E alla fine arrivò il quarto episodio
Siamo felici di poter finalmente parlare di
Trine 4: The Nightmare Prince, il quarto episodio della fortunata serie di
Frozenbyte torna alle origini e lasciata da parte la terza dimensione introdotta nel terzo capitolo torna con un gameplay strettamente legato alle due dimensioni. Se vi siete persi le precedenti puntate vi invitiamo a leggere le nostre recensione di
Trine,
Trine 2 e
Trine 3. Avete ripassato? Ottimo, lanciamoci quindi nella lettura della nostra
recensione di Trine 4: The Nightmare Prince.
La trama di Trine 4: The Nightmare Prince
Poco sopra abbiamo scritto che l'ultima fatica di
Frozebyte tenta i tornare alle origini e per fare questo parte proprio dalla componente narrativa che, in
Trine 4: The Nightmare Prince gioca un ruolo molto importante. Tutta l'avventura si basa infatti sulla narrazione e sulla storia che, come da tradizione, risulta piacevole, leggera e decisamente fiabesca: una sorta di "storia della buona notte" che le nostre nonne ci raccontavano per farci addormentare tanto, tanto tempo fa.
Dopo aver già salvato il regno più volte i nostri tre eroi si trovano questa volta al cospetto di una nuova minaccia e si vedono costretti a rivestire i panni dei salvatori e mettersi al servizio del regno per risolvere una grossa magagna di cui sono completamente estranei (questa volta non c'entrano davvero nulla). I ragazzi di
Frozenbyte danno per scontato che abbiate già giocato i precedenti capitoli della serie perciò (per i neofiti) non preoccupatevi e alcuni passaggi risulteranno poco chiari, basterà andare a "ripassare" le vecchie avventure per fare immediatamente mente locale (e guarda a caso, proprio per questo è anche disponibile una speciale edizione di
Trine che raccoglie tutti i capitoli della serie: la
Trine Ultimate Collection).
Ma torniamo a noi e scopriamo qual è la minaccia che sta mettendo in pericolo l'intero regno. Dovete sapere che il giovane principe del regno sembra avere un talento innato per la magia, il ragazzo è bravo, molto bravo ma ha anche tutta la fretta che contraddistingue i giovani e questo, unito ad un carattere un po' presuntuoso e a qualche problema psicologico, convincono i maghi dell'Accademia a interdirgli l'uso degli incantesimi. Inutile dire che il giovane principe non ha preso la decisione nel migliore dei modi e, convinto di poter fare tutto da solo, continua lo studio della magia per conto proprio. La magia però non è propriamente semplice da controllare (abbiamo visto lo stesso
Amadeus più volte in difficoltà) e non passa molto tempo prima che le cose gli sfuggano letteralmente di mano. Il principe ha infatti aperto un portale tra due mondi e ora il regno di trova invaso di mostri ed essere proveniente da un altro piano astrale che stanno mettendo a ferro e fuoco praticamente ogni cosa. Ed ecco che, ancora una volta, toccherà ai nostri tre improbabili eroi cercare di rimettere le cose a posto e salvare la vita del principe.
Il gameplay di Trine 4: The Nightmare Prince
Alla sua uscita
Trine riuscì a catturare l'attenzione di pubblico e critica grazie a tre caratteristiche fondamentali: prima di tutto l'aspetto grafico, curato d evocativo, oltre al mero aspetto esteriore però il titolo di
Frozenbyte riuscì ad interessare il pubblico grazie al suo gameplay che univa meccaniche tipiche del platforming con una gestione della fisica interessante e profonda e infine grazie al carisma dei tre protagonisti.
Se del primo punto ne parleremo nel prossimo paragrafo e del terzo elemento na abbiamo già discusso sia nelle recensioni dei capitoli precedenti sia nel paragrafo dedicato alla trama, del secondo punto: cioè quello prettamente legato al gameplay ne parleremo proprio ora.
