Un action game tutto italiano!
È con una punta d'orgoglio che annunciamo il titolo protagonista della nostra recensione odierna:
Soulstice. Sviluppato dagli italianissimi
Reply Game Studios (e pubblicato da
Modus Games) Soulstice si presenta come un titolo di spessore e non una piccola produzione indipendente. Se siete curiosi di sapere come se la sono cavata gli sviluppatori milanesi seguiteci nella nostra
recensione di Soulstice su PC.
La trama di Soulstice
Prima di parlare della
trama di Soulstice conviene chiarire una questione: sebbene il nome Soulstice potrebbe indurvi a pensare che li titolo di
Reply Game sia un soulslike non dovete farvi ingannare poichè in realtà è uno stylish action: in sostanza un vero e proprio titolo action. Fatta questa doverosa premessa possiamo torna a parlare della trama e su questo primo argomento possiamo già notare una differenza abbastanza sostanziale tra Soulstice e i vari
Bayonetta e
Devil May Cry (nel caso siate tra le tre persone al mondo che non conoscono il famoso titolo Capcom correte a leggere la nostra
recensione di Devil May Cry 5). Se infatti i titoli di stampo nipponico non offrano un grande spazio alla componente narrativa in Soulstice gli sviluppatori hanno voluto dare più peso a questa parte.
La lore del titolo è originale e non fa riferimento a libri o ad altri riferimenti letterari: nel mondo di Soulstice il
Caos governava ogni cosa e ogni essere era soggiogato a questa poderosa entità almeno fino a quando tre eroi non si levarono contro di esso. I tre eroi (o divinità) erano
Lo Scultore,
Il Giudice e
La Portatrice della Fiamma pur essendo molto potenti non riuscirono a sconfiggere del tutto il Caos e lo imprigionarono oltre il velo. Il male però non stette a guardare inerme tutto il bene che i Triarchi stavano facendo generando l'umanità e cercando di riportare equilibrio nell'universo, tramando dall'oscurità generò una progenie diabolica che squarciò il velo riversando nel mondo ogni genere di mostruosità. I tre crearono quindi una nuova stirpe di guerrieri atti a contrastare gli esseri oscuri ed è proprio qui che entriamo in gioco noi: una coppia di sorelle,
Briar e Lute accolte nell'ordine della Lama Cinerea e pronte a dare la vita pur di salvare l'umanità.
Questo è solo l'incipit di quello che vi aspetta nella quindicina abbondante d'ore che vi serviranno per arrivare ai titoli di coda. Non andremo oltre per evitarvi ogni spoiler ma sappiate che l'arco narrativo, pur senza farvi girare la testa, riuscirà a destare il vostro interesse. Infine vi ricordiamo che Soulstice è localizzato in italiano e che non farete quindi alcuna fatica a seguire le
vicende di Briar e Lute.
Il gameplay di Soulstice
Abbiamo però più volte ripetuto che Soulstice è un action duro e puro e quindi la domanda vi sarà sorta spontanea: ma il
gameplay di Soulstice com'è? Pad alla mano si lascia giocare? Beh la risposta dritta per dritta è: "Si, assolutamente", ma ora vediamo di motivare le nostre affermazioni. Prima di tutto dobbiamo mettere in conto che il titolo di Reply Game offre una discreta varietà: anche se il giocatore controllare (principalmente) solo
Briar (la sorella più corazzata) il gameplay si sviluppa sfruttando la sinergia delle due sorelle e offrendo al giocatore diversi spunti. Lo spadone che impugna Briar (che tanto ci ha ricordato
Berserk) ci permette di spazzare gli avversari ma durante l'evolversi del titolo la ragazza avrà modo di utilizzare anche altre armi che modificano sensibilmente il gameplay.
Sousltice offre al giocatore un gameplay rapido e immediato ma non per questo poco tecnico
Se Briar, tra le due sorelle, è quella che prende la situazione più "di petto" non significa che Lute sia una figura di poco conto, anzi, la sorella (o l'anima della sorella visto la sua forma etera) è di fondamentale importanza perchè offre al gameplay sfumature che non si trovano negli action più classici. Intanto che Briar affetta avversari, sfonda crani e fa cose di questo tipo, la sorella è in grado di sfoderare incantesimi (in forma semi-automatica) che sono però in grado di cambiare radicalmente l'esito degli scontri. Come se non bastasse le due possono poi sfoderare attacchi combinati in grado di mettere al tappeto grosse quantità di avversari o infliggere ingenti danni anche ai nemici più corazzati. Conviene forse fare un ultimo accenno alle armi a disposizione visto che i sette armamenti sui cui potrete mettere le mani vi permetteranno di variare sensibilmente il vostro approccio al gioco e, soprattutto, di infliggere danni diversi agli avversari a seconda dell'arma impugnata.
Facciamo un piccolo punto sull'avanzamento nel mondo di gioco, poi parliamo degli enigmi e passiamo così alla componente artistica e tecnica. Soulstice è un action che offre, come da tradizione del genere una visuale a telecamera fissa e chi non è abituato a questo genere di struttura ludica potrebbe trovare questa soluzione un po' scomoda ma basta davvero poco tempo per prendere confidenza con il sistema. Abbiamo apprezzato anche le parti di platforming così come gli enigmi, niente di impegnativo ma utili per "staccare" tra un combattimento e l'altro. Comodi anche i comandi: abbiamo giocato
Soulstice su Steam Deck e non abbiamo avuto problemi a giocarlo sulla portatile di Valve.
L'arte e la tecnica di Soulstice
Dal punto di vista estetico siamo rimasti
molto soddisfatti dal lavoro fatto da Reply Game: i ragazzi milanesi hanno saputo creare un mondo da zero e sono riusciti ad infondere un certo carisma sia nelle protagoniste che nella lore di gioco. Abbiamo apprezzato molto il design dei personaggi e delle armi, così come della città di
Ilden, peccato solo per la ripetitività delle ambientazioni che, soprattutto sul finale, tende a dare più fastidio. Il fatto di giocare tutta l'avventura nello stesso posto ha creato questo problema di dejavù continuo.
Dal punto di vista tecnico il titolo si comporta bene: su
Steam Deck si fa giocare senza intoppi e senza rallentamenti, ovviamente scendendo a qualche compromesso con risoluzione e qualità delle texture per preservare la batteria ma il colpo d'occhio generale è sempre piacevole. Giocando non abbiamo notato particolari bug o rallentamenti evidenti che potessero inficiare il gameplay se non qualche caso di stuttering abbastanza raro.
La componente musicale non è male ma di certo non indimenticabile. Molto buono invece il doppiaggio in inglese.