Recensione The Elder Scrolls Online: Summerset - Visitiamo la terra degli Alti Elfi

The Elder Scrolls Online: Tamriel Unlimited

Bethesda | Bethesda

Nella casa degli Alti Elfi

Torniamo a Tamriel nell’MMORPG di Bethesda che già ci aveva affascinato tempo fa con la sua espansione: Morrowind, mettetevi comodi perché oggi parliamo di The Elder Scrolls Online: Summerset. Bethesda ci porta nella provincia degli Alti Elfi e va ad espandere ulteriormente un mondo di gioco che ha, per sua natura, moltissimo da dire; bando alle ciance e continuiamo nella nostra recensione di The Elder Scrolls Online: Summerset.

La trama di The Elder Scrolls Online: Summerset

Summerset apre un filone narrativo originale e autonomo in The Elder Scrolls Online, a differenza del capitolo precedente (se vi siete persi la nostra recensione di The Elder Scrolls Online: Morrowind leggetela per restare aggiornati sul tema).

L’isola di Summerset, storicamente è sempre stata un luogo chiuso nelle sue tradizioni e nel suo “ecosistema”, gli Alti Elfi hanno sempre considerato il resto di Tamriel come qualcosa che non riguardasse loro da vicino, ne i problemi degli altri regni, ne i benefici che gli scambi tra le varie province portavano all’Impero. La nuova regina, la giovane Ayrenn, si vede però costretta ad aprire le porte di Summerset alle genti di Tamriel e questo fondamentalmente per un motivo: la situazione a Summerset è degenerata: le conseguenze della Three Banners War sono sotto gli occhi di tutti e le tre fazioni (Aldmeri Dominion, Daggerfall Covenant e Ebonheart Pact) continuano la loro guerra senza esclusione di colpi.

In questa situazione critica la regina è ben lieta di trovare un eroe che possa aiutarla a risanare la situazione dell’isola e risolvere la questione una volta per tutte. Grazie ad un tutorial ben congegnato e funzionale (saremo chiamati a fuggire da una trappola mentale del malvagio K’Tora) anche chi si approccia a The Elder Scrolls Online per la prima volta ha modo di apprendere le meccaniche principali del titolo ed ambientarsi senza troppa fatica. La man quest vi terrà impegnati per una quarantina d’ore circa, un tempo tutto sommato molto buono per un’espansione di questo calibro.

Ultimo dettaglio, ma ne parleremo più approfonditamente dopo, se non avete mai giocato a The Elder Scrolls Online e volete buttarvi subito su Summerset potrete farlo senza problemi perché il titolo di Bethesda adatta il livello dei vari avversari a quello del vostro protagonista.

Il gameplay di The Elder Scrolls Online: Summerset

A differenza dei MMORPG di stampo più classico, The Elder Scrolls Online: Summerset premia l’avanzamento individuale del giocatore, quasi voglia essere un titolo single player in un mondo persistente. Non fraintendete le nostre parole però, Summerset è e rimane un MMORPG ma non ci sono impedimenti veri e propri nell’affrontarlo in solitaria.

Potete tranquillamente dimenticarvi delle quest di World of Warcraft che vi obbligavano ad affrontare determinati passaggi in gruppo, qui con pazienza e col giusto approccio arriverete ai titoli di coda con le vostre gambe e potenzialmente senza dovervi portare appresso nessuno.

In effetti la natura di Summerset si concentra sulla presenza dell’”Eroe” in senso stretto: per salvare l’isola degli Alti Elfi serve infatti un eroe e questa aurea di “importanza” si evince molto bene da tutti i compiti che ci vengono assegnati, compiti che difficilmente verrebbero dati ad “uno qualunque”. Summerset amplia l’offerta ludica della serie di The Elder Scrolls Online aggiungendo diversi elementi: primo fra tutti il nuovo skillthree dedicato all'Ordine Psijic (tipico di queste terre), scalando la gilda si apriranno nuove abilità da aggiungere al nostro pacchetto. Un’altra novità importante è l’introduzione della gioielleria per gli appassionati di crafting: in Summerset potrete infatti specializzarvi in quest’arte che vi consentirà di vendere gioielli o utilizzarli direttamente per voi stessi con tutti i bonus del caso. Summerset vede anche l’aggiunta di tre nuove case a disposizione del giocatore, due nuovi dungeon pubblici e Cloudrest un nuovo ambiente da affrontare in raid da massimo dodici giocatori che potrebbe dare del filo da torcere se affrontato sottogamba e senza pianificare un’attenta eliminazione dei mini-boss prima di affrontare il cattivo di turno.

L’ultima espansione di The Elder Scrolls Online cambia anche l’approccio agli attacchi leggeri e pesanti andando a modificare leggermente il combat system. Bethesda ha senza dubbio fatto un ottimo lavoro, Summerset si presenta come un’espansione che può essere giocata senza aver necessariamente speso ore e ore nel titolo base o nell’espansione Morrowind, proprio per questo Summerset potrebbe rappresentare un’ottimo punto di partenza per i nuovi giocatori. Inoltre Summerst offre un’avventura che si evolve su un proprio binario rispetto alla narrazione classica della serie di The Elder Scrolls Online, quindi i neofiti non dovranno necessariamente conoscere tutto quello che è accaduto prima di questi eventi (anche se male non fa).

L’arte e la tecnica di The Elder Scrolls Online: Summerset

Prima di parlare del comparto tecnico e artistico di Summerset facciamo una breve, ma fondamentale, premessa: l’ultima volta che si è visto qualcosa su Summerset risale al 1994, con la pubblicazione di The Elder Scrolls Arena. Di acqua ne è passata sotto i ponti e gli sviluppatori di Bethesda hanno dovuto ricreare l’isola degli Alti Elfi praticamente da zero (rispetto per esempio all’espansione dedicata a Morrowind dove molto di quello che si vedeva era già “progettato”).

Ma veniamo al dunque, il primo impatto con The Elder Scrolls Online: Summerset sarà sicuramente di stupore. Le strutture architettoniche sono imponenti, e artisticamente eccezionali, il team di sviluppatori ha lavorato sodo per ricreare da zero tutta una provincia di Tamriel. Lo sforzo a livello di immaginazione è misurabile e bisogna dare atto ai designer di aver fatto, effettivamente, un ottimo lavoro. Ovviamente dopo qualche ora gli ambienti tenderanno a diventare ripetitivi e ad essere, almeno in parte, derivativi ma questo problema è strettamente legato alla natura “monotematica” della provincia. Dal punto di vista tecnico Summerset su comporta benissimo, abbiamo provato il titolo su XBOX One e non abbiamo trovato problemi di sorta, il gioco scorre fluido e senza intoppi. Ottima anche la colonna sonora che, pur non variando il tema principale della saga, riesce ad essere originale e aderente rispetto all’ambientazione.