Siete pronti ad andare alla conquista del Pianeta Rosso? Surviving Mars ci mette nei panni del responsabile del programma di colonizzazione, parola d'ordine colonizzare!
E’ da anni che la fantascienza ci fa immaginare un futuro su Marte, con grandi sforzi e a piccoli passi ci stiamo avvicinando alla realizzazione di qualcosa di simile ad una vera e propria missione sul pianeta rosso, Paradox Interactive con Surviving Mars accelera i tempi e ci permette di gestire, fin da subito, la nostra colonia sul lontano pianeta, e il viaggio, ve lo diciamo subito, è davvero fantastico.
In Surviving Mars vestiamo i panni di un organizzatore di missioni di colonizzazione su Marte, abbiamo già vestito questi panni in Aven Colony (qui la nostra recensione) ma questa volta il pianeta da colonizzare è uno solo. La natura gestionale del titolo non offre una trama particolarmente definita e il titolo dei ragazzi di Haemimont Games non cerca in alcuno modo di forzare trame e narrazioni particolari ma lascia, ad ogni giocatore, la libertà di vivere l’avventura marziana a modo suo.
Marte è stato da sempre visto come il pianeta gemello della Terra, un luogo dove la fantascienza ci ha educato a vedere cose che (sembra) non esistano. Ogni appassionato di fantascienza ha sempre voluto, avere la possibilità di essere un pioniere, un astronauta che possa effettiva mettere piede sul pianeta rosso e stabilirvi una colonia. Se siete pronti a vivere le vostre avventure marziane e a cambiare radicalmente il destino dell’intera umanità allora fatevi avanti, Marte è li che vi aspetta!
Arrivando al concreto possiamo immediatamente calmare i bollori di chi già si vedeva sul suolo marziano a dare ordini a astronauti chiedendo la costruzione di edifici e quant’altro. Surviving Mars vi darà infatti questa possibilità, ma non immediatamente. Ogni partita è divisa in due grosse sezioni, la prima che riguarda l’organizzazione del viaggio e l’invio di robot e automi su Marte per creare le prime strutture e, solo successivamente, la creazione di una colonia umana. Questa scelta è stata fatta per permettere al giocatore di cominciare a costruire la sua colonia cercando di sfruttare al meglio le risorse del pianeta e ottimizzando i costi di trasporto. Nel titolo dei ragazzi di Haemimont Games dobbiamo infatti anche controllare i costi, sarà anzi un tassello fondamentale per la riuscita della missione. Una delle prime scelte che dovremo fare è infatti legata allo sponsor e alla sua selezione, questa scelta influenza infatti la quantità di danaro e di risorse che avremo a disposizione e risulta cruciale sopratutto nelle prime fasi della partita quando la nostra base non sarà ancora autosufficiente.
Nelle prime fasi della partita dobbiamo fare anche particolare attenzione alla scelta del luogo di atterraggio, per sfruttare al meglio le aree con le risorse visto che i nostri droni e automi potranno muoversi solo entro un certo raggio dalla nave o dalla nostra struttura. Questo ci obbliga a valutare con attenzione le risorse presenti e sfruttare al meglio ogni singolo metro di terreno. Una volta che abbiamo stabilito una base solida per le nostre operazioni possiamo pensare di inviare equipaggi umani dalla Terra. E così ha inizio la seconda parte della partita dove dobbiamo cominciare a concentrarci sulla microgestione delle cupole di vetro, unico vero sistema che ci consente di far sopravvivere l’uomo sull’inospitale pianeta rosso.
Se abbiamo svolto un lavoro accurato nella prima fase della partita dovremo trovarci già con le risorse energetiche e strutturali pronte per poter cominciare a far evolvere la nostra colonia e a farla crescere prosperosa. Surviving Mars offre una gestione, per certi versi, simile a Cities Skyline (di cui potete leggere qui la nostra recensione) con una differenza sostanziale non irrilevante: la forma dei blocchi di costruzione. Come in ogni gestionale che si rispetti, anche in Surviving Mars la posizione dei vari moduli è comandata da una scacchiera virtuale sul terreno; nel titolo di Haemimont Games la scacchiera non è a base quadrata ma esagonale rendendo le nostre costruzioni meno “precise” rispetto a quanto provato in altri gestionali.
Ovviamente lo scopo del gioco è cercare di rendere la nostra base il più redditizia possibile costruendo nuove strutture in grado di raccogliere materiali rari da rivendere poi sulla Terra e farci quindi espandere ulteriormente. Il cordone ombelicale col nostro pianeta natio è infatti fondamentale nelle prime fasi della partita, ma assume un significato più “commerciale” nelle fasi avanzate dove, grazie a materie prime molto remunerative, possiamo iniziare a guadagnare i famosi “Big Money”. Infine, non in ordine di importanza, Surviving Mars offre anche un ciclo giorno/notte che modifica le carte in tavola e obbliga il giocatore ad adeguare la sua strategia anche a questa componente.
Dal punto di vista grafico Surviving Mars si presenta in ottima forma, con un colpo d’occhio nelle fasi avanzate della partita che può regalare wallpaper di sicuro impatto. Il lavoro svolto da parte degli sviluppatori dal punto di vista della direzione artistica è interessante, gli uomini e i bot sono realizzati con uno stile cell shading che si distacca dal respiro della produzione in modo marcato.
Se da una parte infatti tutte le strutture del gioco richiamano una certa dose di “realismo”, se così possiamo definirlo, i nostri coloni sono invece realizzati quasi a mo’ di fumetto e c’è da dire che questa discrepanza crea un effetto piacevole alla vista.
Tecnicamente parlando poi il titolo si comporta decisamente bene, sia dal punto di vista degli fps a video quanto all’adattamento dei comandi sul pad. Abbiamo trovato il sistema di controllo di Surviving Mars adeguato alla versione XBOX One (che abbiamo testato) e, seppur con qualche difficoltà in più rispetto alla controparte PC, dobbiamo dire di aver preso abbastanza rapidamente la mano con i comandi. Molto buona anche la colonna sonora che riesce a tenerci compagnia nelle lunghe sessioni sul suolo marziano tra una scelta importante e l’altra. Anche gli effetti sonori rientrano nella media e ben si adattano alle varie situazioni presenti a video.
Surviving Mars è un gestionale che cerca di staccarsi dai sistemi più classici e ci riesce alla grande. L’idea di dividere il gioco in due grossi blocchi ha premiato sia dal punto di vista della varietà del gameplay, quanto da quello squisitamente gestionale. Ottimo lavoro quindi per il team di Haemimont Games che riesce a mettere a segno un gran colpo!
Trama 8.00
Gameplay 9.00
Arte e tecnica 8.00
tante cose da fare
bello da vedere e da giocare
alle volte un po' confusionario
microgestione tediosa
Paradox Interactive e Haemimont Games hanno annunciato oggi che la prima espansione: Space Race di Surviving Mars sarà lanciata il 15 novembre 2018 per PC, Xbox e PlayStation.