Di nuovo a Tamriel
Torniamo a solcare le terre virtuali dello spin off
MMORPG di una saga che ha fatto la storia dei giochi di ruolo occidentali: stiamo parlando di
The Elder Scrolls Online (
o TESO per gli amici ndr.) e oggi ci dedichiamo, più precisamente, alla sua ultima espansione:
Gold Road. Seguito diretto degli eventi narrati (e accaduti) in
Necrom (nel caso vogliate approfondire potete leggere la nostra
recensione di The Elder Scrolls Online: Necrom) il giocatore viene ora chiamato a continuare quello che aveva iniziato con la precedente espansione. Oltre al comparto narrativo non mancano novità sul piano del gameplay e, se siete appassionati della saga o se semplicemente volete saperne di più non dovete far altro che seguirci nella
recensione di The Elder Scrolls Online: Gold Road per PC (giocato su Steam Deck).
La trama di The Elder Scrolls Online
Cominciamo come di consueto parlando della trama del titolo e, da questo punto di vista, possiamo dire senza timore che
The Elder Scrolls Online: Gold Road non ci ha assolutamente deluso e ha anzi presentato coerenza e continuità con le espansioni passate e risulta assolutamente integrata nella lore del gioco. In questa nuova espansione troviamo due anime narrative principali, una legata a doppio filo a quella che ormai possiamo definire la "main quest" del gioco e la seconda che invece cerca di lavorare ai fianchi presentando al giocatore storie, problemi e vicissitudini dei personaggi che via via incontrerete lungo il vostro cammino. Prima di passare a parlare della componente narrativa principale vogliamo ricordarvi che, purtroppo,
The Elder Scrolls Online: Gold Road non è localizzato in italiano (
come i precedenti capitoli del resto ndr.) e questo potrebbe crearvi qualche grattacapo se non avete familiarità con la lingua inglese.
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Entriamo più nei dettagli per quello che concerne la main quest e, senza far spoiler di alcun genere, scopriamo cosa ci porta a
West Weald e cosa ha scatenato il caos che sta mettendo a soqquadro la regione. Ma prima di parlare di culti e principi daedrici dobbiamo dire che la regione è anch'essa parte della storia stessa e che è riuscita ad farci entrare nel mondo di gioco con una facilità sorprendente tanto è caratterizzata tutta l'area (
come non amare le tinte autunnali che ricordano proprio l'oro che fa da titolo all'espansione? ndr.). Ad ogni modo il nostro protagonista si trova ad avere a che fare con
Hermaeus Mora e del suo culto. Esplorando le rovine di Skingrad e combattendo contro orde di
Daedra, il giocatore è chiamato a smascherare i piani del Principe Daedrico e a cercare, chiaramente, di fermarlo.
Non mancano ovviamente tutta una serie di missioni secondarie che permettono al giocatore di conoscere meglio quest'area geografica e che dimostrano come, anche in questo caso, diverse fazioni tramino le una contro le altre e come la verità non sia sempre chiara e limpida. Arrivati a questo punto (e con moltissime espansioni alle spalle) è il caso di cominciare a tirare delle conclusioni e dobbiamo dire che, pur con una partenza un po' claudicante (ormai tanti anni fa,
TESO ha infatti appena compiuto 10 anni!) il titolo di
Bethesda e
ZeniMax studio ha saputo trovare una sua dimensione ed è stato in grado di avere un suo senso anche senza dover continuamente guardare ai capitoli (single player) canonici della serie. Possiamo dire che il titolo offre ormai un monte ore giocabile davvero sterminato, considerate che la sola nuova espansione vi terrà impegnati per almeno una trentina d'ore, decisamente non poche.
Il gameplay di The Elder Scrolls Online
Come da tradizione ogni espansione di The Elder Scrolls Online porta con se anche una serie di novità in termini di gameplay e
The Elder Scrolls Online: Gold Road non fa differenza, anzi, regala al giocatore una meccanica che può risultare rivoluzionaria per alcuni tipi di giocatore. Le novità principale di questa espansione è quindi da ricercarsi nello
Scribing un sistema di personalizzazione versatile e potente che, però, ci è sembrato già abbastanza bilanciato e non in grado di "rompere" il gioco.
The Elder Scrolls Online: Gold Road dimostra come Bethesda sia legata al suo titolo e come continui a investire nel gioco
Parliamo però dello
Scribing: grazie a questo nuovo sistema il giocatore è in grado di manipolare la magia, e non solo. Questa abilità permette ai giocatori di creare potenti glyphs usando rune e inchiostri magici. I glyphs possono essere applicati a oggetti o abilità esistenti per modificarne gli effetti o aggiungerne di nuovi. Il
sistema di Scribing offre un'enorme varietà di opzioni di personalizzazione, permettendo ai giocatori di creare build uniche e adattarsi a diversi stili di gioco. Che siate maghi potenti, guerrieri stoici o ladri furtivi, il Scribing vi offre gli strumenti per creare il personaggio perfetto per voi.
Abbiamo giocato a
The Elder Scrolls Online: Gold Road su Steam Deck e abbiamo trovato qualche difficoltà col sistema di controllo predefinito, per poter giocare decentemente abbiamo infatti dovuto scaricare un layout del gamepad personalizzato ma, una volta risolto questo problema, il tutto è filato liscio e senza intoppi. Sul piano del gameplay Gold Road mantiene la stessa formula ibrida tra action gdr e MMORPG tanto cara agli appassionati della saga.
L'arte e la tecnica di The Elder Scrolls Online
Dobbiamo ammettere che siamo stati rapiti dalle ambientazioni proposte in
The Elder Scrolls Online: Gold Road e da come gli artisti di Bethesda siano riusciti ancora una volta a portare il giocatore in una nuova area di quel mondo magico che è
Tamriel e, più precisamente nei pressi di
Cyrodiil, la stesa provincia che fece da sfondo agli eventi narrati in
The Elder Scrolls: Oblivion. Ottima la resa stilistica e grafica dei vari ambienti e una nota di merito va poi al tratto "d'orato" che pervade molte ambientazioni rendendole davvero uniche.
Sl piano tecnico dobbiamo dire che il motore di gioco comincia a mostrare il fianco in termini di resa visiva e che, inoltre, abbiamo riscontrato anche qualche problema di performance giocandolo su
Steam Deck. Siamo dovuti scendere a compromessi in termini di resa estetica e abbiamo comunque riscontrato qualche rallentamento e qualche effetto di stuttering che, in alcuni casi, hanno anche creato problemi in termini di gameplay. Ad onor del vero va anche detto che Steam Deck non è propriamente la piattaforma migliore per potersi godere a pieno un titolo come The Elder Scrolls Online.
Buono il comparto sonoro che, come successo per i capitoli precedenti, non delude e riesce ad accompagnare il giocatore con una soundtrack adatta alle situazioni.