Recensione Sonic Mania

Sonic Mania

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Corri porcospino laggiù!

Ok ragazzi, oggi parliamo di quella che, a prima vista, potrebbe sembrare una delle più grandi operazioni nostalgia degli ultimi anni, fatta su un icona simbolo del videogame e parte integrante della sua storia. Oggi parliamo di Sonic Mania e di come, possiamo già dirvelo, SEGA abbia scongiurato il pericolo di un flop tremendo e di come un gruppo di sviluppatori volenterosi ha reso omaggio al porcospino blu più amato degli ultimi 25 anni, si perché Sonic quest’anno festeggia il suo venticinquesimo anniversario! Auguri!
 

Sonic, Tails, Knukles e tutti i vecchi amici

Sembra una gran festa, una rimpatriata tra amici che non si vedevano da tanto, troppo tempo, è questa la sensazione che si ha quando si vedono apparire i titoli di testa di Sonic Mania. I ragazzi di HeadCannon e PagodaWest Games sono riusciti a rinchiudere tutta la magia dei passati Sonic nel loro ultimo lavoro, una vera e propria ode a quello che è stato il portabandiera di SEGA e di intere generazioni di console.

Come al solito il malvagio Dott. Robotnik ha rubato i preziosi cristalli che reggono il mondo di Sonic e dei suoi amici e spetta a noi recuperarli, uno dopo l’alto, col nostro personaggio preferito. Si possiamo scegliere fin da subito a chi affidarci per portare a termine la nostra missione, se al mitico porcospino blu, Sonic, se al versatile Knukles che grazie ai suoi artigli può arrampicarsi in giro per la mappa e renderne più facile l’esplorazione o al simpatico Tails, la cui capacità di volare con la sua coda potrebbe salvarvi la pelle in più occasioni. Non ci resta quindi che scegliere il nostro eroe e lanciarci nei favolosi livelli preparati, remixati e rimodellati per noi dagli sviluppatori.
 

Un tuffo nel passato

Ripresentare un gioco di Sonic nel 2017 è un’operazione di indubbio coraggio, un po’ perché le ultime produzioni legate al porcospino blu non hanno fatto di certo gridare al miracolo (anzi) e un po’ perché il rischio di presentare un gameplay datato che non riuscisse a venire incontro alle nuove mode legate ai videogame era una possibilità papabile. Fortunatamente il team di sviluppo ha invece messo anima e corpo nel progetto ed è riuscito a riproporre le stesse meccaniche di gioco che tanto ci hanno fatto divertire 25 anni fa in questo nuovo capitolo, veloce, divertente ed estremamente appagante.

Sonic Mania ripresenta infatti tutte le caratteristiche che hanno reso capolavori i precedenti (vecchi) titoli della serie, Sonic Mania è un concentrato di adrenalina e mix perfettamente riuscito di velocità, precisione millimetrica e conoscenza dei percorsi. Se una volta avviato vi sentirete ringiovaniti di oltre vent’anni leggendo la scritta “Green Hill Zone” e penserete di bervi alla goccia il livello ne resterete delusi, si perché se da un lato le strutture dei livelli sono molto simili alle originali dall’altro gli sviluppatori hanno fatto un ottimo lavoro per rendere questi nuovi mondi diversi e pieni di sorprese anche per i veterani della serie.

La giocabilità è, ovviamente, rimasta esattamente la stessa dei vecchi Sonic e velocità e prontezza di riflessi sono gli ingredienti fondamentali per riuscire a portare a casa la pellaccia in ogni singolo livello. Ottima anche l’idea di far scegliere al giocatore fin da subito quale dei personaggi usare aumentando sia la longevità del titolo per quello che riguarda il gameplay (ogni personaggio offre un gameplay significativamente diverso rispetto agli altri), sia per quello che riguarda la possibilità di esplorare i vari livelli utilizzando le caratteristiche specifiche dei vari eroi. Una nota di merita va al level design e alla realizzazione degli stessi, gli sviluppatori sono infatti riusciti a mantenere l’ottimo level design delle precedenti versioni di Sonic aggiungendo, mixando e ripensando intere parti per raffinare ulteriormente il prodotto finale.
 

 

Pixel a tutta velocità!

Sonic Mania, come abbiamo scritto per tutta la recensione, è un vero e proprio tuffo al cuore per gli appassionati della mitica mascotte di SEGA. Fino ad ora abbiamo analizzato il titolo dal punto di vista del gameplay e delle sensazioni che è riuscito a trasmetterci. E’ giunto ora il momento di parlare di tecnica e di come, anche sotto questo punto di vista, il lavoro di HeadCannon e PagodaWest Games sia incredibilmente privo di sbavature ed estremamente adatto al contesto.

Non solo gli sviluppatori sono stati in grado di preservare lo stile e il carisma dei primi titoli prodotti da SEGA, ma hanno anzi fatto di più rendendo Sonic Mania un titolo estremamente contemporaneo pur utilizzando un comparto grafico in pixel art. La cura riposta nella realizzazione delle animazioni, dei fondali ed in generale di tutto quello che si muove per lo schermo ha del maniacale.

Ogni elemento sembra uscito da un Mega Drive sotto steroidi riportato alla luce dopo oltre vent’anni. Anche il sonoro riprende le vecchie melodie, che gli appassionati attendevano da troppo tempo di risentire, e le declina in chiave moderna con una delicatezza e un’attenzione ai dettagli senza precedenti. Inutile dire che in Sonic Mania non abbiamo riscontrato mezzo rallentamento o mezza incertezza, il lavoro è stat curato fin nei minimi dettagli e la post-produzione e la fase di test devono aver portato via diverso tempo agli sviluppatori visti i risultati ottenuti.