Recensione TEKKEN 8 per PC

Un grande ritorno

Era uno dei titoli più attesi degli ultimi mesi, possiamo dire senza timore di essere smentiti che, dopo l'uscita di Street Fighter 6 e di Mortal Kombat 1 mancava solo lui per completare il trittico dei beat 'em up più importanti del panorama ed ora è finalmente qui, disponibile per tutti. Stiamo parlando di TEKKEN 8, ultimo capitolo di una saga che fa fatto la storia del videogioco e del genere, un titolo che ha saputo crescere capitolo dopo capitolo e che ha saputo far crescere intorno a se una fan base assolutamente fedele. In questi mesi si è parlato molto di come sarebbe stato accolto, se fosse stato in grado di competere con i giganti di CAPCOM e NetherRealm Studios ed oggi siamo qui per raccontarvi il nostro punto di vista nella recensione di TEKKEN 8 per PC (giocato su Steam Deck).
 

 

La trama di TEKKEN 8

È passato qualche anno da quando, su queste pagine, pubblicavamo la recensione di TEKKEN 7, titolo che ci colpì molto positivamente e che dimostrò una maturità strutturale notevole. Gli sviluppatori di BANDAI Namco avevano avuto il coraggio di apportare significative modifiche al gameplay della saga e i loro sforzi erano stati compresi (e apprezzati ndr.) sia dal pubblico che dalla critica. Anche noi ci esprimemmo in modo assolutamente positivo come potete leggere voi stessi nella nostra recensione di TEKKEN 7. Al netto delle modifiche al gameplay la cosa che il precedente capitolo aveva mantenuto era il continuum narrativo con i precedenti episodi andando a tratteggiare un vero e proprio universo parallelo per il picchiaduro di casa BANDAI, un universo che, seppur con tutti i limiti narrativi in parti imposti dal genere stesso, ha saputo appassionare milioni di fan in tutto il mondo. 
   
 
Certo, avere un comparto narrativo che si estende da metà degli anni '90 fino ai giorni nostri è sicuramente un fattore importante ma tenere il filo di tutto sarebbe un problema anche per chi giocava a TEKKEN (il primo) in sala giochi. Consci di questo gli sviluppatori hanno inserito in TEKKEN 8 dei comodi filmanti, uno per ogni capitolo, dove viene spiegata tutta la storia, dalla nascita del torneo dell'Iron Fist fino alle vicende che aprono questo ottavo capitolo. Noi non ci metteremo in questo momento a riassumervi il tutto, ma sappiate che la trama del gioco è assolutamente sopra le righe, caciarona e folle come lo è quella di pochi altri picchiaduro in circolazione. Vi basti sapere che si parla di personaggi metà uomo e metà demone, di eserciti di cyborg pronti a mettere a ferro e fuoco l'intero pianeta e personaggi che sembrano usciti dai più incredibili manga in circolazione. 
  
Prima di passare a parlare del gameplay vogliamo però farvi una breve carrellata dei contenuti, davvero parecchi, presenti in TEKKEN 8. Considerate che, una volta avviato il titolo, potrete dedicarvi alla modalità storia, la campagna che segue le vicende di Jin Kazam e Kazuya Mishima in quella che è diventata ormai una faida che va ben oltre le vicende del torneo. In merito a questo dobbiamo dire che la modalità campagna non si fa notare per la sua longevità quanto per la tamarraggine della regia e della produzione in generale: a tratti sembra di trovarsi di fronte ad un classico titolo action ultra tamarro (ma davvero molto tamarro! ndr.). Una volta che vi siete goduti la modalità storia e vi siete dati una bella rinfrescata con le vicende che vedono protagonisti i vari lottatori potreste dedicarvi all'Arcade Quest, quella che possiamo definire essere la vera modalità single player di TEKKEN 8. Qui dovrete infatti crearvi un vostro avatar e vi potrete scontrare contro altri personaggi in quello che sembra una sorta di revival dell'epoca delle sale giochi. Non abbiamo apprezzato molto il design del personaggio che si va a creare e che dovrebbe in qualche modo rappresentarvi ma tutto il contesto dell'Arcade Quest è assolutamente interessante perchè potrete apprendere un sacco di tecniche e di consigli utili sia per i neofiti che per gli hard core gamer.
 
