Di scimmie, banane e altre amenità
Correva il lontano 2001 (ebbene si, la serie è diventata maggiorenne quest'anno) quando
SEGA presentò al mondo
Super Monkey Ball. Oggi a distanza di ben diciott'anni ci troviamo a riprendere il controllo di AiAi e compagnia cantante, scopriamo insieme come è evoluto il brand e, soprattutto, se la situazione è migliorata rispetto all'ultima apparizione della serie avventura su
Nintendo Wii. Mettetevi comodi e seguiteci nella nostra
recensione di Super Monkey Ball: Banana Blitz HD.
La trama di Super Monkey Ball: Banana Blitz HD
Prima di scrivere due parole sulla (semplicissima) trama di
Super Monkey Ball: Banana Blitz HD, ripercorriamo insieme le varie fasi evolutive della particolare saga di
SEGA (ella che gioco di parole!). La serie nasce, come dicevamo in apertura, nel lontano 2001 e fa il suo esordio su
GameCube,
XBOX e
Playstation 2, è proprio in questa generazione di console che Super Monkey Ball riconosce un grande successo e SEGA, forte dell'amore che il pubblico nutre per la saga, sforna vari titoli a tema. Diciamo che dal 2001 fino al 2006 il titolo è sempre riuscito (con alti e bassi certo) a trovare la giusta chiave per essere gradito dal pubblico grande e piccolo.
Tutto questo si può considerare vero fino al 2006, anno in cui
SEGA pubblicò
Super Monkey Ball: Banana Blitz in esclusiva su
Wii. Forse, forte del successo commerciale e dirompente della console, SEGA pensava che il titolo avrebbe fatto sfracelli e invece, purtroppo, il titolo si scontro con dei controlli mal calibrati che rendevano il gioco più frustrante che divertente. D'altra parte Wii è stata una console che, se sfruttata a dovere sapeva regalare grandi soddisfazioni, ma se non veniva utilizzata nel modo corretto rischiava di creare più disastri che altro.
A distanza di tredici lunghi anni siamo invece qui a parlare di questo remake che vede un
Super Monkey Ball: Banana Blitz HD in una forma più che buona e, stavolta, in versione multi-piattaforma. Dal punto di vista narrativo non è cambiata una virgola rispetto alla versione originale: anche questa volta il malvagio pirata
Capitan Crabuchin ha rubato le nostre preziose banane e, indovinate un po' voi, spetta proprio a noi rimboccarci le maniche e affrontare, livello dopo livello, le varie sfide che ci vengono proposte con un personaggio a scelta. Come ben capite l'impianto narrativo è praticamente inesistente e, in effetti, la trama in
Super Monkey Ball: Banana Blitz HD serve solo da mero pretesto per portare il giocatore a sfidare se stesso (o gli amici) nei vari livelli di gioco (che vengono sbloccati avanzando nella storia).
Il gameplay per Super Monkey Ball: Banana Blitz HD
Partiamo dalle base del gameplay: chi non ha mai visto un titolo della serie
Super Monkey Ball deve sapere che il gioco in questione può essere classificato (almeno formalmente) come platform 3D ma le sue dinamiche di gioco e di gameplay sono decisamente particolari rispetto a quello che è lo standard del genere. A prima vista
Super Monkey Ball: Banana Blitz HD potrebbe sembrare un livello bonus di qualsiasi altro platform visto che qui lo schema di comandi e il paradigma utilizzato nel gameplay cambia radicalmente: in
Super Monkey Ball: Banana Blitz HD prendete infatti il controllo di una scimmietta chiusa all'interno di una palla con l'obbiettivo di raccogliere più banane possibili lungo il percorso fino a raggiungere la fine di quest'ultimo (senza ovviamente finire nel baratro). I comandi di gioco sono quindi molto diversi rispetto ai classici platform ma fare l'abitudine col sistema di controllo non è decisamente complesso.
Passati primi attimi dove dovrete prendere confidenza con la meccanica di rotolamento della palla, di controllo del salto e, soprattutto, della fisica di gioco diventa molto più divertente cerca di recuperare tutte le banane sparse per il livello senza cadere nel vuoto. Ogni livello di
Super Monkey Ball: Banana Blitz HD è realizzato da una sorta di percorso dove riuscire a restare in pista è già complicato di suo. Il titolo
SEGA mette a disposizione del giocatore ben cento livelli con cui cimentarsi. La maggior parte di questi sono costruiti come se fossero percorsi in cui lo scopo è partire dal punto A per arrivare al punto B, ma non mancano livelli particolari e con meccaniche diverse (primi fra tutti le boss fight).
A differenza della controparte per
Wii che utilizzava i controlli di movimento come sistema di controllo, questa nuova incarnazione ha reso la fruizione del titolo più semplice e precisa grazie all'utilizzo del sistema di controllo tradizionale: il pad. Grazie all'analogico si inclina il piano e con la pressione del tasto A siamo in grado di far saltare la nostra scimmietta (abbiamo provato la versione per
XBOX One), capite bene che rispetto ai motion controller di
Wii la situazione è completamente diversa. Purtroppo, ogni tanto, la telecamera ci ha dato qualche problema di troppo: quest'ultima è gestita dal sistema e non sempre si posiziona in modo ottimale con qualche problema relativo alla visibilità. Il titolo infine è localizzato in italiano e non avrete problemi a navigare i vari menu e a comprendere le poche frasi relative alla storia che vengono proposte.
L'arte e la tecnica di Super Monkey Ball: Banana Blitz HD
E cosa possiamo dire della componente artistica e tecnica? Beh in realtà non c'è molto da analizzare:
Super Monkey Ball: Banana Blitz HD è un buon remake che presenta un comparto artistico preso di pari passo dalla precedente versione e non introduce novità degne di nota. D'altro canto, fin dal suo esordio, la serie
Super Monkey Ball si è sempre presentata con un tono scanzonato, semplice e caricaturale, un ottimo esempio di direzione artistica pensata per tutti, dai più grandi ai più piccini. La scelta della palette cromatica, del design dei personaggi e dei mondi di gioco è funzionale al tipo di titolo e al pubblico indicato.
Dal punto di vista tecnico non abbiamo avuto alcun tipo di problema: durante la nostra prova su
XBOX One X il titolo si è dimostrato sempre solido e granitico e non abbiamo mai riscontrato bug o problemi bloccanti. I problemi (se così possiamo chiamarli) si vedono invece nel comparto contenutistico visto che da questo punto di vista il titolo SEGA è abbastanza povero e, oltre alla modalità storia, alle prove a tempo e a i livelli bonus non ha molto altro da offrire.
Chiude in bellezza un comparto sonoro e musicale buono che, senza puntare all'eccellenza, svolte egregiamente il suo sporco lavoro.