Il pianeta rosso
Marte è sempre stato uno dei pianeti più utilizzati ed abusati nella letteratura e nelle produzioni sci-fi in generale. Oggi parliamo di
Subterrain, titolo di
Pixellore decisamente particolare ed ambientato proprio su Marte. Inquadrare
Subterrain in un unico genere rischierebbe di risultare limitante e riduttivo oltre che estremamente superficiale, il gioco è infatti un mix di generi differenti ottimamente miscelati tra loro, ma andiamo con ordine e vediamo di cosa si tratta nella nostra recensione.
Le mie prigioni
Siamo nel 2050, su Marte, nella città sotterranea di Mars MPO, fondata da un luminare:
Jeff Murray. Eravamo emigrati qui, come tanti altri, per poter studiare e sperimentare liberamente, senza le restrizioni presenti sulla Terra. Durante un esperimento un'esplosione uccise una persona e così fummo accusati di omicidio e immediatamente incarcerati, non avremmo mai potuto continuare i nuostri studi sull'Alzheimer. Ora siamo soli in una cella desolata, nei panni del nostro alter ego, il
Dottor. West. La cella è piccola, lo spazio è limitato all'essenziale e le giornate passano una di seguito all'altra tutte uguali tra loro quando ad un tratto succede qualcosa, un blackout e il silenzio totale ci attanaglia. Dopo diverso tempo si sentono esplosioni, urla e lamenti, fuori dalla nostra cella è successo qualcosa di terribile, e se non vogliamo che capiti anche a noi qualcosa di altrettanto terrificante dobbiamo lasciare la cella, e in fretta.
Partiamo imprigionati in
Subterrain e forse, è proprio la prigione che ci ha salvato la vita, ma ora dobbiamo esplorare, capire cosa è successo e sopratutto evitare di finire morti ammazzati da zombie, mostri e alieni vari, la nostra avventura è ufficialmente iniziata.
Un sapiente mix
Come scrivevamo in apertura rinchiudere
Subterrain usando una singola definizione di genere è riduttivo e limitante, per spiegare cos'è conviene spiegare cosa si fa e come lo si fa e i vari sottogeneri di cui il titolo è composto verranno a galla da soli.
Partiamo dal tipo di struttura data al gioco,
Subterrain si gioca con visuale dall'alto, come i titoli che andavano di moda tanti anni fa e che stanno (pian piano) riaffacciandosi sul mercato. Sembra un
twinstick shooter perchè le meccaniche di gioco sono simili, ci muoviamo con l'analogico e spariamo con i pulsanti, possiamo muoverci e sparare contemporaneamente e possiamo colpire in tutte le direzione. Poi possiamo affermare che sembra un
rouge-like, infatti alcuni livelli sono generati casualmente e abbiamo un sistema di avanzamento del nostro personaggio oltre al sistema di loot proprio di questo genere. Il fatto che dobbiamo necessariamente soddisfare i nostri bisogni lo includerebbe di diritto nel genere dei
survival perchè in
Subterrain se non mangiamo, beviamo e dormiamo moriremo, si anche se non è stato un alieno a farci fuori.inoltre Ultima (ma non per importanza) è l'ambientazione che renderebbe il titolo classificabile nel genere
horror visto la presenza di zombie, di piccoli jumpscare, dei luoghi tendenzialmente bui da esplorare torcia alla mano che pullulano delle peggiori creature dell'universo... e non è tutto! Nel gioco è presente un sistema di crafting, un pannello di crescita del personaggio... Insomma di carne al fuoco
Subterrain ne mette tanta e anche di ottima qualità!
Nell'ultima fatica di
Pixellore (approdata su console dopo un anno dal rilascio della versione PC) abbiamo un sacco di cose da fare, di ambienti da esplorare, una valanga di nemici da eliminare, sembra tutto eccezionale, ma ci sono dei difetti? Si, qualche difetto c'è, il primo che salta subito all'occhio, per noi italiani, è la mancanza della lingua italiana, tutto il gioco è in inglese e questo potrebbe essere un ostacolo per alcuni giocatori, sopratutto all'inizio quando c'è da capire tutte le meccaniche di gioco. Oltre alla mancata localizzazione in italiano, il titolo offre alcune meccaniche un po' esasperate come la ricerca delle bombole di ossigeno, ricerca che ci obbliga a recuperare bombole dell'ossigeno per sopravvivere.
Una luce nel buio
Tecnicamente parlando non è certo
Subterrain il titolo che metterà sotto sforzo la vostra console o il vostro pc. Il titolo di
Pixellore infatti mostra una grafica con vista dall'alto molto funzionale al gameplay ma non certo da spaccamascella. Ambienti ed avversari sono realizzati con cura e la produzione in genere mantiene uno standard qualitativo discreto. A livello artistico offre un concept abbastanza classico per il genere sci-fi proponendo design e ambientazioni tipiche per il background utilizzato.
La parte tecnica di
Subterrain è probabilmente il tallone d'Achille della produzione o meglio, diciamo che il gioco si concentra sul gameplay più che sulla presentazione. La grafica e il sonoro sono funzionali al gameplay ma non cattureranno di certo la vostra attenzione.