Templari, reliquie e guerre fratricide
Oggi mettiamo in campo la strategia in tempo reale e per farlo scomodiamo templari, eserciti medievali e anche reliquie: il titolo di parliamo oggi è infatti
The Valiant, ultima fatica del team di sviluppo ungherese di
KITE Games pubblicato da
THQ Nordic. Innanzitutto partiamo col dire che
The Valiant è disponibile per
PC che presto sarà rilasciato anche per le console dell'attuale generazione
XBOX Series X e
Playstation 5. Se siete pronti a comandare eserciti in battaglia non vi resta che seguirci nella nostra
recensione di The Valiant per PC.
La trama di The Valiant
Come avrete ben capito stiamo parlando di uno strategico ambientato nel medioevo e poteva un titolo del genere non essere dotato di una trama quanto meno interessante? In effetti i ragazzi di
KITE Games hanno curato anche questo aspetto e hanno saputo proporre un canovaccio narrativo interessante. Prima di raccontarvi di cosa parla
The Valiant però dobbiamo fare due premesse: la prima è che le vicende narrate non si riferiscono a fatti storici realmente accaduti e la seconda è che se non avete confidenza con l'inglese conviene che recuperiate un dizionario perchè
The Valiant non è localizzato in italiano.
Fatte le dovute premesse non ci resta che raccontarvi almeno l'incipit narrativo che vi vedrà intraprendere una campagna che vi porterà via quasi una quindicina d'ore (spalmate per le sedici missioni di cui è composto l'arco narrativo). Essendo ambientato nel periodo delle grandi Crociate The Valiant si rifà alla ricerca di antichi artefatti sacri e infatti, in questo caso, è la
Verga di Aronne a fare da protagonista. Il nostro più fidato e caro amico,
Ulderich, trovò uno dei tre frammenti della reliquia e, almeno per i quindici anni successivi le strade di
Ulderich e
Theoderich (il nostro eroe) non si incroceranno. È col ritorno di Theoderich dalle crociate che quest'ultimo dovrà però ricomporre un esercito per frapporsi tra la follia del suo vecchio amico e la sua sete di conquista.
Al netto della narrazione abbiamo apprezzato come gli sviluppatori abbiano cercato di incastrare le varie vicende in un contesto storico realistico, sia dal punto di vista geopolitico che storico. Se non siete esperti di strategici vi consigliamo di giocare a The Valiant in modalità facile perchè il titolo sa essere abbastanza punitivo. Ultima nota interessante dell'argomento trama e narrazione è come avviene la narrazione e cioè attraverso degli intermezzi animati che ci sono sembrati perfettamente adatti al contesto (a differenza delle sequenze in-game che non ci hanno entusiasmato).
Il gameplay di The Valiant
Anche se la componente narrativa vuole sempre la sua parte è chiaro che quando si parla di strategici in tempo reale è il gameplay a farla da padrona e, in effetti, il titolo di
THQ Nordic riversa grande importanza in questa componente. Anche qui facciamo una piccola premessa per non doverci tornare sopra nuovamente: è chiaro che The Valiant si gioca alla grande con mouse e tastiera ma se li fuori tra voi ci sia qualcuno che si sta domandano "ma funziona anche col pad?", beh sappia che la risposta è "si, e anche bene". Abbiamo infatti
giocato a The Valiant su Steam Deck e il titolo si è dimostrato giocabile (anche se con mouse e tastiera è decisamente un'altra cosa).
The Valiant offre un approccio tattico agli scontri molto interessante, più basato sulla risposta immediata che sulla pianificazione stretta
In
The Valiant il cuore della strategia verte sulle squadre e su come il giocatore riesce a impegnare meglio le proprie. Ogni squadra è composta da elementi e da un eroe, e ogni squadra ha caratteristiche uniche a seconda del tipo di soldato che ne fa parte. Se, ad esempio, utilizzate una squadra di cavalieri dovrete sfruttare la capacità di questa squadra di sfondare le linee nemiche ma, se pensate di usarle per infliggere ingenti danni non avreste dei grandi risultati. Discorso diverso per una squadra di arcieri che offrono una grande quantità di danno dalla distanza ma che soffrono gli attacchi ravvicinati e via di questo passo.
In ogni mappa avrete un obiettivo primario da raggiungere e una serie di obiettivi secondari. A seconda di come riuscirete a progredire potrete decidere, volta per volta, se puntare ad una chiusura rapida della partita o dedicarvi all'esplorazione o al raggiungimento di obiettivi secondari. Guadagnare più esperienza vi permetterà di potenziare le vostre truppe ma, di contro, presterà il fianco ad un aumento del rischio per le vostre armate. Infine anche saper sfruttare l'ambiente circostante può cambiare le sorti di una battaglia: sfruttare le foreste vi consente di mantenere le truppe al coperto ma, di contro, le rallenta. Insomma ogni elemento gioca un ruolo importante nella vittoria.
L'arte e la tecnica di The Valiant
Dal punto di vista estetico
The Valiant non ruba certo la scena a molti altri titoli. La direzione artistica intrapresa dai ragazzi di
KITE Games è molto lineare e abbraccia i classici canoni medievali del 13esimo secolo. La scelta di cercare una certa concretezza storica abbandonando qualsiasi deriva fantasy o fantastica è, dal nostro punto di vista, azzeccata ed offre al titolo un tono decisamente più serio. Buona la realizzazione delle cut-scene di intermezzo che rendono davvero piacevole la narrazione.
Dal punto di vista tecnico
The Valiant non fa gridare al miracolo ma cerca di offrire al giocatore una visione sempre pulita dell'area di gioco. In alcune situazioni abbiamo trovato la lettura delle battaglie un po' caotiche ma, il numero di squadre a schermo non aiutava a destreggiarsi con facilità. Non mancano inoltre due modalità multi-giocatore. Abbiamo avuto modo di provare a fare solo qualche partita poichè i server di gioco erano abbastanza deserti (in pre-release) e abbiamo giocato solo con un paio di amici.
Buona la colonna sonora e molto curati i vari doppiaggi nelle varie lingue che aiutano il giocatore ad immedesimarsi nelle ambientazioni del gioco.