Tra fotografie e ricordi
Ci sono giochi che sanno prenderti fin dal primo sguardo, sono quei titoli che già dal primo video sembrano attrarti con una forza davvero unica.
The Star Named EOS è, almeno per quanto ci riguarda, da riportare assolutamente in questa categoria. L'avventura narrativa sviluppata da
Silver Lining Studio e pubblicata da
PLAYISM ha saputo davvero catturarci non solo per il suo stile visivo, ma anche per la sua delicatissima (
ma profonda! ndr.) narrazione. Abbiamo avuto modo di provare il gioco grazie ad un codice ricevuto dal publisher e oggi siamo qui per raccontarvi come è andata. Se volete saperne di più seguiteci nella
recensione di The Star Named EOS per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di The Star Named EOS
Cominciamo iniziando, come di consueto, parlando della trama di
The Star Named EOS ma, prima di raccontarvi il contesto e l'incipit narrativo ci teniamo a ricordarvi quando la storia è importante e perno stesso della produzione. I ragazzi di
Silver Lining Studio hanno saputo valorizzare il contesto narrativo e l'avventura di Dei raggiunge anche momenti toccanti. La trama di
The Star Named EOS ruota attorno a Dei, un giovane fotografo che cerca di connettersi con sua madre seguendo le sue orme artistiche. La storia si sviluppa attraverso le lettere di sua madre e le fotografie che gli ha lasciato, permettendo a Dei di rivivere scene e memorie del passato. Questo viaggio è caratterizzato da una narrazione che esplora la complessità dei rapporti familiari, soprattutto il contrasto tra l’adorazione infantile e la
disillusione dell’età adulta. Il tema principale del gioco è la scoperta della verità e l’accettazione dei difetti e delle mancanze umane, un tema affrontato con un tocco di realismo magico che arricchisce l’esperienza narrativa.
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Acconsento, mostra il video
La
storia di The Star Named EOS si distingue per la sua capacità di creare un legame emotivo con il giocatore, trasportandolo in un viaggio di introspezione e scoperta personale. Siamo consci che alcuni potrebbero trovare la narrazione troppo dolce o addirittura stucchevole, con sezioni di dialogo che risultano eccessivamente emotive e a tratti forzate, ma è altrettanto vero che questa è una delle caratteristiche rendono
The Star Named EOS quello che è. Nonostante questo, il racconto rimane coerente e riesce a trasmettere un senso di autenticità, soprattutto grazie alla cura posta nei dettagli delle lettere e dei ricordi fotografici.
È interessante vedere come gli sviluppatori hanno sfruttato la narrazione e le fotografie come veicolo di esplorazione, trasformando semplici immagini in portali verso i ricordi di
Dei (no, non come in
Viewfinder, e se non sapete di cosa stiamo parlando correte a leggere la
recensione). Questa scelta narrativa, seppur intrigante, può risultare a volte ripetitiva, specialmente quando il ritmo della storia rallenta e l’enfasi si sposta troppo sui puzzle a discapito dello sviluppo della trama. Prima di passare a parlare del
gameplay ci teniamo a ricordarvi che
The Star Named EOS è localizzato in italiano.
Il gameplay di The Star Named EOS
Il
gameplay di The Star Named EOS si basa principalmente sulla
risoluzione di puzzle e sulla
ricostruzione di fotografie che rappresentano i ricordi della madre di
Dei. Ogni livello del gioco si presenta come una sorta di stanza in cui i giocatori devono trovare oggetti nascosti e risolvere enigmi per ricreare le foto. Questa meccanica, che ricorda le escape room, offre una varietà di sfide che spaziano dai classici rompicapo con tessere scorrevoli a test più innovativi che sfruttano l’ambiente circostante.
The Star Named EOS riesce a fondere le meccaniche puzzle agli elementi narrativi in modo molto naturale
Uno dei punti di forza del
gameplay è la soddisfazione che si prova nel completare una fotografia e vedere il puzzle completarsi, ricostruendo un pezzo della storia di Dei. Purtroppo però
The Star Named EOS non offre un sistema di suggerimenti, il che può portare a momenti di frustrazione quando ci si trova bloccati in un enigma particolarmente ostico. In alcuni casi, la mancanza di un aiuto può trasformare un’esperienza di gioco rilassante in un’attività tediosa, costringendo i giocatori a tentativi ed errori ripetuti.
Nonostante queste difficoltà, il
gameplay riesce a mantenere l’interesse del giocatore grazie alla varietà e alla complessità crescente degli enigmi. La presenza di minigiochi classici e nuovi elementi di puzzle mantiene l’esperienza fresca e coinvolgente. Molto buono anche il sistema di controllo: abbiamo giocato
The Star Named EOS su Steam Deck e il titolo si è dimostrato perfettamente godibile anche sulla portatile di casa
Valve.
L'arte e la tecnica di The Star Named EOS
C'è poco da fare,
dal punto di vista artistico, The Star Named EOS brilla grazie ai suoi splendidi sfondi disegnati a mano e a una colonna sonora evocativa che completa perfettamente l’atmosfera del gioco. Ogni ambiente è realizzato con una cura meticolosa, e i dettagli delle scene trasmettono una sensazione di calore e intimità, caratteristiche che si sposano bene con il tono nostalgico e personale della trama. La direzione artistica è chiaramente uno dei punti forti del gioco, con un’estetica che richiama le opere precedenti dello studio, come
Behind the Frame.
Passiamo a parlare della componente tecnica del titolo: anche da questo punto di vista non abbiamo molto di cui lamentarci,
The Star Named EOS gira perfettamente su Steam Deck e risulta godibilissimo in mobilità. Durante le nostre partite non abbiamo incrociato bug o problemi di sorta e il tutto è sempre girato fluido e senza intoppi.
Ottima anche la colonna sonora, composta da
Bo-Xun Lin. La componente audio è uno degli aspetti più celebrati del gioco, con brani che si integrano perfettamente con l’ambientazione e le emozioni trasmesse dalla storia.