La vendetta va gustata fredda
Oggi parliamo di un titolo che, dopo aver riscosso un gran successo di pubblico e critica su
PC e
Playstation, si appresta ad arrivare anche su
Nintendo Switch (la versione da noi testata). Stiamo parlando di
Sifu, titolo dedicato all'antica arte del kung fu sviluppato dai ragazzi di
Sloclap. Siete pronti a menare le mani in portabilità? Se si non vi resta che seguirci nella nostra
recensione di Sifu per Nintendo Switch.
La trama di Sifu
Iniziamo di consueto parlando della trama e raccontare la
storia che fa da sfondo a Sifu è al contempo molto semplice ed emozionante. Partiamo dal presupposto che la storia inizia in modo decisamente interessante e vi mette nei panni del mega cattivo di turno, quello che in fin dei conti sarà il vero e proprio boss finale dell'avventura. Si, i ragazzi di
Sloclap hanno pensato bene di sfruttare il tutorial per mettervi nei panni del cattivo e dare così realmente inizio al corso degli eventi.
Ma parliamo di tutorial perchè è fondamentale sia per capire la trama di Sifu sia per inquadrare le meccaniche di base che muovono il titolo. Conviene cominciare ad anticiparlo qui:
Sifu è un titolo difficile che non fa sconti e che vi obbligherà a dare sempre il meglio di voi stessi e proprio in questa misura il tutorial iniziale è fondamentale per comprendere le meccaniche di gameplay che muovo il titolo. I ragazzi di Soclap hanno fatto un ottimo lavoro con un tutorial brillante e ben strutturato. Ad ogni modo cosa succede nel tutorial e cosa fa scaturire tutti gli eventi successivi?
Dicevamo, nei panni del villain, entrerete in una scuola di arti marziali e punterete dritto verso il suo maestro. Il personaggio che impersonerete è davvero potente e lo scontro con il maestro porta alla morte di quest'ultimo. Il maestro ha anche un figlio ma, grazie ad un magico artefatto, il giovane si salva e giura vendetta verso i cinque mandanti dell'omicidio del padre. L'amuleto che ha protetto il giovane dalla morte chiede però pegno ad ogni morte del giovane visto che, ogni volta che il giovane cadrà in battaglia tornerà in vita ma dovrà sacrificare alcuni anni della sua vita. Non vi raccontiamo nulla del viaggio del giovane ma vogliamo rassicurarvi sul fatto che
Sifu è localizzato in italiano e che non avrete alcuna difficoltà a comprendere tutto quello che avverrà a video anche se non conoscete l'inglese.
Il gameplay di Sifu
L'abbiamo scritto poco sopra ma conviene ribadire il concetto:
Sifu è un titolo dalla difficoltà alta, che non fa sconti e che punisce ogni pià piccolo errore, certo al tempo stesso è in grado di offrirvi grandi soddisfazioni ma qui non troverete scorciatoie. Per certi versi la meccanica alla base di Sifu ci ha ricordato molto
Sekiro, come nel titolo
FROM Software infatti anche qui non avrete modo di "truccare" il vostro personaggio per renderlo artificialmente più potente: dovete migliorare voi stessi per poter passare quel maledetto punto che sembra insormontabile (se volete saperne di più su Sekiro vi invitiamo a leggere la nostra
recensione di Sekiro: Shadows Die Twice). Esattamente come nei titoli FROM Software anche qui però il titolo vi offre delle possibilità che dovete saper cogliere e, nella fattispecie, si concretizza nell'amuleto che vi ha già salvato la vita una volta. Ogni volta che morirete infatti il vostro personaggio tornerà dalla morte ma dovrà sacrificare degli anni di vita invecchiando anche in modo vistoso. Certo, il sistema di "rinascita" non funziona in eterno, raggiunti i settant'anni dovrete ricominciare da capo l'ultimo livello.
In Sifu il sistema di invecchiamento del personaggio è parallelo al gameplay
Sifu si presenta come un action game caratterizzato da un combat system stratificato e dannatamente punitivo: il kung fu d'altra parte è un'arte millenaria e per apprendere ogni sua più sottile particolarità dovrete studiare, provare e riprovare svariate volte. Soprattutto nelle prime battute vi troverete a terra con estrema facilità ma questo vi permetterà di comprendere meccaniche, tempi e pattern che al try successivo vi saranno di grandissimo aiuto. Ogni volta che eliminerete degli avversari poi guadagnerete dei punti esperienza, gli stessi punti esperienza che (una volta morti) vi permetteranno di far crescere il vostro personaggio e prepararlo alla run successiva.
Ogni run che giocherete inoltre terrà memoria delle run precedenti quindi troverete delle scorciatoie già aperte, avrete più esperienza e (probabilmente) delle mosse in più per poter affrontare il livello. In questo contesto il meccanismo della morte e della rinascita è perfettamente integrato nel gameplay e la pone in grande rilevanza nel loop di gameplay. Abbiamo apprezzato tantissimo anche i level design del titolo così come l'interattività ambientale. Anche la disposizione dei tasti è decisamente ottimizzata e non ci metterete molto a prendere confidenza con i comandi (poi cominciare a far davvero male ai nemici è un altro discorso).
L'arte e la tecnica di Sifu
Artisticamente Sifu è un titolo che lascia a bocca aperta, la pulizia grafica e l'estetica messa in pista dai ragazzi di
Soclap è qualcosa che dovrebbero prendere d'esempio diversi titoli di sviluppo. Il design dei personaggi, siano essi personaggi principali o secondari, è sempre curato così come sono curati e ricchi di dettagli gli ambienti di gioco. Ottime anche le scelte cromatiche e lo stile generale dell'avventura che riesce ad unire in modo magistrale l'essenziale con il senso estetico senza sacrificare nulla sull'altare della direzione artistica.
Abbiamo giocato a
Sifu su Nintendo Switch, la console "meno potente" tra quelle presenti sul mercato ma siamo rimasti comunque piacevolmente colpiti sia dall'aspetto esteriore che dal frame rate. Sifu non ha prestato il fianco a rallentamenti e non abbiamo mai subito rallentamenti che potessero inficiare il gameplay. Ogni tanto siamo incappati in qualche bug ma nulla di davvero pesante.
Buona anche la colonna sonora e gli effetti audio che ben si sposano con l'atmosfera generale dell'avventura.