Nella terra di Re Artù?
Ed eccoci a parlare dell'ultima grande espansione di
The Elder Scrolls Online: High Isle e del suo ancor più recente DLC di espansione
Lost Depths. La longevità dell'MMORPG di
Bethesda ha dell'incredibile e, anno dopo anno, gli sviluppatori sono stati sempre molto bravi ad ampliare il mondo di gioco senza cadere nella più tetra delle monotonie ci saranno riusciti anche stavolta? Se volete scoprirlo non dovete far altro che seguirci nella nostra
recensione di The Elder Scrolls Online: High Isle per XBOX ONE.
La trama di The Elder Scrolls Online: High Isle
Come
Bethesda ci ha abituato in tutti questi anni, ad ogni nuova grande espansione di The Elder Scrolls Online corrisponde l'aggiunta di una provincia dell'enorme impero di Tamriel. Ogni provincia corrisponde ad una etnia con regole proprie, con una forte connotazione storica e politica che differisce (spesso di molto) da tutte quelle che si possono trovare all'interno dell'universo narrativo. Questa volta tocca ai
Bretoni salire in cattedra e ricevere le meritate attenzioni: l'avventura si svolge infatti nelle High Isle la terra natia di questa etnia.
Il mondo che si para dinnanzi è completamente diverso dai freddi inverni di
Skyrim o dagli inferi che abbiamo attraversato nell'Oblivion: le High Isle sono terre di cavalieri, di eroi e (soprattutto) di politici. Le calde terre che fanno da sfondo ah questa nuova avventura vi accompagneranno mentre cercherete di risolvere un caso decisamente strano riguardante la sparizione di una flotta di navi carica di ogni tesoro immaginabile. No, questa volta non dovremo salvare Tamriel dalla classica catastrofe ma saremo chiamati a giocare d'astuzia e di politica per risolvere il mistero.
Vi abbiamo però detto che non vi avremo raccontato solo si High Isle ma anche del successivo DLC: Lost Depths che vi regalerà qualche ora aggiuntiva grazie all'esplorazione di due nuovi dungeon:
Graven Deep e
Earthen Root Enclave. In Graven Deep sarete chiamati ad esplorare una suggestiva rovina nanica situata sul fondo degli abissi mentre in Earthen Root Enclave avrete a che fare con un sacro luogo un tempo popolato da druidi e ora corrotto dall'
Ascendant Order.
Insomma, come potrete immaginare, anche questa volta a livello di contenuti non possiamo lamentarci e i più accaniti fan della serie avranno di che essere felici per i mondi proposti dai ragazzi di Bethesda.
Il gameplay di The Elder Scrolls Online: High Isle
E sotto il profilo del gameplay? Che novità ha introdotto la nuova espansione. Beh ci troviamo due nuovi "amici" che potranno seguirci nelle nostre avventure:
Ember e
Isobel. Entrambe dotate delle proprie caratteristiche peculiari potranno aiutarci in svariate situazioni durante le nostre esplorazioni per le High Isle. Le due nuovi aggiunte non sono però la novità principale dell'espansione perché a prendersi i riflettori questa volta è il nuovo "gioco di società":
Tales of Tribute, una sorta di
Gwent in salsa TESO.
The Elder Scrolls Online: High Isle consolida il gameplay e presenta un gioco di carte che vi farà innamorare: Tales of Tribute
Sembra assurdo dire che la novità più importante, in termini di gameplay, di tutta l'espansione sia da ricercarsi in un gioco di carte eppure il GWENT di The Witcher ha fatto storia in merito e i ragazzi di Bethesda hanno seguito l'onda del successo di CD Project Red (a ragione, a nostro avviso).
Tales of Tribute non è un semplice passatempo, nelle sale da gioco presenti nel titolo vi farete presto un'idea molto chiara della profondità del gameplay e delle scelte tattiche che avrete a disposizione. Non saremo affatto stupiti se, prima o poi Bethesda non proponga una soluzione stand alone del suo gioco di carte.
Abbiamo trovato interessanti, anche se poco innovativi i due nuovi dungeon proposti in Lost Depths e, da un certo punto di vista, questi riescono riportare sui binari più classici la nuova espansione di The Elder Scrolls Online. Vi ricordiamo che
The Elder Scrolls Online: High Isle non è localizzato in italiano come i precedenti capitoli della saga.
L'arte e la tecnica di The Elder Scrolls Online: High Isle
La direzione artistica di
The Elder Scrolls Online: High Isle va ben oltre le nostre aspettative e presenta una nuova regione che ci ha fatto vivere delle avventure dal forte sapore medievale. Siamo poi rimasti incantati da Graven Deep che ci ha ricordato (a tratti) il primo indimenticabile Bioshock. Le nuove armature e i nuovi equipaggiamenti regaleranno grandi emozioni agli appassionati del fantasy più classico.
Tecnicamente non abbiamo niente di particolare da sottolineare, il motore di gioco è ormai ben rodato e non presenta problemi particolari e il colpo d'occhio è eccellente anche sulla cara e vecchia
XBOX ONE X che ci ha accompagnato nelle terre popolate dai Bretoni. Durante le nostre partite non abbiamo incontrato problemi di sorta e il tutto è filato liscio anche nelle situazioni più concitate.
Preparatevi ad una soundtrack epica e medievaleggiante che vi farà compagnia per le escursioni nelle High Isle.