Di ritorno a Morrowind
The Elder Scrolls Online è un titolo che non ha certamente bisogno di presentazioni, la creatura di
Bethesda e
Zenimax è un MMORPG ormai affermato che vanta milioni di giocatori e che, dal suo lancio, ha saputo crescere e migliorarsi sotto diversi aspetti. Abbiamo conosciuto il mondo di Tamriel attraverso le sue più iconiche province e, quest'anno, ci troviamo a tornare a calpestare la terra di
Morrowind (con tutta probabilità una delle regioni più apprezzate dai fan). Ed eccoci pronti ad iniziare la nuova quest line denominata
Ombra su Morrowind che ha inizio proprio con
Scribes of Fate, il DLC di cui oggi vi parliamo. Se volete seguirci mettetevi comodi e seguite la nostra
recensione di The Elder Scrolls Online Scribes of Fate per XBOX.
La trama di The Elder Scrolls Online Scribes of Fate
Ed eccoci ad iniziare la nostra
recensione di The Elder Scrolls Online Scribes of Fate iniziando, come sempre, dalla
trama e dalla narrativa. Oggi l'argomento è particolarmente interessante perchè l'ultimo DLC di TESO vede al suo epicentro proprio la componente narrativa dovendo fare da apripista a tutta la quest line di quest'anno:
Ombra su Morrowind. In
Scribes of Fate trovano posto non una ma ben due quest corpose e decisamente interessanti (sia per quanto concerne la scrittura che per quanto riguarda l'impegno vero e proprio). Lasciamo quindi i verdeggianti colli roccaforte dei
Bretoni (se volete saperne di più sulla precedente espansione di The Elder Scrolls Online date una letta alla nostra
recensione di High Isle) e spostiamoci in luoghi decisamente più oscuri.
Iniziamo parlando del dungeon
Bal Sunnar individuabile nella zona di
Stonefall ed è proprio da li che potrete iniziare la quest che vi condurrà al dungeon vero e proprio. Prima di parlarvi di cosa aggiunge questa nuova missione vi ricordiamo che per affrontare sia
Bal Sunnar che
Scribes of Mora dovrete avere un personaggio di livello cinquanta. I dungeon sono effettivamente affrontabili anche con personaggi dal livello inferiore ma, in quel caso, dovrete necessariamente trovarvi dei compagni di viaggio perchè in solo rischiate seriamente di essere oneshottati. Il tempo è il protagonista indiscusso di questo dungeon e vi troverete a viaggiare più volte nel tempo attraverso questi luoghi intrisi di magia.
Il secondo dungeon (potrete comunque decidere di affrontarli nell'ordine che preferite) è invece dedicato alla setta degli
Scribes of Mora e, proprio da loro prende il nome. Ci spostiamo da Stonefall per giungere a
The Rift e affrontare la minaccia dei cultisti di
Hermaeus Mora, principe daedrico della conoscenza. Certo, qualcosa non deve essere andato per il verso giusto visto che i cultisti devono aver sfruttato questa conoscenza per fini poco positivi considerando il casino che stanno facendo. È rispondendo alla chiamata di
Khajiit Keshargo (un ex capo della setta) che ha inizio la quest.
Al netto degli svolgimenti della trama (di cui non vi spoilereremo nulla) sappiate che questo DLC aggiunge un buon strato di lore a tutto il mondo di The Elder Scrolls e che, narrativamente parlando, il lavoro svolto dagli sceneggiatori è decisamente sopra la media. Terminare entrambe le quest vi porterà via oltre le venti ore di gioco e vi ricordiamo infine che, purtroppo
The Elder Scrolls Online non è localizzato in italiano e che quindi una buona conoscenza della lingua inglese è requisito preferenziale per comprendere tutto quello che succede a video.
Il gameplay di The Elder Scrolls Online Scribes of Fate
Se sul
piano narrativo la produzione di Bethesda mostra decisamente i muscoli su quello del gameplay le cose sono rimaste pressochè invariate rispetto ai precedenti contenuti. Al netto infatti dell'introduzione di interessanti puzzle ambientali nei due dungeon e dai set aggiuntivi
Scribes of Fate non fa nulla per stravolgere o implementare pesantemente il gameplay del titolo. Va anche ricordato che questo primo DLC fa da apripista rispetto a tutta la nuova stagione ed è quindi abbastanza normale che tenda a gettare delle basi narrative interessanti piuttosto che cercare di rivoluzionare il gameplay.
Scribes of Fate apre alla grande la stagione di Ombra su Morrowind di The Elder Scrolls Online
Al netto di tutto ciò i nuovi set torneranno sicuramente utili ad un grande numero di videogiocatori, nello specifico Scribes of Fate introduce ben otto nuove armature (composta ognuna dai classici cinque pezzi). Potrete trovare i vari pezzi all'interno dei dungeon e collezionarli oppure sfruttarli a dovere (se la vostra build effettivamente se ne avvantaggerà). Partiamo da
Runecarver's Blaze il set dedicato ai caster e ai maghi, leggera e perfettamente in linea col tema dell'espansione. È poi presente l'
Abyssal Brace un set dedicato a chi è alla costante ricerca di potenziamenti per stamina e salute. L'
Apocryptical Inspiration è il classico set da armatura media adattabile a diversi tipi di classi e chiude infine il
Monster Set Ozezan the Inferno che va ad aumentare magicka e potenziamento della salute. Queste armature potrete trovarle all'interno del dungeon Scribes of Mora.
Ovviamente non potevano mancare quelle recuperabili dalle esplorazioni di Bal Sunnar. Nello specifico in questo caso potrete mettere le mani sul
Ritemaster's Bond, set leggero dedicato a maghi ed affini, il
Nix-Hound's Howl che offre una difesa media e, per chiudere parlando di "pesantezza dei set" il
Telvanni Enforcer dedicato a chi cerca una protezione maggiore ma anche decisamente più pesante. L'ultimo set è infine quello più iconico, stiamo parlando del
Roksa the Warped Monster che consente al giocatore di recuperare stamina, magicka e salute in modo continuativo oltre che aggiungere una sorta di aurea verde decisamente bella da vedere.
L'arte e la tecnica di The Elder Scrolls Online Scribes of Fate
The Elder Scrolls Online Scribes of Fate da un grande contributo non solo alla lore generale di tutto il mondo di The Elder Scrolls ma, anche dal punto di vista artistico, dice la sua. Abbiamo apprezzato moltissimo le nuove ambientazioni e la coerenza che le stesse hanno tra loro e con la lore generale del titolo. Se questo è l'inizio di Ombra su Morrowind non possiamo che aspettarci grandi cose da questa stagione. Anche l'idea stessa di caratterizzare in modo ancora più massiccio le armature con i due dungeon (specialmente con la Roksa the Warped Monster) ci è sembrata decisamente azzeccata.
Niente da segnalare sul fronte tecnico: ormai il motore di The Elder Scrolls Online ha qualche anno sulle spalle ma risulta comunque godibile sul piano visivo. Non abbiamo nemmeno individuato bug bloccanti e anche il netcode è perfettamente ottimizzato. Pur avendolo giocato su una non proprio recente
XBOX One X non abbiamo mai assistito a cali evidenti di frame rate.
Bene anche la soundtrack e il comparto audio in generale che si incastra alla perfezione nel mood del titolo.