Di amicizia, puzzle e pianeti lontani
Forse non tutti ricordano i ragazzi di
Image & Form, una piccola software house indipendente che è entrata a far parte di
Thuderful. A loro si deve l'eccellente serie di
SteamWorld e se non ne avete mai sentito parlare conviene che andate a dare una letta almeno alla nostra
recensione di SteamWorld Quest giusto per citare l'ultimo titolo in ordine cronologico sviluppato dalla software house. Questa volta però gli sviluppatori svedesi si sono imbarcati in un titolo di tutt'altro genere:
The Gunk, un action 3D per alcuni versi interessante. Se siete curiosi di sapere cosa funziona e cosa no non vi resta altro che continuare la lettura della nostra
recensione di The Gunk per XBOX One.
La trama di The Gunk
The Gunk è un action 3D, ora questo genere non ha particolarmente bisogno di una storia articolata o complessa anche se, abbiamo notato più volte, una trama forte aiuta a creare un senso di progressione dell'avventura decisamente maggiore rispetto ad una trama lasciata un po' a se stessa. Ecco devono aver pensato la stessa cosa i ragazzi di
Image & Form anche se il risultato non è stato forse quello progettato o aspettato. Sia chiaro, non è che la trama di The Gunk sia brutta o poco interessante, semplicemente nel suo complesso ci è sembrata un po' poco curata (anche a fronte di trovate interessanti) e lasciata un po' a se stessa.
Ad ogni modo, in The Gunk impersoniamo
Rani, una ragazza che è arrivata su un pianeta sconosciuto in compagnia di
Beck, la sua compagna. Le due ragazze sono delle sottospecie di
geologhe spaziali (se così possiamo chiamarle), alla ricerca di ricchezze da estrarre da nuovi pianeti e, da come si mettono le cose, sembra che abbiano trovato proprio quello che cercano. Appena arrivate sul pianeta Rani si mette subito alla ricerca di materiali da recuperare e si imbatte in una materia strana, oscura che lei chiama
Gunk. Scopre inoltre che, una volta eliminato il Gunk il terreno torna verdeggiante e l'ambiente circostante torna a prendere vita.
Ovviamente la ricerca di materiali rimane la classica "scusa" per iniziare ad esplorare il pianeta e per scoprire che, in effetti, c'è molto più di quello che sembra. Le due ragazze iniziano così l'esplorazione del pianeta e il titolo procede spedito verso i titoli di coda guidato da una narrazione sempre presente ma mai realmente incisiva. Vi ricordiamo che
The Gunk è localizzato in italiano e che quindi potrete seguire le avventure di Rani e Beck anche se non avete dimestichezza con l'inglese.
Il gameplay di The Gunk
Se sotto il profilo della narrativa
The Gunk poteva sicuramente offrire di più, anche su quello del gameplay il titolo non brilla come vorrebbe. Il titolo pubblicato da
Thunderful infatti non riesce ad emergere dall'enorme massa di action 3D presenti sul mercato (essì che questo publisher ci ha abituato a perle davvero incredibili come
Lonely Mountains: Downhill). Possiamo dividere il gameplay di The Gunk in tre momenti particolari: il primo riguardante l'esplorazione del pianeta, il secondo parlando dei puzzle presenti nel gioco e il terzo (ed ultimo) affrontando la questione del combat system. Andiamo con ordine e liquidiamo in fretta la questione esplorazione: in effetti
The Gunk offre una "finta" esplorazione per il giocatore, il titolo scorre infatti su binari ben definiti. Il giocatore può scegliere di percorrere bivi fondamentalmente solo per recuperare materiale extra o per proprio fine personale ma non per "ampliare" l'esplorazione di gioco.
The Gunk cerca di mettere insieme esplorazione, action e puzzle ma non riesce ad essere a fuoco in nessuno dei tre comparti
La seconda anima di
The Gunk è quella preponderante del titolo ed è da ricercarsi nella componente puzzle. Il titolo è infatti ricolmo di piccoli enigmi (tutti con un livello di difficoltà tutt'altro che proibitivo) che scandiscono, in buona sostanza, l'avanzamento della narrazione. Anche in questo caso gli enigmi sono ben confezionati ma non riescono a trasmettere quel qualcosa in più da renderli davvero interessanti, sembra che manchi l'
effetto wow!. Ultimo, per certi versi anche per importanza, troviamo il combat system. La nostra eroina può infatti utilizzare il suo braccio meccanico non solo per raccogliere i materiali ma anche per menare poderosi fendenti. Il combat system è di stampo abbastanza classico, dinamico ma poco vario e, alla lunga, ripetitivo.
Pad alla mano The Gunk si lascia giocare e, a tratti, diverte ma inciampa in modo assurdo su elementi di base: i combattimenti quasi non si sentono, il dover continuamente risucchiare la melma per far posto alla vegetazione diventa presto tedioso e i puzzle sono davvero molto semplici.
L'arte e la tecnica di The Gunk
Ed eccoci arrivati a commentare la parte che più ci è piaciuta di
The Gunk: la sua componente artistica e tecnica. Il titolo sviluppato dai ragazzi di
Image & Form non è certamente il massimo dell'originalità ma vanta sicuramente una cura della componente artistica importante. Come potete notare dagli screen in questa pagina il mondo di gioco è ben definito, alieno ma riconoscibile e, per certi versi anche ben strutturato. Abbiamo trovato molto ben caratterizzate le due protagoniste e anche gli avversari ci sono sembrati adeguati al contesto.
Molto bene la parte tecnica che regala piccole perle (come l'effetto di risucchio del Gunk) senza dover scendere a particolari compromessi. Abbiamo giocato a
The Gunk su
XBOX One X e il titolo si difende molto bene anche sulla ex ammiraglia di casa Microsoft. Non abbiamo inoltre trovato particolari problemi o rallentamenti durante le nostre partite.
Buona anche se non indimenticabile la soundtrack, così come gli effetti sonori: il comparto audio fa il suo lavoro ma non riesce ad eccellere.