Che palle i quadrati
Avete presente Pang? Si? Bene! No? Non ne avete mai sentito parlare? Molto male, ma non preoccupatevi, potete leggere la
nostra recensione di Pang Adventures nella sua ultima incarnazione in HD.
Bene, ora che abbiamo potenzialmente colmato questa lacuna iniziale possiamo parlare di
Spheroids, il nuovo titolo di
Eclipse Games riprende infatti le meccaniche del classico di
Capcom e le rivisita in chiave moderna aggiungendo delle meccaniche platform per variare il tutto.
Obiettivo riuscito? Scopriamolo nella nostra
recensione.
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In giro per il mondo
La storia che sta alla base di
Spheroids non è tra le più originali presenti nel panorama videoludico e riprende, anch'essa, quella già proposta in
Pang! Il mondo è invaso, un'altra volta, da delle palle, queste (di natura aliena) stanno invadendo la Terra in vari punti e spetta a noi,
Lucas, salvare il nostro mondo tutto "quadrato" da questa invasione che rischia di stravolgere la natura di tutto quello che conosciamo.
Il nostro eroe dovrà quindi spostarsi per otto location, tanti sono infatti i livelli in cui è ambientata l'avventura, e ripulire i vari stage dagli odiosi esseri sferici.
Durante il nostro giro intorno al mondo,
Spheroids ci aggiorna sullo stato di salute del pianeta e sull'avanzamento della trama.
Se stavate cercando una trama matura e profonda, questo non è il titolo che fa per voi, ma in effetti forse non era nemmeno necessaria.
La storia fa infatti da sfondo e da collante per presentare al giocatore le diverse ambientazioni in cui vengono proposte le nuove meccaniche di gioco, volta per volta.
Conviene quindi lasciare la storia e passare a capire come si comporta il nostro gioco per quello che riguarda il puro e semplice gameplay.
Salto e rompo le palle, non male!
Come già accennato in precedenza il titolo di
Eclipse Games non mira ad essere un semplice clone di
Pang! (di cui abbiamo anche recensito degli ottimi esempi come
The Bug Butcher di cui potete leggere qui
la nostra recensione) ma cerca di introdurre una nuova meccanica, quella del platforming per evitare che il gioco diventi una semplice sequenza di stage di difficoltà crescente. E su questo punto
Spheroids riesce a centrare egregiamente l'obiettivo. Gli sviluppatori sono stati molto bravi a far evolvere il gameplay progredendo nella storia e riunendo meccaniche di gioco diversificate per i diversi livelli. Ogni stato che andiamo a visitare introduce infatti un nuovo meccanismo di gioco che rende i livelli sempre diversi e più complessi man man che ci avviciniamo al finale.
Spheroids permette al giocatore di raggiungere le aree dove eliminare le palle rimbalzanti utilizzando un sistema tipico dei platform. Oltre a sporadiche palline sparse per i livelli il grosso del gameplay si sviluppa in aree delimitate dove possiamo sbizzarrirci eliminando ogni oggetto rimbalzante ci capiti a tiro. Per far fuori le maledette sfere dobbiamo utilizzare il rampino in nostro possesso che spara dardi con catena (come arma base) verso l'alto e verso il basso.
Oltre al classico dardo possiamo acquistare presso dei coin op dei potenziamenti per la nostra arma (come armi blaster ad esempio) oppure possiamo trovarli sparsi nei livelli se prestiamo un po' di attenzione durante le fasi di esplorazione.
Il giro per il mondo ci terrà impegnati dalle tre alle quattro ore e il gioco non presenta altre modalità oltre che quella principale, la durata non è elevatissima ma il tempo trascorso nel gioco è sicuramente intenso.
E' un mondo colorato, baby!
Dal punto di vista artistico e tecnico
Spheroids mostra una produzione di sicuro impatto, Pur non avendo milioni di poligoni che si muovono per lo schermo, o presentando una grafica in pixel art degna di una galleria d'arte, il titolo di
Eclipse Games presenta dei tratti riconoscibili e interessanti.
Bella l'idea di creare un forte contrasto tra tutto quello che è parte del mondo (realizzato con quadrati, cubi e pixel ingigantiti) da quello che ne è chiaramente alieno, come le varie palle che invadono gli stati del nostro bel pianeta.
Questo forte contrasto tra forme e colori (anche le palette utilizzate per gli sfondi e il protagonista rispetto alle sfere sono diverse) rende
Spheroids unico e particolare.
Anche le musichette che ci accompagnano durante il nostro peregrinare per il pianeta richiamano fortemente l'era a 8 bit e insieme a tanti piccoli particolari compongono un puzzle di citazioni agli anni 90 che ogni nostalgico riuscirà di sicuro a evidenziare.