Ciao Lupo Solitario
Sono passati davvero tanti (ma tanti) anni quando, durante le sere d'estate nel paesino di montagna dove ero solito passare le vacanze divoravo i libri-game: si passava dalle lande di Lupo Solitario alle avventure nella Grecia antica, insomma di videogiochi neanche l'ombra e, d'altra parte, in qualche modo dovevo pur passare il tempo. Sono stato davvero felicissimo quando ho scoperto che
The Ballad Singer, degli italianissimi
Curtel Games, aveva raggiunto l'obiettivo stabilito su
Kickstarter. Ed oggi (che di acqua sotto i ponti ne è passata davvero tanta) sono qui per parlarvi di
The Ballad Singer e, più precisamente, della sua versione Android, ma ora proseguiamo nella nostra
recensione.
La trama di The Ballad Singer
Difficile parlare della trama di
The Ballad Singer, difficile parlarne per svariate ragioni: prima di tutto per la sua mole, ricordiamoci che stiamo parlando di un titolo tratto da un vero libro e che siamo di fronte a quello che si può, a tutti gli effetti, definire come un
libro-game 2.0. Il lavoro svolto dagli sviluppatori (italiani per altro e ci tengo a ricordarlo perchè è un personale punto di orgoglio) è davvero immenso: prima di continuare a parlare della narrazione snoccioliamo qualche dato, così giusto per dare un'idea.
The Ballad Singer porta su
PC (e su
Android e
iOS) una trama ramificata che conta la bellezza di oltre
400.000 parole, 1700 diverse storie e oltre 40 finali: numeri che già da soli dovrebbero darvi un'idea dell'immensità dell'opera. Se a questo aggiungiamo il fatto che il titolo è disponibile sia in italiano che in inglese vi farete presto un'idea del lavoro incredibile che è stato fatto. Consideriamo un altro fatto: potete affrontare l'avventura nei panni di uno dei quattro personaggi e, ve lo assicuriamo, a seconda del personaggio scelto le cose possono cambiare in modo decisamente drastico. Come se tutto questo non bastasse avete anche a disposizione diversi livelli di difficoltà che rendono più o meno agevoli le vostre avventure nelle terre di
Hesperia.
The Ballad Singer segue le vicende raccontate nei libri di
Alberto De Stefano: la
Saga dei Kalesin, il gioco ci permette di scegliere uno tra quattro personaggi (acquistabili come
in-app purchase nella versione
Android, quella da noi testata). I quattro personaggi tra cui scegliere sono:
Ancoran, la silfide che impersona la classe della cacciatrice,
Leon Munar un potente mago,
Ancalino un assassino senza troppi scrupoli e
Daragast, leader dei ribelli. Inutile dire che la scelta del personaggio influenzerà la vostra partita (e non di poco).
Non voglio parlarvi della trama, per vari motivi: primo perchè vi parlerei della trama che ho "giocato" io, secondo perchè non voglio spoilerarvi nulla e terzo perchè
The Ballad Singer è un gioco molto "intimo" che si plasma sulle vostre scelte e quindi è giusto che ognuno viva la propria storia in modo autonomo.
Il gameplay di The Ballad Singer
Ed è in questo paragrafo che mi trovo particolarmente in difficoltà:
definire il gameplay di The Ballad Singer è decisamente difficile. Un po' perchè è già complicato definire "gioco"
The Ballad Singer, l'opera di
Curtel Games è più simile ad un libro interattivo piuttosto che ad un gioco vero e proprio. Prima di pensare anche solo ad acquistare il titolo pensate bene a cosa state cercando: se amate i giochi di ruolo classici (quelli con carta e penna e dungeon master, per intenderci) e adorate la lettura acquistatelo senza pensarci due volte altrimenti riflettete bene: state comprando un libro, una storia, non un gioco in senso stretto.
Ma dopo tutte queste belle parole, in
The Ballad Singer cosa siete chiamati a fare in buona sostanza? Beh, dovete prendere delle decisioni, fare delle scelte e ragionare, tanto. Sono molteplici infatti gli indovinelli che il titolo vi sottoporrà, e la risposta più immediata non è sempre (anzi quasi mai) quella corretta. Immaginate un titolo che, in ogni situazione, vi presenta del testo scritto (e parlato) e vi da la possibilità di prendere una scelta, voi la fate e il sistema vi risponde col risultato della vostra decisione: può facilmente capitarvi di finire fatti a pezzi da un avversario, piuttosto che riuscire a schivare un combattimento ed avere salva la vita e via di questo passo.
Chiudiamo parlando dei livelli di difficoltà:
Cittadino di Hesperia che gode del maggior numero di punti destino, si passa poi a
Soldato di Hesperia (la difficoltà normale), il
Campione di Hesperia e infine la
Leggenda di Hesperia. I punti destino sono, di fatto, il numero di volte che possiamo continuare la nostra avventura: ad ogni morte infatti abbiamo la possibilità di continuare con un altro personaggio tra quelli disponibili, il nuovo eroe riprenderà l'avventura da dove l'avevamo lasciata, con tutte le modifiche che le scelte dell'eroe precedente aveva fatto e con tutte le conseguenze che avevano avuto un impatto sul mondo di gioco.
Vi ricordo infine che il titolo è
completamente localizzato in italiano (e in inglese) e che quindi anche chi non mastica l'inglese potrà goderselo senza problemi.
L'arte e la tecnica di The Ballad Singer
Ed eccoci a parlare della componente artistica del titolo, posso dirlo senza troppi problemi:
The Ballad Singer è un'opera d'arte in movimento. Gli sviluppatori di
Curtel Games hanno investito in modo perfetto i fondi raccolti con la campagna
Kickstarter. Ogni tavola che vedrete (anche animata) è disegnata da
Federico Musetti, artista di spessore che ha lavorato per Asmodee Italia e Raven Distribution, l'artista ha fatto un lavoro encomiabile e il risultato finale è sotto gli occhi di tutti.
Ottime le scelte cromatiche così come il design dei vari personaggi e delle ambientazioni, ogni schermata sembra un quadro, ogni immagine impressa sullo schermo del vostro smartphone sembra un dipinto. Ma non è solo con la componente visiva che
The Ballad Singer si impone, il doppiaggio (in italiano) è davvero eccellente, ottimamente recitato che aiuta il giocatore ad immergersi nell'ambientazione proposta dal titolo. A corollario di tutto questo la colonna sonora fa la sua porca figura offrendo al giocatore il perfetto sottofondo durante la partita. Infine gli effetti sonori contribuiscono anch'essi a rendere il tutto ancora più realistico.
Inutile discutere della componente tecnica, da questo punto di vista
The Ballad Singer è molto "semplice", il gioco mostra in sostanza una serie di immagini a video e da al giocatore la possibilità di effettuare delle scelte, capite che "visivamente" il titolo non appesantisce il vostro device, discorso diverso invece per il "motore di gioco" per cui non ci esprimiamo ma che, per quello che abbiamo visto, è in grado di "tenere memoria" delle nostre scelte e di modificare il mondo di gioco in modo decisamente sensibile.