A spasso per Skyrim
Sembrava dovesse essere solo un tentativo quando, nel lontano 2014,
Bethesda propose al mondo la sua visione di
MMRPG mettendo sul piatto una IP fondamentale per la società:
The Elder Scrolls.
The Elder Scrolls Online ricevette un'accoglienza abbastanza tiepida da parte di pubblico e critica e, d'altra parte, portare online una saga che ha contribuito a scrivere la storia dei videogiochi era un grosso rischio. Espansione dopo espansione però il titolo riuscì a tagliarsi una fetta di utente tutta sua e la qualità dell'opera (e dei contenuti proposti) migliorò notevolmente. Oggi siamo qui, a sei anni di distanza, a parlare dell'ultima espansione del titolo che ci riporta a Skyrim:
The Elder Scrolls Online Greymoor. Seguici tra le fredde lande tra draghi e nuove quest nella nostra
recensione di The Elder Scrolls Online: Greymoor per XBOX One.
La trama di The Elder Scrolls Online: Greymoor
Come ogni capitolo di The Elder Scrolls Online, anche
Greymoor ci permette di visitare e vivere delle avventure in una delle province dell'impero e, questa volta, ci troviamo in
Skyrim. Dobbiamo dire che siamo particolarmente legati a queste terre, un po' perchè è ancora vivo in noi il ricordo di questa regione e un po' perchè, come abbiamo ribadito nella nostra
recensione di The Elder Scrolls V: Skyrim, il freddo nord ha molto da offrire ai videogiocatori ed amanti di questa saga.
Ma veniamo al dunque e, evitando il più possibile spoiler, vi introduciamo a quello che sarete chiamati a fare in questa nuova espansione. Prima di tutto la trama è ambientata circa mille anni prima rispetto alle avventure che avete vissuto in
Skyrim e, al netto del tempo passato, gli appassionati troveranno molti punti in comune con le ambientazioni che avrete visitato nel titolo single player. Fin dalle battute iniziali i fan troveranno dei forti richiami all'ultimo capitolo single player della saga: il nostro eroe si troverà infatti imprigionato (come il fu
Dovakhin) e, questa volta, sarà grazie ad un nuovo amico
Fennorian che riuscirà a liberarsi e a iniziare la propria avventura.
Fennorian è un vampiro e, insieme a lui, saremo portati a girovagare per le lande occidentali di Skyrim.
Greymoor, come gli altri capitoli della saga (e del titolo in generale) fa di tutto per far dimenticare al giocatore di essere in un
MMORPG. Durante le oltre trenta ore che vi occorreranno per terminare questa nuova espansione avrete modo di addentrarvi nelle lande si
Skyrim sulle tracce di un lord vampiro e non solo, le quest secondarie, anche se non sempre ispiratissime, riescono ad dimostrarsi interessanti ed un ottimo modo per aumentare di livello.
Il gameplay di The Elder Scrolls Online: Greymoor
Sul piano del gameplay
The Elder Scrolls Online: Greymoor non aggiunge molto a quanto di già visto nelle precedenti espansioni, in buona sostanza Greymoor cementifica quanto di ottimo già fatto in
Elsweyr e nei precedenti capitoli e lo porta all'ennesima potenza grazie a delle ambientazioni fortemente evocative.
Pad alla mano tutti i giocatori di vecchia data si troveranno a loro agio anche in questa nuova versione, i neofiti dovranno invece prendere un attimo la mano con i vari menù, abilità e col combat system. Durante la nostra partita su
XBOX One X ci siamo trovati molto bene con il sistema di controllo e il nostro personaggio ci ha dato le solite grandi soddisfazioni. Non tutto è rimasto però immutato, in
Greymoor fanno infatti la loro comparsa dei nuovi eventi di gruppo (in totale dieci, presenti su svariati punti della mappa) chiamati
Harrowstorms. In questi eventi è possibile evocare dei potentissimi avversari e boss che vi daranno però accesso a loot decisamente interessanti. Affrontare questi eventi in gruppo è l'unica scelta sensata poichè questi combattimenti risultano particolarmente ostici anche per i giocatori più skillati.
Non temete però, la caratteristica più interessante della serie di
The Elder Scrolls Online è la possibilità di essere
giocata tranquillamente anche in solitario e anche
Greymoor tiene fede alla tradizione. Ovviamente sarà difficile poter affrontare gli
Harrowstorms ma non temente, sparsi per la Skyrim occidentale troverete una serie di
dungeon dove potrete addentrarvi ed affrontare delle sfide medio-alte. Se invece siete alle prime armi e volete qualcosa di più tranquillo le Trials faranno al caso vostro. Come per i precedenti capitoli dovete però armarvi del dizionario di inglese nel caso non foste ferratissimi con la lingua d'Albione.
L'arte e la tecnica di The Elder Scrolls Online: Greymoor
Parlando di arte e tecnica e della serie di
The Elder Scrolls Online non possiamo non notare come, ad ogni nuova espansione,
Bethesda migliori la componente tecnica del suo titolo.
Greymoor apporta ulteriori piccole modifiche che rendono il colpo d'occhio sensibilmente migliore rispetto alle precedenti espansioni. Abbiamo giocato il titolo su
XBOX One X e la resa grafica ci è sembrata decisamente notevole.
Sulla componente artistica non abbiamo molto da aggiungere se non che, anche questa volta, gli sviluppatori sono stati in grado di immergerci in un universo coerente e terribilmente evocativo. Se è vero che siamo circa mille anni prima delle vicende vissute in
The Elder Scrolls V: Skyrim, è altrettanto vero che il fascino del nord occidentale di Tamriel è sempre fortissimo. È sempre interessante notare come The Elder Scrolls Online riesca a ridisegnare l'universo di The Elder Scrolls e dare comunque una continuità narrativa invidiabile.
Ottimo anche il comparto audio con la solita soundtrack evocativa e perfetta come sottofondo per le scorribande attraverso la fredda regione dominata dal ghiaccio.