Non mancano poi gli scontri VS classici, le varie modalità online e anche la possibilità di tornare a giocare a Tekken Ball, la famosa modalità che fa affrontare i due combattenti su quello che, di fatto, è un campo di beach volley senza rete. Una divertente alternativa alle classiche sfide uno contro uno che sottolinea ancora una volta quanta cura sia stata riposta nel titolo e quanto gli sviluppatori abbiano voluto rendere la produzione ricca di cose da fare. Ovviamente, come ormai in ogni altro picchiaduro presente sulla piazza, avrete modo di allenarvi con manichini e, novità di questa versione, anche con una AI che è in grado di apprendere la vostra tecnica e che potrete quindi sfruttare per correggere i vostri errori e cercare di migliorare. Vi ricordiamo inoltre che TEKKEN 8 è localizzato in italiano e che la traduzione è anche di ottima fattura.
 

 

Il gameplay di TEKKEN 8

Ed eccoci a parlare del gameplay di TEKKEN 8, la parte che (con tutta probabilità) interesserà la maggior parte di voi. Partiamo dal presupposto che anche TEKKEN 8, come già fatto da Steret Fighter 6 (se volete saperne di più date una letta alla nostra recensione del picchiaduro CAPCOM) e da Mortal Kombat 1 (anche qui, se volete approfondire vi lasciamo il link alla recensione) gli sviluppatori hanno voluto aprire le porte anche a chi non è il classico giocatore da picchiaduro con una serie di funzioni e di sistemi per ridurre drasticamente la curva di apprendimento e l'impatto iniziale col gioco. È un trend che abbiamo visto nascere in questi anni, si è infatti passati dall'avere un genere (quello dei beat 'em up) di nicchia ad un allargamento incredibile della base di giocatori senza per questo rendere i titoli meno tecnici di quello che è richiesto per il tipo di gioco. In Street Fighter 6 ad esempio abbiamo visto l'introduzione del sistema di controllo "Moderno" che permette di rendere le mosse speciali eseguibili con un solo tasto, ecco gli sviluppatori di TEKKEN 8 hanno optato per qualcosa di simile ma ancora più deciso: un sistema di controllo che permette di eseguire combo e mosse speciali in modo quasi automatico. L'opzione è attivabile a piacere dall'utente e permette, anche a chi non ha mai giocato ad un picchiaduro di divertirsi senza doversi scervellare tra combo, mosse speciali e contrattacchi. Non allarmatevi, questo non ha reso TEKKEN 8 il nuovo paradiso degli "schiaccia schiaccia" a caso, permette invece ad una nuova fetta di giocatori di avvicinarsi ad un genere che, per molti anni, è stato visto come proibitivo per molti.
   

TEKKEN 8 è un picchiaduro completo, divertente, caciarone e ricco di cose da fare. Un titolo curatissimo in ogni suo aspetto.

 
Ma entriamo un po' più in profondità nelle meccaniche di gameplay, nei personaggi presenti e, più in generale, in quello che TEKKEN 8 ha da offrire pad alla mano. Ci teniamo anche a precisare che questa recensione non è pensata per il giocatore hard core della serie, quanto per un pubblico più ampio che vuole sapere cosa aspettarsi dal nuovo picchiaduro di BANDAI Namco; se state quindi cercando i dettagli riguardo hitbox, frame ecc non siete nel posto giusto. Detto questo, abbiamo apprezzato tantissimo, sia per quantità, che per varietà, che per qualità il roster di TEKKEN 8. Avrete infatti a disposizione ben trentadue (32) personaggi selezionabili, alcuni classici come la saga stessa ed altri nuovi di pacca, pronti a fare il loro ingresso in un mondo assurdo. Come potete ben capire ogni volta che viene inserito un nuovo personaggio in un gruppo già costituito si possono evidenziare problemi di bilanciamento. Ecco, da questo punto di vista dobbiamo dire che il lavoro svolto dagli sviluppatori sembra incredibile: al momento non ci è sembrato infatti che ci siano personaggi overpowered o altri troppo scarsi, certo, ci sono personaggi più "facili" da utilizzare e altri più tecnici ma il bilanciamento generale ci è sembrato assolutamente ottimo.
 
