente interessante. Se siete curiosi di sapere come se la sono cavati con questa ultima fatica seguiteci nella nostra
recensione di Twin Mirror per XBOX One.
La trama di Twin Mirror
La componente narrativa è un elemento di vitale importanza per ogni thriller narrativo che si rispetti e, quando si parla di
DONTNOD questo elemento riviste un ruolo ancora più importante. In
Twin Mirror impersoniamo
Sam Higgs, un ex giornalista che si vede costretto a tornare nella sua città natale a seguito della scomparsa di un suo caro amico. Sam manca da
Basswood, una cittadina del
West Virginia, da circa due anni, ha dovuto abbandonare la sua città natale a causa di un suo articolo che aveva portato alla luce dei grossi problemi relativi alle miniere vicino alla città. Le miniere hanno dovuto chiudere in seguito alle indagini di Sam e molte persone di Basswood sono rimaste senza lavoro, in una cittadina così piccola con un peso così grosso sulle spalle era diventato impossibile per Sam continuare a vivere li.
Il miglior amico di Sam è morto in quello che sembra essere un incidente d'auto e il nostro protagonista si vede quindi costretto a tornare alla sua città natale per assistere alla veglia funebre e al funerale. Parlando con la figlia dell'amico, Sam scopre però che forse, dietro l'incidente d'auto, c'è di più e decide quindi di fermarsi a Basswood per investigare sull'accaduto. Ed è così che Sam incontrerà tanti personaggi che avranno diversi tipi di approcci, dalla sua ex fidanzata ad ex amici rimasti senza lavoro dopo la chiusura delle miniere.
Con Twin Mirror i ragazzi di DONTNOD tornano alle origini e riportano la narrazione al centro della scena
Non andremo oltre con il racconto per non rovinarvi la sorpresa della scoperta di una trama che, come ogni buon thriller, saprà attanagliarvi e attirare il vostro interesse. Sappiate che la scrittura ci ha lasciato decisamente soddisfatti e il modo in cui la trama si evolve, seppur su una base più lineare di quello che sarebbe lecito aspettarsi, lascia nelle mani del giocatore molte scelte e le dirette conseguenze delle stesse. Anche se non conoscete l'inglese non dovrete preoccuparvi:
Twin Mirror è localizzato in italiano almeno per quello che riguarda i sottotitoli mentre per il doppiaggio dovrete accontentarvi dell'ottima interpretazione inglese.
Il gameplay di Twin Mirror
Nell'introduzione abbiamo detto che
Twin Mirror rappresenta il punto di incontro tra
Life is Strange e
Vampyr, ora l'affermazione potrebbe sembrare un po' forte ma in effetti l'ultima fatica di
DONTNOD segna, per gli sviluppatori francesi, una sorta di ritorno alle origini.
Twin Mirror presenta un approccio alla narrazione molto simile a quanto abbiamo già visto nel titolo dedicato a
Max e Chloe, questa volta non siamo però in presenza di episodi e la narrazione procede naturalmente per il corso dell'avventura. Da
Vampyr il titolo eredita la struttura ludica dedicata all'esplorazione degli ambienti e alle fasi investigative. Sam ha modo di interagire con gli elementi presenti nello scenario e potrà interrogare (o meglio, chiacchierare) con i personaggi presenti nelle varie ambientazioni. E' durante questi dialoghi che i rapporti tra Sam e il resto della popolazione di Basswood saranno delineati visto che il sistema di scelte influenzerà il corso del racconto.
La particolarità di
Twin Mirror (che lo differenzia da tutte le produzioni di DONTNOD viste fino ad ora) risiede però nel palazzo mentale di Sam e, soprattutto nella duplice personalità del nostro protagonista. In effetti dire che in Twin Mirror si vive l'avventura nei panni di Sam non è completamente corretto visto che molto spesso durante l'avventura il nostro protagonista avrà modo di confrontarsi con il suo altro io, con cui si confronta e che pone davanti al giocatore ipotesi diverse da quelle sollevate dal protagonista. Ogni scelta che si prende, anche in questo caso, influisce sulla storia e sulla sua evoluzione.
Anche se non siete appassionati di thriller o di giochi investigativi Twin Mirror potrebbe comunque destare il vostro interesse: il gioco infatti non vi metterà mai nella condizioni di arrivare davanti ad una strada senza uscita.
Twin Mirror offre al giocatore sempre molte scelte ma alla fine Sam dovrà analizzare i fatti ed escludere le opzioni non corrette e quindi, passo dopo passo, i vari nodi verranno al pettine mostrando così la verità sui fatti. Pad alla mano Twin Mirror si lascia giocare molto bene, abbiamo giocato il titolo su
XBOX One X e la disposizione dei menu, e dei comandi ci è sembrata praticamente perfetta (considerate, tra le altre cose, che non stiamo parlando di un titolo action).
L'arte e la tecnica di Twin Mirror
Twin Mirror non ha deluso le nostre aspettative nemmeno sotto il profilo artistico e tecnico: un'altra volta i ragazzi di
DONTNOD hanno dato prova di saper creare mondo di gioco affascinanti e dettagliati presentando al contempo personaggi che rimarranno nella nostra memoria per diverso tempo. A differenza di molte delle produzioni precedenti Twin Mirror si stacca dalle tematiche sovrannaturali e abbraccia un mondo più cupo e, al contempo, realistico. Ottima la caratterizzazione dei personaggi principali e degli ambienti di gioco, la direzione artistica (soprattutto nelle fasi legate al Palazzo Mentale e ai momenti investigativi) ci è sembrata sempre molto ispirata e originale.
Sotto il profilo tecnico
Twin Mirror ci ha colpito per la realizzazione eccellente del motion capture, ottima la modellazione poligonale e la realizzazione dei vari ambienti. Su
XBOX One X Twin Mirror non ha mai prestato il fianco a rallentamenti o problemi di sorta, l'unica nota da appuntare sono forse i tempi di caricamento che potevano essere leggermente ottimizzati.
Stranamente sotto tono la colonna sonora, un elemento che nei titoli di DONTNOD ha sempre avuto un posto in prima fila. Intendiamoci non che l'accompagnamento sonoro ci abbia deluso, solo l'abbiamo trovato abbastanza classico e ci aspettavamo qualcosa di più.