Tra le stelle
È con enorme piacere e un pizzico di emozione che oggi vi raccontiamo le nostre opinioni e il nostro viaggio attraverso le stelle che abbiamo vissuto in
Starfield. Inutile dire che le aspettative sul primo nuovo mondo creato dai ragazzi di
Bethesda dopo venticinque anni passati tra le lande di
The Elder Scrolls e i deserti di
Fallout erano altissime e, forse proprio a causa di queste aspettative il titolo di
Bethesda e
Microsoft potrebbe non essere compreso o valutato correttamente. Grazie ad un codice ricevuto dal publisher abbiamo avuto modo di giocare al titolo fin dal primo di settembre ed ora ci sentiamo abbastanza pronti per raccontarvi come è andata la nostra prova. Vi invitiamo quindi a seguirci nella nostra
recensione di Starfield.
La trama di Starfield
Prima di parlarvi (o meglio, di accennarvi visto il grossissimo rischio spoiler) della
trama di Starfield vogliamo fare una piccola premessa su come abbiamo deciso di valutare il titolo di
Bethesda e del perchè troverete, tra queste righe, delle argomentazioni che potrebbero a prima vista sembrare discordanti tra loro. Avevamo a disposizione vari modi per giudicare e per parlare di
Starfield: potevamo adottare una linea editoriale che non prende in considerazione nulla della concorrenza e che valuta il titolo in se e per se (magari dimenticandosi anche l'anno di uscita), oppure potevamo adottare un approccio comparativo confrontando
Starfield con, ad esempio, il recente
Baldur's Gate 3. Anzichè utilizzare questi metodi molto distanti tra loro abbiamo optato per un approccio più ragionato, dove cerchiamo, volta per volta, di analizzare i meccanismi da entrambi i punti di vista per offrivi una chiave di lettura che non sia ne troppo buonista ne esageratamente critica (inteso come critica fine a se stessa, sia chiaro).
Detto questo buttiamoci nell'universo di
Starfield perchè, a tutti gli effetti, proprio di universo stiamo parlando. In
Starfield impersoniamo un uomo come tanti, il classico protagonista pescato dal nulla. All'inizio della nostra avventura ci troviamo su un'ascensore che sta scendendo verso il fondo di una miniera. In nostra compagnia troviamo il capo
Lin e un altro collega che ci raccontano cosa stiamo andando a fare e si raccomandano di fare quello che dicono per essere sicuri che vada tutto bene. È così che dopo pochi minuti ci troviamo ad imbracciare uno strumento in grado di strappare minerali dalla roccia. In questa breve fase che funge da
tutorial il giocatore può prendere confidenza col sistema di controllo e con le meccaniche alla base del titolo. Una volta concluso il nostro primo compito Lin ci invita ad andare a recuperare un minerale un po' particolare, il vero motivo per cui noi siamo li. Una volta toccato il pezzo di minerale cadiamo in una sorta di trance con visioni sul futuro e cadiamo a terra. Ci risvegliamo all'interno della base operativa, ancora vivi ma un po' scossi, pronti per incontrare il cliente che ci ha commissionato il recupero del particolare manufatto.
Il nostro simpatico personaggio (avrete poi modo di conoscerlo) non è però solo, si è infatti portato dietro una banda di pirati che lo stava inseguendo. Dopo una piccola scaramuccia con i pirati spaziali ci viene offerto un incarico importante di cui non vogliamo parlarvi per evitarvi soprese. Sappiate solo che, oltre all'incarico e ad una missione, ci verrà assegnata anche una nave spaziale: la nostra prima navicella. Questo che vi abbiamo raccontato è solo l'
incipit di Starfield e uno dei pochi momenti dell'intera narrazione che sarò uguale praticamente per tutti.
Starfield offre infatti al giocatore una grandissima libertà d'azione, le missioni con cui avrete a che fare sono letteralmente centinaia e, al netto di quelle della main quest, sono quasi tutti opzionali o quasi. Starfield segna un importante passo avanti nella struttura narrativa rispetto ai precedenti lavori di Bethesda: possiamo dire che in
Starfield la missione principale diventa quasi secondaria, le missioni secondarie offrono sempre spunti interessanti e, alle volte, vi porteranno via molto tempo per essere completate. Abbiamo apprezzato anche il modo in cui possiamo acquisire queste ultime, alle volte vengono attivate tramite il semplice ritrovamento di un oggetto, altre volte mentre ascoltiamo passanti per strada, altre ancora ci vengono proposte da personaggi più o meno raccomandabili.
