Il sangue si tinge di grigio
Oggi parliamo di un titolo che è riuscito, fin dal suo primo annuncio, ad attirare la nostra attenzione. D'altra parte il comparto estetico di
Trek to Yomi non passa certo inosservato, un po' come accadde per
Limbo tanto tempo fa, non capita certo tutti i giorni di trovarsi di fronte ad un titolo in bianco e nero. I ragazzi di
Flying Wild Hog supportati da
Devolver Digital hanno saputo imprimere al loro titolo una impronta autoriale di tutto rispetto che ricalca fedelmente l'approccio stilistico del suo game designer
Leonard Menchiari. Se siete curiosi di sapere come si combattevano le battaglie nel Giappone medievale seguiteci nella nostra
recensione di Trek to Yomi per XBOX One.
La trama di Trek to Yomi
Uno dei pilastri di
Trek to Yomi è, senza ombra di dubbio, la trama o meglio, la narrazione. Come scrivevamo poco sopra infatti l'impronta autoriale di Leonard Menchiari è ben evidente in ogni elemento del titolo e, nella narrazione, si mostra più che in altri elementi. Non aspettatevi però una trama particolarmente complessa ne originale, il titolo offre una storia semplice che però riesce a portarvi nel Giappone medievale in men che non si dica.
Sembrava una giornata come tante altre quando i banditi presero d'assalto il villaggio del nostro protagonista e così, un semplice villaggio di uomini pacifici si vede messo a ferro e fuoco. Il nostro protagonista, da buon eroe, non può certo stare a guardare e, katana alla mano, si appresta a respingere l'invasore. Le cose però non vanno come sperato e presto si ritrova a terra, sanguinante e con la vita che lo abbandona, lentamente. Se la vita del nostro alter ego è arrivata a conclusione lo stesso non si può dire per la sua anima che si ritrova imprigionata, senza pace, in un mondo dominato dai propri sentimenti. È così che viene richiesto al giocatore di affrontare
Trek to Yomi, in forma di spirito alla ricerca della verità sui fatti accaduti e sulle conseguenze che questi ultimi hanno portato.
Anche se la trama di Trek to Yomi non è particolarmente complessa il titolo saprà mettervi di fronte a delle scelte che cambieranno l'esito del gioco; per questo vi invitiamo a non prendere sotto gamba le vostre decisioni perchè da quelle dipenderà l'esito della vostra avventura. Vi ricordiamo infine che
Trek to Yomi è localizzato in italiano (con i sottotitoli, con il parlato in Giapponese che vi aiuterà molto a calarvi nella parte) e che quindi potrete gustarvi l'avventura anche senza avere una profonda conoscenza della lingua inglese.
Il gameplay di Trek to Yomi
Trek to Yomi può essere definito come un action adventure a scorrimento fortemente condizionato dalla trama. Nel titolo sarete chiamati a scontrarvi con uno o più avversari che non sempre faranno dell'onore la loro ragion di vita. Armati della vostra fedele katana (e di altri armamentari che raccoglierete durante l'avventura) dovrete farvi largo nelle fila degli avversari, passando per le viuzze del vostro villaggio e non solo. La componente esplorativa non deve (e non può per certi versi) essere lasciata in secondo piano: esplorare luoghi dimenticati vi permetterà di ritrovare elementi che vi aiuteranno a comprendere meglio la trama in un contesto dove il mondo di gioco racconta, di fatto, cosa è accaduto e cosa sta succedendo.
Trek to Yomi si presenta come qualcosa che cerca di essere "più che un videogioco" e, sotto certi versi, ci riesce molto bene
Pad alla mano in Trek to Yomi sarete chiamati a svolgere tre principali azioni: combattere, esplorare ed affrontare i boss. Abbiamo volutamente diversificato il combattimento "tradizionale" contro gli avversari che si incontrano per i livelli dalle boss fight perchè l'approccio agli scontri cambia radicalmente contro gli avversari più "massicci". Partiamo dall'esplorazione: l'elemento esplorativo è particolarmente importante perchè lega quello che succede a schermo con la scoperta dei vari collezionabili che permettono al giocatore/spettatore di conoscere semper più dettagli sul mondo di gioco, sulla sua lore e sui fatti che sono accaduti. Dovrete prestare molta attenzione alla ricerca dei vari elementi
perchè non avrete modo di tornare indietro giocando un singolo capitolo.
Il combattimento in
Trek to Yomi è un elemento molto importante e vivrete ogni scontro come fosse l'ultimo della vostra vita. Questo perchè il combat system cercherà di farvi affrontare ogni scontro come fosse un duello all'ultimo sangue dove non solo l'arma bianca sarà fondamentale per portare a casa la pelle. La possibilità di utilizzare anche altri tipi di armi (incluse armi da fuoco) permette di variare notevolmente il gameplay che comunque, tra combo, risposte ecc è già molto variegato di suo. Non è tutto oro quel che luccica però: abbiamo infatti riscontrato qualche problema di risposta dei comandi e alcuni scontri ci sono sembrati abbastanza ripetitivi.
Abbiamo invece poco da dire sugli scontri con i boss, tutti di ottimo livello sia per i tipi di approccio alla battaglia degli stessi che per la spettacolarità di alcuni scontri. Tenete presente che, nel caso vogliate affrontare il gioco al livello di difficoltà più alto dove basta un singolo colpo per rispedirvi al creatore questo varrà per tutti gli avversari tranne che per i boss.
L'arte e la tecnica di Trek to Yomi
Inutile dire che
siamo rimasti estasiati dalla direzione artistica di Trek to Yomi. In un mondo dove si vedono sempre più spesso o produzioni tripla A dalla grafica impressionante (ma che non riescono ancora a sfruttare a pieno le potenzialità della nuova generazione) oppure produzioni indipendenti in pixel art (spesso trita e ritrita) vedere un titolo come Trek to Yomi fa sempre un gran piacere. La passione per il Sol Levante è palpabile in ogni scorcio del titolo e la capacità di mantenere una coerenza narrativa e visiva continuativa per tutta la produzione è senza dubbio lodevole.
Anche dal punto di vista tecnico non abbiamo molto di cui lamentarci: il titolo gira perfettamente e durante le nostre partite su
XBOX One X non abbiamo mai riscontrato problemi o rallentamenti di sorta che potessero creare problemi al gameplay. Siamo rimasti un po' spaesati in alcuni punti dove il cammino da intraprendere non era così chiaro più a causa di un uso non sempre efficace dell'illuminazione però che per per veri problemi tecnici.
Bene anche il comparto audio che risulta perfettamente in linea con la produzione e che fa del doppiaggio in Giapponese una carta molto importante da giocare.