Trine 4: The Nightmare Prince torna, senza mezzi termini, alle origini staccandosi dall'evoluzione dell'ultimo capitolo che introduceva la terza dimensione in un titolo che, fino ad allora, aveva basato tutte le sue meccaniche sulle due dimensioni. Anche se il gameplay di
Trine 3 ci ha lasciato decisamente un buon ricordo non possiamo negare che, una volta scoperto che il quarto capitolo avrebbe riportato la serie sui vecchi binari, abbiamo tirato un grande sospiro di sollievo.
Ancora una volta ci troviamo a comandare i nostri tre eroi e, ancora una volta, dovremo usare l'ingegno e la nostra abilità per riuscire a risolvere i vari enigmi che il titolo ci proporrà livello dopo livello. Per chi non avesse mai giocato ad un titolo della serie facciamo un breve recap di cosa sono capaci i nostri eroi e del perchè prima impareremo ad usare le loro caratteristiche prima cominceremo a divertirci sul serio. Partiamo dal cavaliere
Pontius, il più robusto del trio, grazie a lui saremo in grado di tenere a bada gli avversari che cercheranno di metterci i bastoni tra le ruote in più di una occasione,
Pontius è lento e impacciato ma risulta fondamentale in più occasioni visto la sua possanza fisica e la sua resistenza ai colpi. Passiamo poi al mago
Amadeus, l'incantatore del gruppo: grazie alle sue abilità magiche saremo in grado di creare delle scatole magiche ci che permetteranno di arrivare in punti altrimenti inaccessibili e di sfruttare le caratteristiche fisiche delle scatole per risolvere diversi tipi di enigmi. Ed eccoci infine a parlare di
Zoya, la più agile del trio (non a caso è una ladra) che grazie al suo arco e alla sua agilità sarà in grado di toglierci da più di un impiccio.
Ovviamente il giocatore dovrà essere in grado di combinare in modo sapiente le varie caratteristiche dei personaggi per superare i vari ostacoli. Possiamo passare da un personaggio all'altro con la semplice pressione di un tasto in modo decisamente naturale; "danzare" tra un personaggio e l'altro diventa via via più naturale col proseguire del gioco. Dobbiamo anche dire che durante la nostra prova su
XBOX One X Trine 4 ha sempre risposto in modo perfetto ai comandi che sono risultati sempre fluidi e mai scattosi. Infine dobbiamo fare un elogio alla traduzione italiana sia per la qualità della traduzione stessa che per il fatto che è completa: include infatti sia i testi che il parlato.
L'arte e la tecnica di Trine 4: The Nightmare Prince
Ed eccoci infine a parlare della componente artistica e tecnica dell'ultima fatica di
Frozenbyte. Come da tradizione della serie anche quest'ultimo capitolo sfoggia un comparto artistico e tecnico di tutto rispetto.
Trine 4: The Nightmare Prince è una vera e propria gioia per gli occhi, gli sviluppatori hanno infatti dedicato una grande attenzione ai dettagli, ai singoli particolari presenti nello scenario e ad ogni elemento su cui poggerete lo sguardo.
Se consideriamo che il titolo offre ambienti e personaggi 3D renderizzati in un ambiente a 2.5D il risultato è davvero eccellente e risulta davvero molto difficile riuscire a fare di meglio.
Anche dal punto di vista prettamente artistico (e quindi di design, di originalità ecc) il lavoro svolto è ottimo: certo,
Trine 4 non mostra un mondo "nuovo" o completamente originale, in buona sostanza ripropone il fantasy più classico unito ad un'atmosfera fiabesca che da un tocco in più all'intera produzione. Notevole anche l'uso (e la scelta) delle varie palette cromatiche che riescono a differenziare i vari livelli di gioco in modo magistrale donando ad ogni ambiente un fascino proprio. Bene anche il carisma dei tre personaggi che non sembrano sentire il peso degli anni e che riescono a catturare tutt'ora l'interesse del giocatore.
Dal punto di vista tecnico il lavoro è stato svolto in modo ineccepibile e la resta a schermo è notevole. Veder girare
Trine 4: The Nightmare Prince sul vostro TV in salotto è davvero piacevole. Durante la nostra prova su
XBOX One X il titolo non ha mai mostrato il fianco a rallentamenti o problemi di sorta ed il gioco è sempre girato fluido e senza intoppi per tutta la durata dell'avventura.