La strategia vista da un altra ottica
Siegecraft Commander punta su un nuovo concetto di strategia in tempo reale, scardina parte delle nostre convinzioni e mette le basi per un gameplay diverso, ma non meno divertente di quello tradizionale. Il titolo di
Blowfish Studios automatizza diverse funzioni che sono quasi naturali se usiamo mouse e tastiera ma che diventano una tortura controller alla mano. Vediamo quindi nella nostra recensione se le meccaniche introdotte sono vincenti oppure no.
Uomini vs Lucertole
La storia che sta alla base di
Starsiege Commander è utilizzata più che altro come pretesto per metterci davanti alle missioni che, una dopo l'altra, fungono da tutorial per il gioco. All'inizio della modalità campagna ci viene chiesto se impersonare la razza umana (i cui cavalieri ricordano molto quelli di
Warcraft) o le lucertole. Scegliere una fazione piuttosto che l'altra non cambierà di molto la strategia o le azioni che andrete a compiere durante la campagna. Forse dal punto di vista della personalizzazione e dell'approfondimento delle fazioni si poteva fare di più, ma tantè.
Una volta selezionato da che parte stare il gioco ci introduce in quello che, a conti fatti, è più un lungo tutorial piuttosto che una vera e propria campagna. Certo, missione dopo missione, dei testi a schermo (in inglese, il gioco non è tradotto nella nostra lingua), ci raccontano cosa sta accadendo e come procede la guerra ma la sensazione di "pretesto" è sempre molto forte.
Fortunatamente lo humor che pervade il titolo riesce a dare il giusto senso a tutto quello che viene proposto e salva così il titolo e la sua "lore".
Ti lancio la torretta!
Quello che distingue
Siegecraft Commander da tutti i concorrenti che potete trovare su console (e anche su PC) è l'approccio che il gioco vi chiede di dare alle vostre partite. Se vi aspettate un RTS di stampo classico dove dovete accumulare risorse, creare edifici, costruire unità, comandare le unità, pianificare i combattimenti, attaccare, e magari via di rush finale, sarete molto delusi.
Siegecraft Commander infatti sacrifica il classico meccanismo di schieramento delle truppe e attacco a fronte di un più semplice e immediato sistema di crescita delle proprie strutture basato su lanci.
Si avete letto bene, dovete letteralmente lanciare i vostri edifici nei punti della mappa dove volete che questi vengano eretti. Se questa meccanica vi sembra che non sia molto "tattica" è perchè non vi abbiamo ancora accennato ad una componente fondamentale del gameplay, quando lanciate le torrette dovete verificare che sul tragitto non ci siano ostacoli perchè uno di questi impedirebbe alla nuova torretta di essere collegata con la precedente, decretandone l'immediata distruzione (con buona pace delle risorse spese per "lanciarla"). Costruire strutture correlate tra loro può non essere così semplice come sembra, è infatti fondamentale fare in modo che le strutture siano quanto più interconnesse possibile, questo per evitare che la perdita di una torre si trasformi in una distruzione a catena.
Siegecraft Commander si occuperà autonomamente di schierare le truppe di attacco, a noi è però concesso il controllo manuale delle torrette difensive e di attacco anche se l'opzione va ponderata adeguatamente perchè lasciare scoperte parti della mappa in favore di un controllo diretto di una torretta potrebbe essere molto deleterio.
Il titolo di
Blowfish Studios è pensato per dare il meglio di se in multiplayer, la campagna principale fa infatti da lungo tutorial per trasmettere al giocatore le basi del gameplay e prepararlo agli scontri contro altri giocatori. Grazie al crossplay con la versione pc del gioco, non è difficile trovare avversari con cui scontrarsi. Oltre al multiplayer online avete anche la possibilità di giocare in multiplayer locale e, in questo caso,
Siegecraft Commander trasforma il suo gameplay dal combattimento in tempo reale a quello a turni, fornendo una interessante variazione sul tema.
Mura, castelli e geometria
Dal punto di vista tecnico
Siegecraft Commander svolge degnamente il suo lavoro proponendo una grafica colorata e un motore di gioco sempre fluido che gira senza intoppi ne rallentamenti. La grafica si presenta colorata e semplice, non fa di certo gridare al miracolo ma è sufficientemente dettagliata per non risultare grezza.
Anche dal punto di vista del sonoro il lavoro svolto da
Blowfish Studios non delude e propone musiche adatte al gioco ed effetti sonori azzeccati. Non vincerà il premio come miglior colonna sonora dell'anno ma di certo nemmeno quello di peggiore.
La mancata localizzazione in italiano rende il titolo poco fruibile a chi non mastica l'inglese, almeno durante lo svolgimento della campagna principale, per quanto riguarda il multiplayer invece, una volta apprese le meccaniche di base, potrete godervi appieno il titolo anche se non conoscete la lingua di oltre Manica.