In Starfield, ogni volta che pensate di aver visto tutto, vi dovrete ricredere
Vorremmo raccontarvi di più dei
Sistemi Colonizzati (quella porzione di galassia dove è ambientato il titolo) dove l'umanità ha trovato la sua nuova casa, vorremmo parlarvi più approfonditamente di
Nuova Atlantide o di
Neon e delle differenze che si possono vedere tra la città di
Akila City o
Cydonia ma preferiamo che siate voi a scoprire la storia e il substrato culturale che questi luoghi portano con se. La grande
Guerra Coloniale è terminata da molto tempo ma i segni di quella devastazione restano ancora, nei mondi e nelle persone. Il
Collettivo Freestar e le
Colonie Unite si trovano letteralmente agli antipodi e noi, nel nostro viaggio, avremo a che fare con entrambe, ma non solo. Si perchè c'è
una caratteristica che rende Starfield unico: ogni volta che pensate di "aver visto tutto" vi rendete conto che vi manca ancora un pezzo (e spesso importante) da scoprire. Prima di passare a parlare del gameplay vi ricordiamo che
Starfield è localizzato in italiano (almeno per quanto riguarda interfaccia e sottotitoli) e che nel titolo è presente l'opzione per il
NewGame+ e no, non è unicamente "una nuova run ma con tutti più forti" ma qualcosa che si incastra in profondità nel comparto narrativo dell'esperienza.
Il gameplay di Starfield
Se dal punto di vista del world building (inteso proprio come creazione dell'universo di gioco) non ci sono grosse lamentele da fare a
Bethesda, sul piano del
gameplay ci sono diverse cose che possono essere evidenziate e discusse, sia in positivo che in negativo. Prima di parlare delle
meccaniche di gioco di Starfield facciamo una premessa (
sembra che in questa recensione dobbiamo fare una premessa in ogni paragrafo ndr.) importante:
Starfield è un titolo sviluppato da
Bethesda che rispecchia profondamente il modo e lo stile che hanno reso celebri gli sviluppatori di
Rockville nel bene e nel male.
Starfield è figlio dei Fallout e degli Elder Scrolls, da questi titoli prende molte delle meccaniche di gioco, prende molte delle caratteristiche e delle strutture ludiche ma rappresenta, di fatto, un grande passo avanti per gli sviluppatori. Starfield non vuole essere un titolo rivoluzionario,
Starfield è un
GDR di Bethesda e va giudicato secondo questi criteri: se state cercando innovazione non siete nel posto giusto, se lo paragonate ad un GDR duro e puro (come
Baldur's Gate 3 ad esempio) rischiate di commettere l'errore che hanno fatto in tanti e cioè
giudicarlo per quello che non è.
Amanti dei GDR però non preoccupatevi: in
Starfield si può (e si deve, dal nostro punto di vista) giocare di ruolo. Certo, se sperate di poter fare un personaggio che grazie alla sua loquacità o al suo carisma può arrivare ai titoli di coda senza colpo ferire state sbagliando: in Starfield si spara, e tanto anche. Lo shooting è una parte molto importante dell'esperienza di gioco e infatti imbraccerete un'arma fin dalle prime battute della campagna ma Starfield non è un FPS e Starfield non è unicamente uno "spara a tutto quello che si muove". L'
ultima fatica di Bethesda è un grosso insieme di cose che vanno dagli
scontri con gli avversari, all'
esplorazione di pianeti (o porzioni di pianeti) lontani, alla scoperta di misteri dell'universo fino ai viaggi interstellari, combattimenti tra astronavi, produzioni di armamenti e oggetti e molto, molto altro. Starfield è una produzione titanica che schiaccia il giocatore e che gli dimostra il suo peso fin dai primi minuti di gioco. Chi ha già giocato a
The Elder Scrolls V: Skyrim (
qui la nostra recensione) o a
Fallout 4 si sentirà subito a casa perchè il titolo adotta le stesse meccaniche (anche se, questa volta, la visuale in terza persona è decisamente più riuscita): il sistema di movimento, di interazione con l'ambiente e con i personaggi è il medesimo: pensate che ogni oggetto che vedete nel mondo di gioco potrete raccoglierlo e rivenderlo, oppure utilizzarlo per craftare nuovi elementi (e qui si apre tutta la parte di crafting, ricerca e quant'altro).
