Shu e' un fantastico viaggio per fuggire dalla Grande Tempesta e salvare il proprio villaggio e i propri amici, lasciatevi trasportare da questa piccola perla indie
Per fortuna la poesia è qualcosa che, nel mondo videoludico, si vede ancora e oggi parliamo proprio di un titolo che è carico di poesia: Shu. Approdato su Nintendo Switch dopo una release PC e Playstation 4, il titolo di Coatsink Software ci ha lasciati incantati, scopriamo insieme il perché nella nostra recensione di Shu.
La trama di Shu è molto semplice, ma porta il giocatore in un mondo dalla lore profonda ricco di personaggi perfettamente caratterizzati e pieno di luoghi fantastici da scoprire. La Grande Tempesta ha distrutto il nostro villaggio e così, di punto in bianco, ci vediamo costretti a iniziare un viaggio alla ricerca di una soluzione per salvare il salvabile e rimettere le cose a posto. Il nostro protagonista non è però il classico “bullo da videogioco”, non picchia nessuno e non ha armi, la sua unica forza è la sua incrollabile fede verso il suo popolo e il suo villaggio.
Percorrere i quindici livelli che Shu propone è un viaggio che il giocatore fa in compagnia del pennuto protagonista e la capacità del team di sviluppo di creare ambienti davvero magnetici rende l’esperienza di gioco unica. Anche i compagni d’avventura che troviamo lungo il nostro cammino non sono messi a caso ma, oltre che raccontare parte della lore del gioco saranno fondamentali per poter superare quelle porzioni di mondo, ma di questo parliamo meglio nel paragrafo successivo.
Shu non è il classico platform 2D come se ne vedono tanti, il gameplay di Shu affonda le sue radici nei canoni più classici del genere ma riesce grazie a guizzi d’ingegno a rinnovare se stesso e a trovare la sua unicità. Innanzitutto è difficile dividere quello che è il gameplay dal resto dei componenti del titolo, gameplay, grafica e narrazione si fondono alla perfezione nel platform targato Coatsink Software. Ogni livello proposto ci fa incontrare un paio di nostri concittadini e il loro incontro è fondamentale per proseguire l’avventura. Anche se l’obiettivo di ogni singolo livello è sempre quello di arrivare alla fine di quest’ultimo senza farsi travolgere dalla tempesta, ogni livello offre meccaniche di platforming diverse date appunto dalle abilità che i nostri compagni ci forniscono. Ecco quindi che si passa da dolci planate a corse con doppi salti dove la componente ritmica e frenetica prende il sopravvento e via dicendo, in una varietà che lascia piacevolmente stupiti.
Inoltre Shu non si fa mancare nemmeno i collezionabili e di varia natura anche, ci sono le farfalle e i pulcini ma anche i murales e questa raccolta instilla nel giocatore una voglia di “raccoglierli tutti” che va oltre quello che succede nei sandbox perché qui magari ti accorgi del collezionabile proprio quando non puoi più farlo tuo e il replay del livello diventa praticamente automatico. Quando si parla di platform però, la prima caratteristica che può fare la differenza tra un capolavoro e un titolo mediocre è la reattività dei controlli e la loro effettiva comodità, da questo punto di vista potete dormire sonni tranquilli, Shu offre un sistema di controllo preciso e reattivo, nelle nostre partite non ci è mai capitato di vedere un game over a causa di un salto non recepito o di una collisione imprecisa.
Dulcis in fundo, ad aumentare la longevità (non propriamente eccezionale del titolo) si aggiunge la rigiocabilità dei singoli livelli in modalità time trial (che verrà sbloccata subito dopo la conclusione dello stesso).
Dal punto di vista artistico Shu stupisce per la sua semplicità e, nello stesso tempo per la completezza. Il titolo dei ragazzi di Coatsink Software infatti riesce ad essere un mix perfetto di stile e completezza. Shu si presenta come un platform 2D di stile abbastanza classico ma è nella sua resa in 2.5D che il titolo riesce a stupire.
Non è infatti raro trovare dei titoli che sviluppano il proprio gameplay in due dimensioni e utilizzano una grafica che fa della terza dimensione un mero orpello (spesso mal sfruttato), Shu invece riesce a sfruttare la profondità per dare corpo ai livelli e renderli più piacevoli e belli da vedere. Tutti i personaggi sono inoltre ben caratterizzati e si amalgamo alla perfezione nel mondo di gioco, le animazioni sono numerose e ben legate tra loro. Anche la colonna sonora del gioco merita un plauso così come gli effetti sonori.
Shu è un ottimo platform che, pur non brillando in longevità, riesce a far vivere al giocatore un viaggio che non dimenticherà facilmente. Un ottimo level design e una direzione artistica ricercata e originale chiudono il cerchio di una vera e propria piccola perla da non lasciarsi sfuggire (sopratutto se si amano i platform in 2D).
Trama 8.00
Gameplay 9.00
Arte e tecnica 8.50
ottimo level design
alcuni alti e bassi nella difficoltà