Un macchinista, un treno e una strana epidemia che si sta diffondendo da nord, tutto questo e molto di piu' in The Final Station.
Se tra di voi ci sono pendolari ben conoscono cosa vuol dire salire tutti i giorni su un treno e arrivare a destinazione, stazione dopo stazione, fermata dopo fermata. Oggi parliamo di The Final Station, titolo pubblicato da tinyBuild, un publisher che sta dando molta visibilità a diversi piccoli sviluppatori con idee anche molto originali e questo è uno di quei casi. Vestiamo quindi i panini un capotreno e vediamo cosa ha da offrirci The Final Station nella nostra recensione.
In The Final Station vestiamo i panni di un comune capotreno, come tutte le mattine il nostro eroe si reca in stazione per prendere i comandi del suo treno ma la stazione ha qualcosa di strano, sistemi di sicurezza sono stati installati lungo tutta la struttura e il nostro treno non è pronto per partire come ogni giorno, per poter iniziare il nostro viaggio dobbiamo infatti trovare un codice di sblocco. Stazione dopo stazione le notizie si fanno più chiare, sembra che a nord una strana epidemia abbia decimato la popolazione, o meglio, sembra che la popolazione si sia decimata vicendevolmente a fronte di una strana epidemia.
Diverse migliaia di persone sono diventate delle sorte di zombie e stanno cercando di fare la pelle ai pochi sopravvissuti. Il nostro compito resta però chiaro, dobbiamo guidare il nostro treno lungo le varie stazioni salvando le persone e trovando, fermata dopo fermata i codici di sblocco per poter proseguire il nostro viaggio. La trama di The Final Station viene raccontata tramite pezzi di giornale, messaggi sui terminali e testimonianze di vari individui, il nostro eroe non proferisce parola per tutta la durata dell’avventura ma non sarà difficile avere un quadro della situazione.
Quante volte ci siamo lamentati dei mezzi di trasporto che, quotidianamente, molti di noi prendono? Spesso, beh dopo aver giocato a The Final Station forse avremo meno motivi per lamentarci. Il titolo pubblicato da tinyBuild infatti ci mostra un futuro tetro e pericoloso. Il gameplay del gioco è diviso fondamentalmente in due parti, la prima dove saremo chiamati a scendere dal treno e trovare il Codie di sblocco che ci permetterà di far ripartire il treno dalla stazione. In questa fase è fondamentale prestare attenzione ad ogni minimo movimento e prepararsi a sparare agli zombie che si paleseranno sul nostro cammino.
The Final Station in questo frangente mostra un gameplay misto tra platform e survival, i proiettili a nostra disposizione sono infatti limitatissimi e lasciarci le penne è abbastanza semplice. Una volta recuperato il codice di sblocco e, magari, salvato qualche sopravvissuto e accompagnato al treno possiamo partire e qui si sviluppa la seconda meccanica di gioco di The Final Station: la sua parte più gestionale.
Durante il viaggio dobbiamo infatti prenderci cura dei nostri passeggeri rassicurandoci che non gli manchi nulla e prestando attenzione allo stato di salute del treno e ad eventuali problemi che potrebbero nascere. L’alternanza delle due meccaniche di gameplay rende il titolo molto scorrevole da giocare e vario quanto basta per non venire facilmente a noia. Molto buona l’idea di sfruttare mini giochi per mantenere il treno in servizio e per risolvere eventuali problemi lungo il tragitto.
Come molti dei titoli indipendenti degli ultimi anni, anche The Final Station presenta una grafica in pixel art e un impianto in due dimensioni. Dal punto di vista artistico il lavoro svolto dagli sviluppatori è di assoluto pregio, sono infatti riusciti a creare un atmosfera di half lafiana (si può dire???) memoria dove le tinte scure e un sapiente uso della palette cromatica riescono a tratteggiare un mondo in declino dove la speranza resta una delle poche cose a cui attaccarsi per sopravvivere.
Anche il sonoro di The Final Station contribuisce a rendere reale e immersivo il mondo di gioco e l’utilizzo dei momenti di silenzio e dei suoni ambientali aiuta a catturare i momenti più importanti del gioco. Un’altra dimostrazione di come pochi pixel possano rendere egregiamente mondi e ambienti di gioco anche di fronte a grafiche in 3D con milioni di poligoni.
The Final Station è un prodotto che è passato un po’ troppo in sordina e che, sicuramente, merita una chance in più. Il titolo sviluppato da Do My Best Games e pubblicato da tinyBuild ha infatti carisma da vendere e un gameplay che riesce a differenziarsi dal resto dei prodotti in circolazione. Molto buona la narrazione che invita il giocatore a scoprire un mondo in declino e i suoi misteri senza buttargli necessariamente tutto in faccia. The Final Station è un titolo che merita una maggiore attenzione sia per la particolarità che per la qualità del gameplay.
Trama 8.00
Gameplay 8.00
Arte e tecnica 8.00
semplice ma profondo
alla lunga ripetitivo