Parlando proprio di personaggi più semplici da usare una delle domande che più spesso si fa un giocatore non appena approccia un picchiaduro è "ma quale personaggio scelgo?". Al netto delle proprie preferenze estetiche ci sono in TEKKEN 8 dei personaggi più adatti ai neofiti di altri e, tra questi, dobbiamo assolutamente annoverare la new entry Victor ma anche l'italianissimo Claudio o, perchè no, Azucena tutti e true dotati di caratteristiche tali per cui anche in mani non propriamente da hard core gamer riescono a risultare interessanti ed estremamente adattabili alle diverse situazioni che potrete incontrare.  Ok, ma quali novità troviamo una volta che ci troviamo sul campo di battaglia? Beh, una delle novità più significative riguarda sicuramente il sistema di Heat, una nuova meccanica che consente di scaricare attacchi devastanti caricando un'apposita barra posta sotto quella della salute. Questo ci consente di avere un potenziamento temporaneo in grado di cambiare l'esito di uno scontro. Potrete attivare il sistema Heat o sfruttando l'Heat Engager (mettendo a segno delle mosse speciali del personaggio) o tramite l'Heat Burst, un colpo dedicato che attiva automaticamente il potenziamento. Anche in questo caso gli sviluppatori hanno saputo dosare molto bene questa nuova opportunità creando una serie di contromosse adatte a bilanciare la nuova introduzione. L'Heat system aggiunge ulteriore profondità al gameplay visto che introduce anche nuove mosse e abilità uniche per il personaggio rendendo ancora più sfaccettati e profondi gli scontri. 
  
Anche quest'anno tornano le Rage Arts, ancora più spettacolari e devastanti dei precedenti episodi e non solo, torna anche il sistema di Rage. Per chi non lo sapesse il sistema di Rage può essere visto un po' come un'ultima chance a disposizione del giocatore: una volta che la percentuale di vita è ormai agli sgoccioli avrete la possibilità di scaricare una Rage Arts, un attacco cioè in grado di infliggere pesanti danni. Capite bene che questo sistema permette di rendere ogni scontro incerto fino a quando non si legge "KO" sullo schermo. Abbiamo giocato a TEKKEN 8 su Steam Deck e su PC, quindi dal punto di vista del puro gameplay offline giocando sulla portatile di casa Valve non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema, certo siamo dovuti scendere a qualche compromesso dal punto di vista tecnico (e di questo ne parliamo tra poco) ma per il resto il titolo risulta assolutamente godibile, se si parla di offline. Giocando a partite online invece abbiamo avuto qualche problema di più, il sistema di matchmaking e il netcode di TEKKEN 8 non sono ancora perfettamente ottimizzati e una connessione wi-fi non è consigliata per giocare partite classificate, il lag potrebbe davvero rovinarvi uno scontro. Discorso diverso invece su PC collegato via lan, in questo caso non abbiamo trovato particolari problemi durante le nostre partite online. 
 

 

L'arte e la tecnica di TEKKEN 8

"TEKKEN 8 è una meraviglia per gli occhi": queste parole potrebbero riassumere da sole l'intero paragrafo ma vogliamo essere più specifici perchè il lavoro svolto dagli sviluppatori merita un approfondimento. Partiamo dalla direzione artistica: TEKKEN 8 è ispirato sia per quanto riguarda il design dei personaggi e della loro caratterizzazione ma non solo, anche gli ambienti in cui si svolgono gli scontri risultano iconici come in pochi altri picchiaduro. Combattere con lo sfondo della Torre Eifell non è cosa da comune e, così come lo stage di Parigi, ogni altro stage sa incantare per motivi differenti. Anche in TEKKEN 8 troverete gli stage a più livelli e, in ogni livello saprete notare dettagli unici e assolutamente curanti, anche se sarete presi dal combattimento. Ottima la gestione delle animazioni e delle espressioni facciali dei vari personaggi. Ancora una volta, la cosa che ci ha stupito di più è la cura certosina riposta in ogni elemento, dai dettagli dei vari oggetti estetici con cui potrete personalizzare i vari personaggi ai menu.
 
TEKKEN 8 è stato sviluppato sfruttando l'Unreal Engine 5 di Epic Games e il risultato è sotto gli occhi di tutti: la resa estetica del titolo è notevole ma gli sviluppatori di BANDAI Namco hanno voluto fare di più, hanno sfruttato con estrema intelligenza il nuovo motore grafico. Se giocando alla campagna o ad una partita online vi sembrerà di notare delle differenze non vi state sbagliando: in modalità offline gli sviluppatori hanno premuto l'acceleratore sul dettaglio estetico generale mentre, per ottimizzare le performance, il titolo riduce effetti e dettagli in modalità online. Questo escamotage permette a TEKKEN 8 di mantenere un'estetica decorosa anche durante le partite online senza dover scendere a compromessi con le performance. Se giocate a TEKKEN 8 su Steam Deck potete portare le opzioni ad un livello medio alto garantendovi un'ottima resa visiva e delle performance in linea con le aspettative su un picchiaduro. 
 
Ottimo anche il comparto audio: che si parli dell'assurda colonna sonora, del doppiaggio dei vari personaggi o degli effetti audio, tutto in TEKKEN 8 sembra pensato e orchestrato alla grande.