Un robot per tutti, tutti per un robot!
Solitamente si pensa che conquistare un pianeta è una cosa da veri e propri pionieri dello spazio, spesso ci immaginiamo enormi astronave madri che conquistano i pianeti a suon di laser e enormi ondate di soldati. Oggi parliamo di un titolo che invece approccia la colonizzazione di un pianeta da un punto di vista più... robotico! Pubblicato su PC nel 2018,
The Colonists arriva ora su console e se siete curiosi di sapere come se la cavano i piccoli robot continuate a leggere la nostra
recensione di The Colonists per Nintendo Switch.
La trama di The Colonists
The Colonists è un gestionale decisamente particolare, se infatti siamo chiamati a comandare truppe guidati da eroi senza macchia e senza paura questa volta non le cose non vanno esattamente così. Il titolo sviluppato dai ragazzi di
Codebyfire e
Auroch Digital infatti ci mette nei panni di piccoli simpatici robot che hanno un unico scopo: colonizzare un nuovo pianeta.
Se vi aspettate una vera e propria storia, una trama che vi accompagni dai primi "passi" dei nostri amici robotici sul pianeta fino alla completa colonizzazione dello stesso resterete delusi:
The Colonists non ha una vera e propria trama, ma piuttosto una serie di missioni che vi aiuteranno ad apprendere, passo dopo passo, le meccaniche di gameplay e i meccanismi di gioco.
Purtroppo
The Colonists non è localizzato in italiano e questo rischia di compromettere la fruizione del titolo perchè, soprattutto nei primi momenti di gioco, sono parecchie le cose da tenere sotto controllo.
Il gameplay di The Colonists
La chiave di lettura principale di The Colonists è la semplicità di approccio al gameplay, se pensate di essere di fronte ad un novello
Civilization VI (approposito se volete saperne di più sul titolo potete leggere la nostra
recensione di Civilization VI per XBOX One) rimarreste delusi, il titolo di
Codebyfire è più immediato, meno complesso del capolavoro di 2K ma non per questo meno interessante.
The Colonists se la gioca tutta sull'immediatezza del gameplay e sulla simpatia dei suoi protagonisti
È ovvio che The Colonists non ha le pretese di rivaleggiare con gli strategici e gestionali più blasonati ma il titolo riesce comunque a dire la sua e a ritagliarsi una sua fetta di mercato. La curva di apprendimento è ben strutturata, il titolo accompagna il giocatore nelle varie fasi della colonizzazione passando dalle prime semplici costruzioni fino ad arrivare a strutturare la propria base e cominciare ad espandersi seriamente.
Giocare ad un gestionale / strategico su console è solitamente più scomodo rispetto a giocarci su PC (d'altra parte, pur con tutte le ottimizzazioni del caso, la coppia mouse + tastiera è tutt'ora imbattuta per questo genere) e
The Colonists non fa differenza. Non fraintendeteci, The Colonists si gioca molto bene anche su console e durante le nostre partite su
Nintendo Switch abbiamo preso abbastanza rapidamente confidenza col sistema di controllo anche giocando in modalità portatile. Il gameplay è vario, le costruzioni disponibili sono parecchie così come le interazioni tra esse.
L'arte e la tecnica di The Colonists
Al netto del sistema di gameplay semplice ma efficace la cosa che più ci ha colpito del titolo è la sua direzione artistica, i piccoli robot colonizzatori hanno davvero fatto breccia nel nostro cuore. Sarà che ci hanno ricordato il piccolo
Wall-e, sarà che le loro espressioni buffe bucano letteralmente lo schermo il risultato è sotto gli occhi di tutti. Molto buona anche la cura dei dettagli e le scelte cromatiche prese dagli sviluppatori.
Sotto il profilo tecnico
The Colonists non delude su
Nintendo Switch e il titolo si adatta perfettamente alla console della grande N. Non abbiamo riscontrato alcun bug durante le nostre partite e il titolo si presta benissimo a partite mordi e fuggi. Anche dal punto di vista prettamente prestazionale The Colonists si dimostra un piccolo gioiellino.
La componente sonora non è certamente il punto focale del titolo ma si presenta in ottima forma e, soprattutto è perfettamente adatta al gioco.