Un'isola misteriosa
Abbiamo giocato e recensito diversi puzzle game in prima persona, abbastanza recentemente
abbiamo parlato di
Superliminal, un puzzle game che giocava sulla prospettiva e il punto di vista, abbiamo giocato al piccolo gioiello che risponde al nome di
The Talos Principle (potete leggere la nostra
recensione di The Talos Principle per Nintendo Switch) e via di questo passo. Se però dobbiamo essere sinceri il titolo che ci siamo portati nel cuore è quel capolavoro di Jonathan Blow:
The Witness. Se avete già dato un occhio alle immagini in questa pagina e conoscete il puzzle game del creatore di
Braid allora capirete perchè siamo rimasti piacevolmente colpiti dall'annuncio di
The Pillar: Puzzle Escape. Eccoci oggi a parlarvi proprio di questo titolo nella nostra
recensione di The Pillar: Puzzle Escape per Nintendo Switch.
La trama di The Pillar: Puzzle Escape
Parlare di trama in
The Pillar: Puzzle Escape è un'operazione un po' fine a se stessa. Il titolo infatti non presenta un vero e proprio tessuto narrativo ma lascia al giocatore ampia libertà nell'interpretazione della storia e di quello che vede con i propri occhi. The Pilar: Puzzle Escape infatti ci catapulta immediatamente nel gioco, esattamente come succedeva in
The Witness (vedrete che le similitudini col titolo di
Jonathan Blow non finiscono qui) senza dirci nulla su chi siamo, perchè siamo li e quale è la nostra missione.
L'alone di mistero che avvolge i luoghi che visitiamo è però sensibilmente meno fitto di quello di
The Witness e dove quest'ultimo presentava un onirico e incredibile open world
The Pillar: Puzzle Escape mostra molti meno dettagli sul mondo di gioco e sulla sua lore. E' comunque vero che questo forte ascendente che il titolo dimostra con
The Witness aiuta a creare una grande aura di mistero (soprattutto per chi ha giocato il famoso titolo).
Buone notizie sul fronte della localizzazione,
The Pillar: Puzzle Escape è tradotto in italiano.
Il gameplay di The Pillar: Puzzle Escape
Bene, ma veniamo al dunque e parliamo di gameplay, di meccaniche di gioco e dei puzzle proposti. Partiamo col dire che il tono dei puzzle che vedrete in
The Pillar: Puzzle Escape lo avrete sicuramente già visto in diversi altri giochi. Nel titolo di
Paper Bunker e
eastasiasoft (rispettivamente sviluppatori ed editori del gioco) dovrete, livello dopo livello, risolvere enigmi di difficoltà crescente. Partiamo proprio dal "livello dopo livello": a differenza di The Witness infatti in questo caso avrete la sensazione di muovervi in spazi liberi ma in realtà ogni gruppo di enigmi è circostanziato da un vero e proprio livello che potrete superare solo se risolverete tutti gli enigmi proposti.
Lo scopo di The Pillar: Puzzle Escape è quello di scappare da un labirinto ricco di enigmi e puzzle
La struttura degli enigmi è sempre abbastanza semplice e, se non altro, ben riconoscibile in delle strutture con cui avrete sicuramente già avuto a che fare, s va dal colorare tutte le celle di una scacchiera con diversi colori a seconda di strutture logiche ad unire dei blocchi di una scacchiera con colori diversi evitando che questi si intersichino e, al contempo, completando la scacchiera stessa. Potrete arrivare alla risoluzione dei vari enigmi anche attraverso vari tentativi (anche se è decisamente più divertente provare a ragionare e a risolverli di proprio pugno.
Il tono e la difficoltà degli enigmi non è delle più alte ma
The Pillar: Puzzle Escape riesce a risultare piacevole e un buon diversivo mentre giocate ad altri titoli, potremo definirlo un "Gioco di supporto", uno di quei titoli da tenersi come asso nella manica mentre si sta giocando un titolo più impegnativo e complesso. Abbiamo giocato a
The Pillar: Puzzle Escape su
Nintendo Switch e l'abbiamo sempre giocato in modalità portatile come solitamente facciamo per le nostre recensioni sulla console di
Nintendo.
L'arte e la tecnica di The Pillar: Puzzle Escape
Partiamo parlando della direzione artistica del titolo, da questo punto di vista il lavoro svolto con
The Pillar: Puzzle Escape è decisamente eccellente. Se è infatti indubbio che i ragazzi di
Paper Bunker hanno preso grande ispirazione da
The Witness e dalle sue atmosfere oniriche è altrettanto vero che gli sviluppatori della repubblica ceca sono stati in grado di creare ambienti ricchi di atmosfera. Ottime le scelte cromatiche e la realizzazione dei vari elementi che contribuiscono alla creazione di tutto il mondo di gioco.
Sotto il profilo tecnico non abbiamo molto da dire, sicuramente il motore di gioco non muove milioni di poligoni e non è nemmeno l'obiettivo del titolo. Durante le nostre prove su
Nintendo Switch non abbiamo mai avuto problemi ne rallentamenti o bug che impedissero di poter giocare il titolo. Il piccolo schermo di Switch rende le ambientazioni di
The Pillar: Puzzle Escape ancora più belle e valorizza in modo magistrale la direzione artistica del titolo.
Minimale come la componente grafica anche la componente sonora del titolo che accompagna il giocatore nelle sue partite senza risultare mai invasiva o stressante.