Starfield è un gioco immenso, enorme, che non ha paura di mettere in mano al giocatore milioni di possibilità
Conviene fare due parole in più sull'
esplorazione perchè è uno dei cardini principali del
gameplay: non fate però l'errore di confrontare
No Man's Sky con
Starfield, se nel primo ogni pianeta che visiterete potrete esplorarlo da cima a fondo e lo stesso pianeta (compresa flora e fauna) è generato proceduralmente. In
Starfield non è così: il mondo di gioco è diviso in due parti: quelle costruite a mano dagli sviluppatori (dove si svolgono gli eventi principali del gioco e non solo) e quelli generati proceduralmente. Grazie alla mappa stellare possiamo infatti decidere di approdare in dei luoghi prestabiliti oppure atterrare su un pianeta in zone non segnate nella mappa: in questo caso il motore di gioco creerà una porzione di terreno (basata su un ecosistema congruo col posto dove stiamo andando) e andrà a popolarlo di vegetazione, fauna e punti di interesse generati proceduralmente. Questo vuol dire che potenzialmente avete a che fare con infiniti (micro)mondi ma che, al contempo, potrete ritrovare alcuni elementi già visti visto che i punti di interesse vengono selezionati da un numero elevato (ma non infinito) di strutture pre-costruite. Inutile dire che l'esplorazione risulta però divertente e profonda oltre che in grado di portarvi via interi pomeriggi senza batter ciglio.
Funziona molto bene anche il sistema di quest e di crescita del personaggio, non vi parliamo dell'editor del vostro alter ego che abbiamo trovato sufficientemente profondo e facile da usare. Il sistema di crescita del personaggio vi permette di sfruttare l'affinità con determinate fazioni per sbloccare dei perk aggiuntivi e, un po' come succedeva nei precedenti titoli, per migliorare una particolare abilità dovrete far pratica. Alcune specialità saranno poi fondamentali per potersi godere a pieno il titolo (come la capacità di pilotare i jetpack ad esempio) mentre altre risultano meno utili o interessanti (o sfruttabili) come la furtività che non è stata implementata in modo perfetto. Tra le cose che potete fare trovate anche la possibilità di pilotare la vostra astronave e combattere delle battaglie spaziali. Un piccolo tutorial all'inizio dell'avventura spiega in modo semplice cosa c'è da tenere sott'occhio e come dovete fare per portarvi a casa la pelle. Ma le astronavi non sono solo un mero mezzo che vi consente di passare da un pianeta all'altro, le
astronavi saranno la vostra casa nello spazio e
Starfield vi consente non solo di personalizzarle ma di
crearle e modificarle direttamente. Si, potete assemblare e modificare la vostra astronave pezzo per pezzo decidendo voi il bilanciamento tra potenza dei motori, degli scudi, delle armi laser e così via. Lo stesso discorso fatto per l'astronave può essere declinato per i vostri insediamenti: il cosmo è grande e c'è spazio per tutti, quindi perchè non farsi una casetta propria? Ecco, in Starfield potete fare anche questo e molto di più... potete ad esempio costruirvi una vostra piccola stazione mineraria ma non vogliamo mettere freni alla vostra fantasia.
Facciamo un ultimo appunto sulla quantità (smisurata) di loot che potrete andare a recuperare girovagando per il cosmo è davvero sterminato. Avrete a disposizione un numero impressionante di armi e di equipaggiamenti da gestire e da sfruttare. A proposito di sfruttare,
Starfield non si fa mancare nemmeno i companion, avrete infatti modo di assoldare e reclutare personaggi (o robot) che vi aiuteranno nelle missioni o che, in alcuni casi, potrebbero addirittura intralciarvi. Per gli appassionati di "telenovele venezuelane" non manca la possibilità di intrecciare anche delle romance tra voi e i personaggi che vi porterete appresso durante le vostre peripezie.
