Ah, il cecchinaggio
Questo 2017 si sta dimostrando un anno davvero prolifico e interessante per il mondo videoludico. Dall’inizio dell’anno ad oggi sono usciti titoli
molto interessanti, e molti altri sono in dirittura d’arrivo (chi ha detto
Prey?).
Anche nel mondo degli FPS le uscite non hanno deluso, soprattutto per quello che riguarda gli amanti del cecchinaggio più estremo con l’ottimo
Sniper Elite 4 (qui la
nostra recensione).
In questo vivace panorama
CI Games presenta il suo nuovo
Sniper: Ghost Warrior 3, titolo dedicato al cecchinaggio che ha le carte in regola per risultare interessante per molti, ma approfondiamo l’argomento nella nostra recensione.
Hey Bro!
Sniper: Ghost Warrior 3 racconta la storia di
Jon North cecchino facente parte dei Marines e di suo fratello Robert, anch’esso un militare rapito da un’organizzazione terroristica sconosciuta.
L’introduzione del titolo di
CI Games ci mette nei panni di Jon in missione col fratello Robert sul confine tra Russia e Ucraina. I due devono indagare su una cellula di terroristi che sembra abbiano attivato delle operazioni inerenti delle armi chimiche in gran segretezza. Giunti alla fine del prologo veniamo miracolosamente graziati da una roulette russa ma a nostro fratello non va altrettanto bene e viene rapito dai terroristi.
Il gioco riprende diversi anni dopo in Georgia dove veniamo spediti per creare problemi alle fronde di separatisti locali e mantenere il controllo sul territorio. E’ qui che le cose cominciano a farsi interessanti, sembra infatti che sul campo sia presente un militare che, dal modo di comportarsi e dall’esperienza, ricorda molto Robert.
Durante tutto il corso della campagna
Sniper: Ghost Warrior 3 gioca sul rapporto tra i due fratelli e sulle scelte da prendere. Il titolo di
CI Games presenta la storia suddivisa in quattro grandi capitoli ambientati in un open world free roaming che da un tocco decisamente interessante al titolo.
Non esiste modo giusto o sbagliato, esiste un modo efficace
Sniper: Ghost Warrior 3 mette le nostre scelte e quelle del protagonista davanti a tutto. Possiamo affrontare il titolo di
CI Games con diversi approcci. Già dal prologo ci vengono infatti illustrate le modalità di gioco che possiamo attuare per risolvere un determinato problema o portare a termine un obiettivo.
Sniper: Ghost Warrior 3 non offre mai una soluzione “giusta”, ma saremo costretti a scegliere l’approccio migliore a seconda della situazione e del nostro modo di giocare. Jon può infatti selezionare tre rami di abilità, quello “Sniper”, “Ghost” o “Warrior”. La specializzazione Sniper ci permette di migliorare le nostre performance per quanto riguarda il vero e proprio cecchinaggio, mettendoci a disposizione nuove abilità relative a questa specialità.
Dedicarsi alla modalità Ghost ci permette invece di raffinare l’arte dello stealth, e dell’approccio furtivo, opzione che ci aiuta a completare le missioni passando inosservati e lasciando meno tracce possibili sul campo. L’ultima opzioni disponibile è quella Warrior che ci consente di migliorare l’approccio diretto agli scontri, facendo la felicità di chi preferisci i combattimenti diretti rispetto a quelli più ragionati e pianificati.
Questa differenziazione di approccio permette al titolo di
CI Games di diversificare il proprio gameplay proponendo uno stile di gioco diversificato e molto più malleabile di titoli dedicati al cecchinaggio come
Sniper Elite 4. Oltre alla scelta dei rami di abilità e dei relativi bonus,
Sniper: Ghost Warrior 3 mette a disposizione del giocatore una serie di strumenti e di upgrade invidiabile, strumenti e mezzi che variano dai droni, ai kit di riparazione a miglioramenti da craftare e montare sulle proprie armi.
Gli sviluppatori hanno anche compiuto dei grandi passi avanti per quello che riguarda il gameplay andando ad ambientare il gioco in un’area open world dove possiamo esplorare, risolvere quest secondarie e girovagare anche per il solo piacere di farlo. Le differenti tipologie di terreno aiutano a diversificare gli approcci e ci obbligano ad adattarci all’ambiente circostante sfruttando le caratteristiche peculiari dei particolari luoghi.
I comandi rispondono reattivamente e anche l’intelligenza artificiale dei nostri avversari è di buona qualità garantendo delle partite divertenti e mai frustranti.
Shiper: Ghost Warrior 3 mette anche a disposizione del giocatore la modalità “esploratore”, tramite la pressione di un tasto è infatti possibile entrare in questa modalità e evidenziare a video i punti di interesse dello scenario, molto utile per identificare elementi che possono rendersi utili per variare l’approccio al combattimento.
Il mondo ai nostri piedi
Anche dal punto di vista tecnico il titolo di
CI Games si mostra solido e ben ottimizzato, eccezion fatta per i tempi di caricamento decisamente più lunghi rispetto a titoli simili. Il livello di dettaglio del gioco è molto buono e l’utilizzo del CryEngine si fa sentire garantendo panorami e ambienti di pregevole fattura.
Se dal punto di vista visivo il
Sniper: Ghost Warrior 3 mostra una grafica all’altezza delle aspettative, le animazioni risultano invece molto spesso troppo legnose. Buone anche le texture utilizzate, di qualità generalmente elevata. Molto buoni gli effetti di luce e i particellari che aiutano a rendere realistiche le ambientazioni proposte. Il titolo pecca un po’ sulla draw distance, lacuna che salta all’occhio soprattutto durante le fasi di cecchinaggio.
I ragazzi di
CI Games non hanno lesinato nemmeno sule opzioni disponibili e permettono anche di rimuovere pezzi di HUD o la sua totalità. Colonna sonora e effetti audio svolgono il loro dovere accompagnando il giocatore nella sua missione senza infamia ne lode.