Senza girarci troppo attorno diciamolo subito, Solar Shifter Ex è uno shoot em up vecchio stile, uno di quei giochi che se fosse stato in un cabinato degli anni 90 ci avrebbe bruciato un bel po' di paghette della cara nonnina. Headup Games ci presenta quindi un nuovo sparatutto che riporta alla luce ricordi di tanti anni fa e lo fa in modo diretto senza troppi fronzoli.
Abbiamo testato la versione XBOX ONE per voi, continuate a leggere per sapere cosa ci è piaciuto e cosa no di questo titolo (che tra l'altro fa parte dell'ultima tranche di titoli della Summer Spotlight).
One Man Army
Prima di continuare con la recensione crediamo che una piccola precisazione sia d'obbligo, il titolo in questione è stato sviluppato da una sola persona, Ede Tarsoly, questo per dare un giusto peso al gioco e per mettere subito le mani avanti, non siamo di fronte ad una produzione tripla A (ne ad una produzione ad alto budget). Il gioco è pubblicato da HeadUp Games, molto attiva nella pubblicazione di giochi indie.
Un programmatore, un protagonista, piccolo parallelismo tra gioco e realtà. Scopo della missione, cercare di raccogliere più risorse possibili per fuggire dal nostro sistema solare....
Le premesse ci vedono svantaggiati ma fortunatamente abbiamo un asso nella manica, un sistema di teletrasporto montato sull'astronave che ci permette di sparire e riapparire rapidamente nel campo di gioco.
Questa meccanica di gameplay è il fulcro del gioco stesso, se non imparerete alla svelta ad utilizzare questa dispositivo i game over fioccheranno senza pietà, infatti basteranno pochi colpi per mettervi ko e i nemici sono sempre in grande superiorità numerica. Padroneggiare il sistema di teletrasporto vi porterà via del tempo ma le soddisfazioni una volta padroneggiato il meccanismo saranno molte.
In una galassia lontanta lontanta...
Solar Shifter Ex ci catapulta al termine di una guerra planetaria, la razza umana, dopo aver lasciato il proprio sistema solare per colonizzare nuovi mondi ha dovuto fare i conti con le razze aliene che abitavano tali mondi. Il risultato della guerra è stata una tragica sconfitta, l'uomo ha dovuto cedere il passo alle forze extratterestri e queste si sono fatte avanti fino al nostro sistema solare.
Il gioco inizia proprio da qui, quando gli alieni stanno dando il colpo di grazia alla nostra razza, il loro obiettivo è distruggere il nostro sole e veder così l'estinzione degli umani. Nel caos più totale, tra alieni e predoni arriviamo noi, il nostro scopo è quello di raccogliere le risorse necessarie che ci permetteranno di lasciare il pianeta e partire per la colonizzazione di nuovi mondi e salvare così l'uomo dall'estinzione.
La trama non è certamente delle più originali, ma il fatto di trovarsi in un mondo dove la guerra è già finita è interessante, abbiamo perso tutto e il nostro scopo è raccogliere i cocci per salvarci la pelle.
Spara che ti passa
Come anticipato il gioco è il classico shoot em up da sala giochi, una navicella, tanti nemici, fiumi di proiettili ed esplosioni, se avete più di 20 anni sicuramente vi verranno in mente decine e decine di titoli di questo genere.
Da 1941 - Counter Attack a DoDonPachi, da Gradius a Raiden, potremmo continuare per giorni a citare vecchie glorie, come in tutti questi titoli l'obiettivo del gioco è sempre lo stesso, raggiungere la fine del livello sterminando orde e orde di nemici. Il gioco offre una visuale dall'alto, i livelli si estendono quindi dal basso verso l'alto proprio in stile 1941 Counter Attack.
I controlli sono reattivi e il sistema di comando si apprende molto rapidamente, con l'analogico sinistro comanderete l'astronave, con il grilletto destro sparerete (o col pulsante A). La pressione del pulsante X vi permetterà di utilizzare il teletrasporto. Appariranno infatti a schermo 4 possibili punti di trasporto rapido, potrete selezionare dove ricomparire con l'analogico sinistro. All'inizio il meccanismo sarà un po' ostico, vi capiterà infatti di teletrasportarvi rapidamente proprio sotto il fuoco nemico, giocando e imparando bene tempi e schemi degli avversari diventerà molto divertente saltare da una parte all'altra dello schermo devastando tutto quello che vi capita a tiro.
Tra una missione e l'altra sarete trasportati all'hangar dove potrete modificare la vostra navicella e selezionare il fuoco primario e secondario rendendo così più potente la vostra astronave.
Il gioco si snoda lungo 18 missioni ambientate in 8 differenti luoghi. Avremo anche la possibilità di cambiare la nostra astronave con astronavi aliene, più potente della nostra navicella base.
I nemici presenti nei livelli sono abbastanza differenti tra loro, possiamo contare oltre 40 tipi di nemici diversi!
Anche l'occhio vuole la sua parte
Graficamente parlando Solar Shifter Ex non fa gridare al miracolo, il gioco utilizza una grafica 3D con visuale dall'alto, i dettagli sullo sfondo (edifici, astronavi ecc), non brillano certo per dettaglio e resa visiva. Però, c'è un però, il colpo d'occhio non è male, anche perchè durante la partita non avrete molto tempo per controllare il numero di poligoni presenti a schermo! La scelta di dedicare più risorse a esplosioni ed effetti particellari mettendo in secondo piano il background si è dimostrata vincente poichè tra astronavi nemiche, esplosioni, proiettili e power up il risultato è soddisfacente.
Nel 2016 si potrebbe sicuramente fare di meglio dal punto di vista tecnico, e di sicuro questo titolo non spremerà le vostre XBOX ONE, tanto per fare un paragone, siamo ben lontani dal livello grafico di SINE MORA (tanto per restare in ambito shoot em up).
La parte sonora fa il suo dovere, senza infamia e senza lode, anche in questo caso in passato si è sentito di molto meglio.
Solar Shifter Ex è un gioco non privo di difetti, offre però una giocabilità solida e un buon sistema di controllo. L'introduzione del teletrasporto aggiunge una variante interessante al gameplay. Non è un titolo per tutti, la difficoltà (almeno fin quando non si padroneggia il sistema di teletrasporto) è mediamente alta rispetto ad altri titoli. La longevità varia molto dalle skill del giocatore ma le 18 missioni presenti vi terranno impegnati per diverse ore.