Quando la poesia incontra il videogioco
È passato diverso tempo da quando
thatgamecompany ha pubblicato la sua ultima creazione su piattaforma mobile,
Sky: Figli della Luce (o
Sky: Children of the Light in inglese) ha visto infatti la sua prima uscita su
iOS per poi, a distanza di qualche mese, arrivare anche su piattaforma
Android. Come ogni produzione della compagnia anche Sky: Figli della Luce è un titolo che cerca di andare oltre quelle che sono le barriere classiche del media videoludico cercando di "muovere qualcosa" dentro le persone. Accolto in modo molto positivo dalla critica (anche se con qualche appunto da tenere in considerazione) l'ultimo nato della software house guidata dal talentuoso
Jenova Chen è arrivato anche su Nintendo Switch e noi oggi siam qui a parlare proprio di questa versione. Se volete librarvi in volo con noi in questo mondo fatto di sogni e luce seguiteci nella nostra
recensione di Sky: Figli della Luce per Nintendo Switch.
La trama di Sky: Figli della Luce
Come tutti i titoli di
Jenova Chen e di
thatgamecompany anche
Sky: Figli della Luce non fa differenza e basa gran parte del suo fascino e della sua stessa essenza nella
trama e nella
narrazione. La cosa più interessante è che, pur centrando il titolo proprio su questi due aspetti, la
compagnia di Santa Monica non ha dovuto imbastire una trama complessa e articolata, la storia è anzi molto semplice ma non per questo poco interessante. In questo frangente non andremo a raccontarvi quasi nulla della storia in se e questo per due principali motivi: primo il titolo è, di per se, abbastanza breve, in una manciata d'ore potrete arrivare ai titoli di coda (anche se l'avventura, in un certo senso, non finisce li) e secondo perchè non vogliamo assolutamente rovinarvi il piacere della scoperta.
Ad ogni modo, in
Sky: Figli della Luce impersonerete uno spirito che si è risvegliato in un mondo coperto dalle tenebre, il nostro obiettivo è quello di viaggiare per l'universo e portare la Luce la, dove il buio permane ormai ogni cosa. Essendo spiriti avrete la capacità di volare e di viaggiare in mondi fantastici che sembrano usciti da sogni di rara bellezza. thatgamecompany non si è però fermata a raccontare una storia, grazie al
Season Pass potrete affrontare nuove avventure (nel momento in cui scriviamo è attiva la Stagione del
Piccolo Principe dedicata al libro di
Antoine de Saint-Exupéry in cui potremo portare con noi il Piccolo Principe ed esplorare i mondi usciti dalla penna dello scritto francese.
Più che una vera e propria storia Sky: Figli della Luce cerca di far vivere al giocatore un vero e proprio viaggio, un viaggio alla scoperta dell'origine della vita stessa. Il titolo cerca di far riflettere il giocatore, di farlo emozionare e di fargli vivere un piccolo grande sogno. Inutile dire che l'obiettivo di thatgamecompany è stato completamente centrato e Sky: Figli della Luce riesce a trasportare il giocatore lontano, in mondi onirici ricolmi di magia e atmosfera.
Il gameplay di Sky: Figli della Luce
Anche sul fronte del
gameplay Sky: Figli della Luce fa di tutto per differenziarsi dalla massa di titoli che popolano il mercato. Se state cercando rocamboleschi sparatutto o titoli action dove ogni movimento può fare la differenza tra la vita e la morte siete nel posto sbagliato: la creatura di
thatgamecompany è pensata, studiata e strutturata per offrire al giocatore un'esperienza, una grande avventura esplorativa. È così che, pad alla mano (o console alla mano nel nostro caso, visto che l'abbiamo giocato in modalità portatile su Switch) si comincia a prendere confidenza con i comandi e si inizia ad esplorare il mondo che ci circonda. Non troverete molti testi in Sky, no è più facile che troviate immagini, rappresentazioni e simboli che vi guideranno, di candela in candela, dall'oscurità alla luce.
A differenza dei comandi touch dei dispositivi mobili, l'utilizzo dei joycon su Switch rende il gameplay meno spigoloso e, da questo punto di vista, il passo avanti è notevole. I comandi sono molto semplici, con il tasto Y potete accendere le candele, con il pulsante A potete ricercare l'obiettivo principale e con B salterete (o inizierete a volare nel caso lo premiate più volte.). Il porting su Switch porta quindi migliorare sensibilmente l'esperienza utente anche sotto il profilo della giocabilità evitando i problemi di cui i controlli touch soffrivano.
C'è poi tutta una
componente multiplayer, che vi permette di esplorare il mondo di gioco in compagnia di amici o di perfetti sconosciuti, ed è proprio qui che il gioco diventa un vero e proprio viaggio condiviso, un momento in cui lasciarsi trasportare o accompagnare persone vere che condivideranno con voi il piacere della scoperta. Sky: Figli della Luce vi permetterà di mettere le mani su svariati gesti e oggetti ornamentali che vi consentiranno di ricreare un personaggio del tutto vostro.
Pad alla mano
Sky: Figli della Luce si dimostra reattivo e girovagare per i vari mondi dell'universo è piacevole e appagante, almeno tanto quanto fermarsi a riflettere su quello che il titolo trasmette e su come lo trasmette. Molte volte infatti ci è capitato di soffermarci a lungo a guardare il mondo intorno a noi e porci delle domande molto più importanti di quelle che, solitamente, siamo chiamati a farci durante delle normali sessioni di gioco.
L'arte e la tecnica di Sky: Figli della Luce
Se c'è una cosa che ci ha colpito fin dalla presentazione di Sky: Figli della Luce è, senza ombra di dubbio, il comparto estetico e la direzione artistica, quasi emotiva, dell'opera in questione. Tutto nel gioco è pensato e studiato, tutto è costruito per trasmettere emozioni e non importa quanti poligoni siano presenti a video o la qualità delle texture presenti: il titolo di thatgamecompany è strutturato per suscitare e attivare emozioni nell'animo umano. Potremo star qui a parlare per ore di come il level design degli ambienti, le scelte cromatiche e tutto il resto non siano mai causali, ma forse riuscite a capirlo benissimo anche voi guardando semplicemente le immagini presenti in questo articolo.
Sotto il profilo tecnico purtroppo dobbiamo evidenziare qualche magagna di troppo:
Sky: Figli della Luce non brilla certo per la sua ottimizzazione e, seppur il titolo mette a disposizione due modalità di gioco, quella prestazionale e quella pensata per dare lustro alla componente visiva, ci siamo trovati più volte ad avere a che fare con rallentamenti abbastanza pesanti. Ci teniamo a precisare che questi rallentamenti non inficiano la qualità generale dell'esperienza ma è giusto portarli alla luce per completezza della recensione.
Un plauso va poi alla colonna sonora perfettamente adatta al titolo e che riesce a dare un grossissimo contributo nella creazione dell'atmosfera generale del titolo.