Anni 90 stiamo arrivando!
Abbiamo visto più volte quanta presa abbiano, sui nostri cuoricini di ultratrentenni, i remake di titoli della nostra infanzia. I ragazzi di
Tribute Games e di
DotEmu lo devono sapere molto bene perchè la loro ultima produzione è una vera e propria lettera d'amore ad una serie amatissima da grandi e piccini: stiamo parlando delle
Tartarughe Ninja e, più specificamente, di
Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge. Prendetevi una bella fetta di pizza, infilate la cannuccia nel Billy di fronte a voi e fate un salto indietro di trent'anni: seguiteci nella nostra
recensione di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge per XBOX One.
La trama di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge
Cominciamo come al solito a parlarvi della
trama di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge e della storia che sta dietro al titolo di
Tribute Games. A differenza delle solite recensioni però, questa volta, non entreremo nei dettagli per evitarvi qualsiasi spoiler e perchè la
modalità storia del titolo dura davvero poco e ogni secondo è prezioso per il giocatore. Per giungere ai titoli di coda di questa modalità infatti vi serviranno poco meno di tre ore (giocando a difficoltà normale): insomma si sarebbe portati a pensare che la longevità non è proprio l'asso nella manica della produzione. Ecco, non dobbiamo fermarci alle apparenze perchè il titolo prodotto da Dotemu infatti si avvicina molto ai paradigmi dei coin-op anche sotto questo punto di vista e risulta infatti decisamente rigiocabile.
Ad ogni modo, oltre la
modalità storia classica (che vanta 15 capitoli più un corposo tutorial) avrete a disposizione la
modalità Arcade. Nella modalità storia potrete muovervi per una New York riprodotta in 16 bit (abbiamo
adorato la componente artistica ma ne parleremo meglio più sotto) e affrontare i vari livelli oltre alle
missioni secondarie che i nostri amici ci affibbieranno e che risultano, solitamente, delle missioni tipo "vai, recupera l'oggetto e torna". Completare le missioni secondarie vi permetterà di guadagnare esperienza extra con la quale potrete sbloccare nuove combo e colpi speciali.
La modalità Arcade invece vi permette di affrontare i vari livelli in successione, uno dopo l'altro, esattamente come fareste se foste davanti al coin-op originale di
Teenage Mutant Ninja Turtles: Turtles in Time nelle (ormai sparite) sale giochi degli anni 90. Niente missioni extra qui ma solo tanta e tanta giocabilità e ri-giocabilità che farà la gioia dei più anzianotti tra noi. Buone notizie sul fronte localizzazione visto che
Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge è tradotto in italiano.
Il gameplay di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge
Ed eccoci giunti al piatto forte della produzione (oddio, anche il comparto estetico ed artistico ha decisamente la sua da dire): il
gameplay. Quando abbiamo postato la notizia dell'
annuncio di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge la nostra reazione è stata duplice: da una parte eravamo gasatissimi di poter tornare a menar le mani nei panni delle nostre tartarughe preferite e dall'altra avevamo il timore che gli sviluppatori cercassero di snaturare la produzione (anche se, conoscendo i ragazzi di Tribute Games, eravamo abbastanza tranquilli). Bene, ora possiamo dire con certezza che non siamo rimasti assolutamente delusi, anzi, il risultato è andato ben oltre le nostre più rosee aspettative.
Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge è un gioco che ogni appassionato di beat 'em up deve giocare.
Pad alla mano
Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge è un titolo solido, che si rifà ad un gameplay old-school ma che risulta tutt'oggi ancora godibile e granitico. Pensate che gli sviluppatori hanno voluto mantenere intatte alcune peculiarità del titolo originale come la presa (non sempre semplice) che le tartarughe potevamo compiere per scaraventare (letteralmente) fuori dallo schermo gli avversari. Interessante anche il numero di personaggi a disposizione: potremo infatti affrontare il titolo in cooperativa e impersonando non solo le quattro super tartarughe ma anche
Splinter,
April O'Neal e, una volta sbloccato, anche
Casey Jones. Le differenze tra i vari personaggi non sono epocali ma ognuno di essi ha delle sue peculiarità che lo rendono più o meno adatto a determinati tipi di giocatori.
Buone notizie anche sul fronte delle boss fight, tutte epiche e interessanti, difficili il giusto e sempre molto bilanciate. Una nota di merito va fatta per quanto riguarda la componente cooperativa che regala una nuova vita al titolo.
Giocando in compagnia di amici infatti Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge è riuscito a risvegliare in noi ricordi sopiti dei pomeriggi in salotto passati a giocare al NES. Ovviamente, giocando in cooperativa, il tutto diventa più casinista, caciarone e meno leggibile ma, dal nostro punto di vista, questi non sono che pregi!
L'arte e la tecnica di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge
I ragazzi di
Tribute Games avevano già dimostrato le loro capacità, come? qualcuno ha detto
Panzer Paladin? (se ve la siete persa date una letta alla nostra
recensione di Panzer Paladin) ma con Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge gli sviluppatori si sono superati ed hanno portato su schermo una grafica in pixel art che ha saputo conquistarci fino all'ultimo pixel. Prima di tutto siamo rimasti colpiti dal rispetto che traspare per l'opera originale e dalla cura che i designer hanno posto in ogni elemento presente a schermo, sia esso del fondale o in movimento. Ottime le scelte cromatiche, eccellenti le animazioni e curatissimi i dettagli: una vera e propria gioia per gli occhi.
Al netto di qualche rallentamento registrato nelle azioni più concitate non abbiamo molto da dire dal punto di vista tecnico del titolo. Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge si comporta decisamente bene e durante le nostre partite su XBOX One (approposito il titolo è disponibile su
XBOX Game Pass) non abbiamo riscontrato problemi importanti o bloccanti. Il motore di gioco fa il suo sporco lavoro e lo fa anche bene.
Un plauso va poi alla colonna sonora che è riuscita a riproporre i temi originali riadattati per essere orecchiabili e ascoltabili anche ai giorni nostri.