The Count Lucanor racconta la storia di Hans, un ragazzino che lascia casa sua per cercare l'avventura.
Oggi parliamo di un titolo che abbiamo provato sia su XBOX One che su Nintendo Switch: The Count Lucanor, un titolo horror in pixel art che ha molto da dire e molto da far scoprire ma andiamo con ordine e vediamo cosa ha da offrirci il titolo dei ragazzi di Baroque Decay.
In The Count Locanor interpretiamo Hans, un ragazzino di dieci anni che scappa di casa, non ci sono motivi davvero seri e reali che spingono il piccolo a lasciare le mura domestiche ma solo il fatto che la madre non ha preparato nessun regalo ne nessuna sorpresa per il suo compleanno. Hans, dopo una breve discussione con la madre lascia quindi la propria casa e si incammina per il mondo, solo e con una voglia di avventura che lo attanaglia.
I primi momenti di The Count Lucanor ci vedono alle prese con brevi incontri nella foresta intorno alla nostra abitazione, qui Hans fa la conoscenza di diversi personaggi che ritorneranno poi più avanti nell’avventura.
Caduto in un sonno profondo Hans si risveglia in un mondo radicalmente cambiato, che lui stesso non riconosce, attratto da un piccolo coboldo decide di seguirlo e si ritrova così alle porte del castello Tenebre.
Qui il coboldo offre al piccolo Hans qualsiasi tipo di ricchezza, a patto che il ragazzo indovini il suo nome. Ha inizio così la vera trama di The Count Lucanor che ci vede impegnati nell’esplorazione del castello alla ricerca di indizi che ci aiutino a trovare il nome della creatura e a recuperare quindi il tanto agognato tesoro e la propria libertà.
The Count Locanor offre un gameplay semplice e lineare, non abbiamo armi a nostra disposizione (siamo pur sempre un ragazzino di dieci anni) e non avremo modo di combattere i mostri e gli abomini che incontreremo sul nostro cammino, potremo solo nasconderci ed evitare i guai nel miglior modo possibile.
Il titolo dei ragazzi di Baroque Decay si presenta come un adventure dove abbiamo la possibilità di gestire un nostro piccolo inventario e risolvere i vari puzzle che ci vengono sottoposti per raggranellare le lettere che compongono il nome del malvagio coboldo. The Count Lucanor ci propone diversi puzzle ambientali e enigmi da risolvere grazie ai quali sarà possibile ritrovare le lettere e scoprire così il nome del malvagio coboldo e guadagnarsi l’eredità del conte.
Dobbiamo imparare a muoverci nel buio e a dosare l’utilizzo delle candele (unica fonte di luce a nostra disposizione) per fare in modo di trovare la strada ed esplorare il castello, la luce ci permetterà di guardarci intorno ma nel contempo attirerà i nemici. Come scrivevamo poco sopra non sarà possibile combattere quindi l’unica nostra speranza di salvezza sarà riuscire a nasconderci il prima possibile per evitare il contatto con gli avversari e la morte praticamente certa.
Durante la nostra esplorazione nel castello abbiamo anche la possibilità di salvare i progressi di gioco, anche in questo caso il titolo di Baraque Decay ci farà dosare molto bene i salvataggi visto che ogni salvataggio ci costerà una moneta d’oro, bisogna quindi decidere sempre in modo accurato se è giunto il momento di salvare oppure no.
Dal punto di vista tecnico non c’è molto da segnalare, The Count Lucanor offre un comparto tecnico in pixel art con una realizzazione di buona fattura, interessante l’utilizzo che il gioco fa della “bassa risoluzione”.
Grazie a questa scelta tecnica infatti gli sviluppatori sono riusciti a creare la giusta atmosfera, nascondendo mostri o dettagli importanti ad un primo sguardo e obbligando quindi il giocatore ad approfondire l’esplorazione. Molto buona l’art direction che riesce a proporre ambientazioni suggestive e caratteristiche, ottimo anche il cambio di rotta che il titolo fa a pochi minuti dall’inizio dell’avventura dove si passa dalle atmosfere fiabesche a quelle horror.
The Count Lucanor non propone una localizzazione in italiano, nemmeno dei sottotitoli e questo è un po’ un peccato perché rischia di tenere lontani gli utenti che non hanno dimestichezza con l’inglese.
The Count Locanor è un gioco divertente e interessante, l’utilizzo della pixel art è parte integrante dell’esperienza di gioco. Peccato per la mancata localizzazione in lingua italiana e per una longevità non proprio esaltante (siamo sulle cinque / sei ore). Il titolo di Baroque Decay ha però molto da offrire a chi vuole vivere un’avventura originale e dove le nostre azioni hanno delle conseguenze (visto che The Count Lucanor offre ben cinque finali diversi).
Trama 7.50
Gameplay 8.00
Arte e tecnica 7.50
buona rigiocabilitá
manca l’italiano
longevità bassina