Starfield non è un titolo perfetto, ha i suoi difetti come tutte le produzioni
Tutto quello che abbiamo scritto fino qui sembra disegnare però un titolo senza difetti e praticamente perfetto in ogni contesto, ecco le cose non stanno però così ed ora andiamo ad analizzare i problemi più grossi che, a nostro modo di vedere
Starfield ha. Partiamo da quello che si rende evidente fin dai primi minuti della campagna: l'
intelligenza artificiale. L'IA che muove gli avversari è a tratti imbarazzante e quando diciamo
imbarazzante intendiamo che è proprio ferma a svariati anni fa (possiamo dire senza troppi timori ai tempi di
Skyrim). Ora, le produzioni
Bethesda non brillano certo per la forza muscolare dei personaggi dei suoi giochi ma qui si poteva fare molto di più. La cosa che fa rabbia è che questa mancanza nella IA rischia di rompere interi elementi del titolo, come ad esempio lo stealth che subisce molto i problemi di IA e rovina completamente questa meccanica nel gioco. Un altro evidente problema lo si trova nella
struttura dei menu, poco chiara e spesso confusionaria che rischia di far perdere molto tempo in momenti dove, di tempo, non se ne ha. Anche i caricamenti che intercorrono tra la discesa sul pianeta, l'atterraggio o tra il passaggio da ambienti diversi all'interno della stessa struttura rischiano di rovinare l'atmosfera e togliere parte del pathos in alcuni contesti.
L'ultimo elemento di criticità che ci ha fatto pensare per svariati giorni è da ricercarsi invece in
Starfield nel suo insieme e, più nello specifico, nelle meccaniche di gioco che non hanno nulla di innovativo ma che vanno a riprendere, rimodellare e rivedere le stesse identiche dinamiche che abbiamo giocato e stragiocato in tutti i titoli dello sviluppatore del Maryland. Per riassumere: se avete apprezzato i vari
The Elder Scrolls, se avete adorato i
Fallout,
Starfield sarà per voi una vera e propria manna dal cielo, se invece ritenete vecchie e abusate quelle meccaniche di gioco, in questa nuova produzione non troverete un vero vento di cambiamento.
L'arte e la tecnica di Starfield
Ed eccoci a parlare, infine, della
direzione artistica di Starfield e, sotto questo punto di vista, non possiamo che rimanere estasiati dal lavoro fatto da
Bethesda. L'universo di
Starfield è impressionante, dettagliato, coerente con se stesso e con le storie che racconta, unico e davvero sconfinato. Starfield è la vera dimostrazione di come Bethesda sia in grado di creare universi vivi e vibranti con una lore profonda e dannatamente immersivi per i videogiocatori. Non sono molti gli sviluppatori in grado di creare dei contesti di questo tipo mantenendo una grandissima coerenza di fondo. Dal punto di vista prettamente grafico poi siamo rimasti piacevolmente colpiti per le scelte, vedere le differenze architettoniche e culturali tra
Nuova Atlantide e
Akila City ad esempio lascia senza parole: sembra di stare in due giochi diversi. Ottima la caratterizzazione dei personaggi principali e anche di molti di quelli secondari.
Starfield ha la capacità di risucchiare il giocatore in un universo alternativo e renderlo reale
Dal punto di vista tecnico abbiamo qualche appunto da fare:
abbiamo giocato a Starfield su PC e siamo rimasti colpiti di come il titolo
Bethesda riesca a girare discretamente bene anche su PC non di fascia altissima. Su un PC di fascia media, l'impatto grafico non è lo stesso che avrete su
XBOX Series X o su un
PC di fascia alta ma il titolo resta comunque decisamente godibile. In compenso (e con nostro grande stupore) non ci siamo imbattuti nei classici bug che i titoli Bethesda presentano al lancio.
Ottimo il lavoro svolto anche dal punto di vista sonoro:
Starfield come ogni space opera che si rispetti ha una sua colonna sonora eccezionale (che potete ascoltare anche sui canali di streaming) che si adatta perfettamente all'atmosfera del gioco. Ottimo anche l'utilizzo degli effetti sonori così come il
doppiaggio, stavolta non presente nella nostra lingua, ma di qualità decisamente alta.