A metà tra remastered e remake
Abbiamo recensito spesso delle remastered di titoli con diversi anni sulle spalle e abbiamo anche recensito i remake di altrettanti titoli e ogni volta abbiamo cercato di evidenziare i pregi e i difetti dell'una e dell'altra soluzione. Oggi parliamo di un titolo che sembra essersi posizionato esattamente a metà tra una remastered e un remake: stiamo parlando di
Tactics Ogre: Reborn. Tactics Ogre: Reborn è infatti la recensione "rivista e corretta" di un titolo uscito per PSP nel lontano 2010:
Tactics Ogre: Let Us Cling Together.
SQUARE Enix ha pensato bene di riproporre questa (mastodontica) opera anche alla generazione attuale proponendo la nuova versione del titolo. Se volete saperne di più non vi resta che seguirci nella nostra
recensione di Tactics Ogre: Reborn per PC (giocato su
Steam Deck).
La trama di Tactics Ogre: Reborn
Non è facile parlare della
trama di Tactics Ogre: Reborn e non è facile per due principali ragioni: primo perchè il titolo offre una lore davvero ingombrante e carica di dettaglio con un mondo di gioco fantasy dettagliato in ogni sua parte e in seconda battuta perchè la trama del titolo è estremamente variabile e volubile. Partiamo proprio dal primo punto: il mondo di gioco di
Tactics Ogre: Reborn narra una storia ambientata in un arcipelago di un regno immaginario dove la politica gioca un ruolo fondamentale nel mondo. Nel titolo impersoniamo tre ragazzi che si troveranno ad affrontare un'avventura enorme che li metterà davanti a scelte difficile dove avranno modo di conoscere tanti personaggi e dove non sarà sempre chiaro chi è buono e chi meno.
È però la seconda ragione per cui non è facile parlare della trama di Tactics Ogre: Reborn e cioè quella relativa alla trama variabile. Nel titolo infatti vi troverete davanti a molti bivi narrativi e questi bivi influenzeranno in modo importante lo svolgersi degli eventi. Il modo in cui queste decisioni impattano sulla narrazione è talmente potente che gli sviluppatori hanno introdotto la possibilità di "tornare indietro" e prendere una decisione diversa nel caso le cose non si stiano mettendo esattamente come speravate. Capite bene che questa scelta diventa presto parte integrante del gameplay del titolo poichè potrete rigiocare intere sequenze senza dover necessariamente avviare una nuova partita (e la
durata media di una run di
Tactics Ogre: Reborn si attesta sulla
cinquantina d'ore).
Al netto che, per evitare ogni sorta di spoiler, non vi racconteremo nulla delle vicende di Tactics Ogre: Reborn e lasceremo a voi il piacere della scoperta è giusto che sappiate ancora due cose: la prima è che il titolo offre, al netto di tutte le scelte fatte, due finali differenti (e che quindi le vostre azioni verranno in qualche modo "appiattite" in chiusura) e, molto più importante, che
Tactics Ogre: Reborn non è localizzato in italiano e questo è un bel problema perchè l'inglese utilizzato non è propriamente "semplice" e se non siete dei buoni conoscitori della lingua d'Albione rischiate di perdervi grossi pezzi della storia o di quello che succede a video.
Il gameplay di Tactics Ogre: Reborn
Sotto il profilo del gameplay parlando di
Tactics Ogre: Reborn dobbiamo ricordarci che si tratta di un RPG-Strategico che ha qualche annetto sulle spalle e che offre, tutto sommato, un sistema di gioco di stampo abbastanza classico. Il party dei nostri eroi si muove su una mappa di gioco decisamente vasta e, volta per volta che incontra una città, un villaggio o un castello ha modo di entrare e sviluppare così la componente da gioco di ruolo scoprendo tutto quello che il titolo ha da offrire sul piano narrativo. Il vero fulcro del gameplay va però ricercato nella componente tattico-strategica del titolo ed è proprio li che troviamo gioie e dolori della produzione.
Tactics Ogre: Reborn è un titolo enorme e SQUARE Enix ha saputo innovare gli elementi chiavi per evitare l'effetto "remastered"
Una volta scesi sul campo di battaglia, che è organizzato con la più classica delle griglie disponibili negli strategici a turni, avremo modo di scegliere i componenti del nostro party per selezionare quelli più adatti ad affrontare gli avversari. Tactics Ogre: Reborn infatti offre la possibilità di sapere che tipi di avversari abbiamo di fronte, ma anche la loro velocità d'azione (che determina la sequenza dei combattenti) e il loro equipaggiamento. Insomma Tactics Ogre: Reborn offre un ventaglio di possibilità tattiche molto interessanti che, siamo sicuri, faranno felici gli appassionati del genere. Per poter velocizzare l'azione SQUARE Enix ha anche pensato di permettere all'utente di raddoppiare la velocità di gioco (evitando così, ove possibile, i tempi morti).
Abbiamo
giocato a Tactics Ogre: Reborn su Steam Deck e abbiamo trovato il titolo perfettamente adatto al piccolo schermo della console di casa Valve e d'altra parte non c'è da stupirsi se si pensa che il titolo era stato progettato e sviluppato per
PSP. Il titolo non è certamente "semplice" ma anche sotto questo punto di vista gli sviluppatori hanno voluto introdurre un nuovo sistema chiamato
Chariot Tarot che permette di riavvolgere i turni ed attuare una tattica diversa per rendere il sistema un po' più bilanciato.
L'arte e la tecnica di Tactics Ogre: Reborn
È difficile non apprezzare e restare incantati davanti alla bellezza del design che i ragazzi di
SQUARE Enix hanno saputo realizzare in
Tactics Ogre: Reborn. Il titolo mostra una direzione artistica ispirata, ben sviluppata e
originale anche se i tratti distintivi delle produzioni SQUARE Enix sono ben marcati. Abbiamo apprezzato anche la scelta di mantenere una pixel art sullo stile originale che non era propriamente all'avanguardia anche per l'epoca ma che riesce a dare un tono di "antico" al titolo.
Il comparto che forse ha subito meno modifiche rispetto alla controparte originale è senza dubbio quello tecnico: da questo punto di vista
Tactics Ogre: Reborn ricorda molto
Tactics Ogre: Let Us Cling Together o almeno quando siamo all'interno della mappa di gioco e durante i combattimenti. Le scene di intermezzo e i vari artwork hanno subito tutti un boost notevole e fanno bella mostra di se anche su monitor più spaziosi. Se vi state domandando
come gira Tactics Ogre: Reborn su Steam Deck la risposta è semplice e sintetica:
decisamente molto bene. Il titolo non è infatti esoso in termini di risorse e riesce ad offrire una buona resa estetica mantenendo al contempo una durata della batteria sopra la media.
Bene anche il comparto sonoro che fa sfoggio di una soundtrack evocativa e che vi permette di scegliere tra due doppiaggi: quello giapponese e quello inglese (il nostro consiglio è quello di rivolgere il vostro orecchio al doppiaggio del Sol Levante).