8.00

Recensione Star Wars: Bounty Hunter per PC

Torniamo a vestire i panni di Jango Fett nella nostra recensione di Star Wars: Bounty Hunter per PC

Una galassia lontana lontana...

Ed eccoci a parlare di una remastered che ha toccato le corde del nostro cuore fin dal suo annuncio: stiamo parlando di Star Wars: Bounty Hunter, titolo riportato su PC e sulle console odierne grazie al supporto di Aspyr che nei mesi scorsi ci ha già deliziato con la remastered dei classici di Tomb Raider, trovate qui la nostra recensione nel caso ve la foste persa (merita una lettura rapida eh! ndr.). Ma lasciamo in pace la cara Lara Croft e torniamo a vestire i panni di Jango Fett in questa avventura uscita nel lontano 2002. Indossate il casco, preparate l'armatura mandaloriana e seguiteci nella nostra recensione di Star Wars: Bounty Hunter per PC (giocato su Steam Deck).
 

 

La trama di Star Wars: Bounty Hunter

Giusto per fare il punto della situazione facciamo un breve accenno alla storia di Star Wars: Bounty Hunter. L'avventura che fa da sfondo al titolo si svolge prima e in parallelo agli eventi di Star Wars: Episodio II - L’Attacco dei Cloni. Seguiamo Jango Fett, il famoso cacciatore di taglie mandaloriano, mentre è incaricato di trovare ed eliminare un Jedi Oscuro. Questo incarico lo porta a esplorare diverse località iconiche dell’universo di Star Wars e a interagire con personaggi noti come Count Dooku e Zam Wesell. La trama si svela attraverso sei capitoli e scene intermedie che danno ulteriore profondità al personaggio di Jango, spiegando come abbia ottenuto la sua nave iconica, Slave I, e stabilito alleanze cruciali.
     

  
Star Wars: Bounty Hunter riesce a intrecciare elementi narrativi che arricchiscono la mitologia di Star Wars, ma vale la pena notare che, dopo l’acquisizione di Lucasfilm da parte di Disney, la storia di Star Wars: Bounty Hunter non è più considerata parte del canone ufficiale. Detto questo, rimane un’esperienza appassionante per i fan del Legends e offre un affascinante spaccato delle origini di uno dei personaggi più enigmatici dell’universo di Star Wars. 
  
Anche se la trama non è stata modificata nella versione rimasterizzata, gli intermezzi sono stati ripuliti e le scene sono visivamente più luminose e vibranti, migliorando la presentazione complessiva del gioco. Nonostante ciò, chi si aspetta cambiamenti significativi o aggiunte alla storia potrebbe rimanere deluso dal fatto che questa rimasterizzazione si limiti a miglioramenti estetici e di controllo senza espandere ulteriormente il contesto narrativo. Prima di passare a parlare del gameplay vogliamo darvi un'ottima notizia: Star Wars: Bounty Hunter è localizzato in italiano (completamente per giunta, con sottotitoli e doppiaggio! ndr.).
 

 

Il gameplay di Star Wars: Bounty Hunter

Ma passiamo a parlare del gameplay di Star Wars: Bounty Hunter che rimane fedele alla formula originale (d'altra parte stiamo pur sempre parlando di una remastered ndr.) Il titolo offre una combinazione di combattimenti in terza persona, sezioni platform e un sistema di caccia alle taglie. Il cuore del gioco è il combattimento, che si basa sull’uso delle doppie pistole blaster di Jango Fett, il jetpack per la mobilità e una varietà di gadget utili per eliminare i nemici. Mentre l’azione di base è divertente e immediata, il sistema di puntamento manuale può sembrare rigido e poco preciso, anche con l’introduzione delle modalità di controllo modernizzate. Fortunatamente, l’opzione di auto-lock rende più agevole il gameplay, compensando parzialmente questa mancanza di fluidità.
   

Star Wars: Bounty Hunter offre il gameplay tipico di inizio anni 2000 con meccaniche diverse che si fondono degnamente le une con le altre

   
Una delle caratteristiche tipiche di Star Wars: Bounty Hunter (e che in qualche misura l'hanno reso famoso ndr.) è il sistema di caccia alle taglie, in cui i giocatori possono scansionare i nemici per raccogliere informazioni e catturare bersagli specifici. Purtroppo, questo elemento può diventare noioso a lungo termine, dato che la maggior parte delle catture si riduce a scansionare un nemico e poi eliminarlo. C'è da dire che la possibilità di sbloccare contenuti aggiuntivi con i crediti guadagnati dalle taglie offre un po’ di incentivo per continuare a giocare e completare le missioni secondarie.
    
Resta però qualche problema della produzione originale come la telecamera e il movimento dei personaggi. La telecamera può essere disorientante durante i combattimenti, specialmente quando si blocca su un nemico, causando movimenti improvvisi che rendono difficile mantenere la concentrazione. Inoltre, il movimento di Jango può risultare impreciso e frustrante quando non si utilizza il jetpack. Questi problemi possono portare a morti non necessarie, costringendo i giocatori a ricominciare i livelli, un aspetto che potrebbe scoraggiare chi cerca un’esperienza più rifinita e moderna.
 

 

L'arte e la tecnica di Star Wars: Bounty Hunter

Dal punto di vista artistico, la versione rimasterizzata di Star Wars: Bounty Hunter offre un miglioramento significativo rispetto all’originale del 2002. I miglioramenti grafici comprendono texture più pulite, illuminazione migliorata e ambienti più vibranti, che riescono a catturare meglio l’essenza delle diverse location visitate da Jango Fett. Questi miglioramenti visivi riescono a far rivivere un classico della serie, mantenendo comunque il suo fascino retrò. Nonostante i miglioramenti, il gioco conserva alcuni difetti grafici della versione originale, come bug occasionali in cui i nemici si bloccano in alcune parti del livello.
      
Aspyr ha introdotto alcune funzionalità di quality of life che migliorano l’esperienza di gioco per un pubblico moderno. Oltre al sistema di controllo aggiornato, il gioco include supporto per la vibrazione che aggiunge un ulteriore livello di immersione. Abbastanza marginale invece l'introduzione del Flashlight Tool visto che le aree sono già più luminose rispetto all’originale, e non fa una grande differenza in termini di gameplay o esplorazione.
    
La componente audio contribuisce molto all’immersione, anche se la musica può diventare ripetitiva in alcune aree, con loop che si ripetono ogni pochi secondi. Mentre ciò non rovina l’esperienza complessiva, può diventare fastidioso per i giocatori che trascorrono molto tempo in una singola area.
 

 

Star Wars: Bounty Hunter

In sintesi, Star Wars: Bounty Hunter rimasterizzato offre un nostalgico ritorno all’azione in terza persona di un classico gioco di Star Wars. In un periodo in cui i titoli di Star Wars promettono molto e mantengono ben poco (qualcuno ha detto Star Wars Outlaws? ndr.), Star Wars: Bounty Hunter riesce a riportare ai giorni nostri un titolo divertente e iconico, giocabile e godibile anche da chi non ha necessariamente barba e capelli bianchi. Ovviamente Star Wars: Bounty Hunter non è un titolo perfetto e Aspyr ha riportato fedelmente anche i problemi del titolo originale ma possiamo considerare un discreto successo l'operazione nella sua completezza.

8.00

Trama 8.00

Gameplay 8.00

Arte e tecnica 8.00

Pro:

affascinante

un intero titolo dedicato a jango fett!

adatto a tutti

Contro:

restano i problemi con la telecamera

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