A metà tra fantasy e sci-fi
Oggi parliamo di un titolo abbastanza particolare per quello che riguarda la sua lore e le ambientazioni proposte. Opera prima dei ragazzi di
GoldKnights (studio cecoslovacco) preso sotto l'ala protettrice di
Prime Matter che ha pubblicato, proprio in questi giorni:
The Last Oricru. L'action RPG di GoldKnights cerca di presentare un'ambientazione unica e originale e, per certi versi, ci riesce anche bene. Se volete sapere la nostra opinione non vi resta che seguirci nella nostra
recensione di The Last Oricru per PC.
La trama di The Last Oricru
E cominciamo con quello che è un po' il tratto più caratteristico di
The Last Oricru: la trama. I ragazzi di
GoldKnights sono stati molto chiari fin da subito nell'attribuire una certa importanza alla componente narrativa e alla lore del titolo. In The Last Oricru impersoniamo Silver, uno degli ultimi umani presenti in questo mondo ormai dominato (e diviso) da due razze che si contendono il comando del mondo: stiamo parlando della razza umanoide dei
Naboru e dei
Ratkin una specie di uomini topo (no, non sono della stesse specie di
Splinter).
Il nostro protagonista, Silver, dovrà decidere da che parte stare in quella che sembra essere una guerra intestina di
Wardenia che deciderà chi prenderà il potere del mondo di gioco. All'avvio del gioco ci ritroviamo in un monastero dei Naboru e non ci metteremo molto tempo a comprendere come girano le cose nel mondo di Wardenia: non ci metteremo molto a scoprire come i Naboru sottomettono i Ratkin e di come questi mal digeriscano la presenza umanoide. Non passerà molto tempo prima di dover prendere una decisione su che fazione spalleggiare per riportare un po' di pace nel mondo.
Abbiamo buon notizie per i giocatori che non sono molto avvezzi alla lingua inglese:
The Last Oricru è localizzato in italiano almeno nei sottotitoli e nei testi a schermo. Ecco i testi a schermo hanno un problema (che speriamo sia risolto presto): al crescere dei vari incarichi che si accumuleranno nel vostro diario, il motore di gioco ridurrà la dimensione dei testi rendendoli praticamente illeggibili (e il problema è ancora più evidente su
Steam Deck).
Il gameplay di The Last Oricru
Possiamo classificare
The Last Oricru come action RPG con dei punti in comune con il genere dei soulslike. Non ci sentiamo di definirlo un vero e proprio soulslike perchè, a differenza dei titoli
FROM Software, la difficoltà proposta dal prodotto di
GoldKnights non è minimamente paragonabile a quello dei veri souls. Prima di approfondire il sistema di combattimento parliamo un po' del sistema di scelte proposto dal titolo: ogni decisione che saremo chiamati a prendere modificherà (o meglio, dovrebbe modificare) il mondo di gioco e il modo in cui le due fazioni si interfacceranno con noi.
The Last Oricru offre svariati approcci per sopravvivere al mondo di Wardenia
Ma parliamo un po' approfonditamente del
combat system di The Last Oricru: il sistema riprende a grandi linee quando visto nei Dark Souls. Abbiamo a disposizione un attacco leggero, un attacco pesante un sistema di parry oltre che la possibilità di schivare i vari colpi. Come nei titoli FROM Software avrete una barra della stamina a cui prestare attenzione. Anche in The Last Oricru ogni volta che Silver passerà a miglior vita si ritroverà rinato all'ultimo accampamento visitato con, ovviamente, tutti i mostri e gli avversari rinati.
I vari livelli di gioco sono tutti interconnessi e potrete vedere parte delle altre ambientazioni già dall'area in cui vi ritroverete. Abbiamo trovato il level design di The Last Oricru interessante ma non troppo profondo: alcuni livelli ci sono parsi più lineari di altri ma in generale muoversi per i vari ambienti risulta divertente e sufficientemente appagante. Pad alla mano, o meglio, console alla mano, visto che
abbiamo giocato a The Last Oricru su Steam Deck, il titolo si lascia giocare molto bene.
L'arte e la tecnica di The Last Oricru
Ecco, se la
direzione artistica di The Last Oricru ci è sembrata interessante e abbastanza originale abbiamo notato qualche problema in più dal punto di vista tecnico. L'idea di fondere atmosfere fantasy ad elementi sci-fi funziona, così come l'idea di creare un mondo nuovo e non basato su precedenti lavori. Certo, la caratterizzazione delle razze presenti a Wardenia non è propriamente una ventata di freschezza ma il tutto funziona in modo abbastanza lineare.
È dal punto di vista tecnico che siamo rimasti un po' interedetti:
The Last Oricru non è disponibile per le piattaforme della precedente generazione (
XBOX One e Playstation 4) ma la realizzazione tecnica non è certamente quella che ci si aspetterebbe da un titolo completamente "next gen". Noi abbiamo giocato alla versione PC su Steam Deck e la resa generale del titolo ci è sembrata tutto sommato buona ma non certo in grado di far gridare al miracolo. Abbiamo inoltre notato qualche rallentamento qua e la che comunque non hanno rovinato il gameplay.
Sotto il profilo audio non abbiamo molto da segnalare: la colonna sonora è adeguata al titolo e, pur non facendo gridare al miracolo, vi accompagnerà piacevolmente fino ai titoli di coda (che potrete leggere dopo poco meno di una ventina d'ore di gioco).