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Recensione Shadows of Doubt per PC (Early Access)

Avete mai sognato di vestire i panni di un detective? Si? Allora seguiteci nella recensione di Shadows of Doubt!

Una piccola, grande, rivoluzione

Parliamo spesso di quanto il mondo videoludico tenda ad appiattirsi verso i classici generi che seguono le mode del momento e di quanto ci sia bisogno di novità e innovazione, ecco il titolo di cui parliamo oggi è sicuramente un titolo unico: stiamo parlando di Shadows of Doubt. Il titolo sviluppato dai ragazzi di ColePowered Games e pubblicato da Fireshine Games (che ringraziamo per averci fornito un codice di prova per testare il titolo) è qualcosa di effettivamente unico sul mercato: un immersive sim dove dovremo vestire i panni di un detective ma tutto in un contesto generato proceduralmente, praticamente ogni partita è diversa dalla precedente. Chiaramente l'obiettivo degli sviluppatori è molto ambizioso e, a questo punto, vi chiediamo di seguirci nella nostra recensione di Shadows of Doubt per PC (che vi ricordiamo, è ancora in Early Access) per scoprire insieme se gli sviluppatori hanno davvero mantenuto le promesse.
 

 

La trama di Shadows of Doubt

Iniziamo come al solito parlando della trama di Shadows of Doubt anche se, prima di raccontare il contesto in cui è ambientato il titolo, dobbiamo fare una importante premessa: Shadows of Doubt è un titolo che permette di vivere in una città generata proceduralmente (ogni volta quindi diversa) abitata da persone diverse dove ognuno di essi vive una vita propria. Noi impersoniamo un detective (che potrete personalizzare all'inizio della partita) chiamato ad investigare sui vari crimini che avvengono in città e qui avviene la magia: nulla in Shadows of Doubt segue un plot preciso, non esiste una vera e propria narrazione, i casi vengono generati, volta per volta, dal titolo stesso. 
  
Ad esclusione del corposo ed eccellente tutorial infatti dove, giocoforza, gli sviluppatori hanno dovuto preparare un caso d'esempio per permettere al giocatore di prendere confidenza con le meccaniche di gameplay e che quindi è "scriptato" tutto il resto è completamente dinamico e quando diciamo completamente intendiamo completamente. Non ci capita spesso di parlare di giochi in cui vi viene chiesto di impersonare un detective e il nostro punto di riferimento in merito resta L.A. Noir del Team Bondi e di Rockstar (che ormai ha decisamente qualche anno sulle spalle), se non ne avete mai sentito parlare date una letta alla recensione di L.A. Noir per farvi un'idea. Se però, nel titolo Rockstar Games, la trama faceva da forte conduttore tra un caso e l'altro, in Shadows of Doubt questo non avviene perchè il concetto alla base del titolo è diametralmente opposto: avete a disposizione una città virtuale in cui vivono persone che svolgono le proprie attività e che possono essere soggette a crimini, voi dovete investigare su quello che avviene. 
 
L'ambientazione di Shadows of Doubt è inoltre decisamente affascinante, il titolo di ColePowered Games è ambientato nel 1979 in un universo parallelo dove le cose sono andate in modo abbastanza diverso rispetto a quanto accaduto nel nostro universo. Il cambiamento climatico ha già recato i primi pesanti danni e le mega corporazioni hanno ormai ben più poteri degli stati nazionali. In questo contesto distopico si svolgono le avventure del nostro protagonista che deve investigare su omicidi e altri reati sparsi per la città. La cosa più interessante di tutte è che la città, i suoi abitanti, i palazzi e tutto il resto è generato proceduralmente, così come i casi che vi vengono proposti ed ogni cittadino vive una vita propria, con le sue unicità, con la sua famiglia, le sue impronte digitali, i suoi documenti e le sue relazioni. È difficile dare un voto alla componente narrativa di Shadows of Doubt perchè la narrativa viene composta volta per volta dal titolo. Abbiamo però una notizia non proprio felice per chi non mastica l'inglese visto che Shadows of Doubt non è localizzato in italiano.
 

 

Il gameplay di Shadows of Doubt

È chiaro che le ambizioni del team di sviluppo riguardo a Shadows of Doubt sono altissime ed è chiaro che tutti si sono approcciati al titolo con la giusta dose di diffidenza eppure, passato il tutorial iniziale che vi consigliamo caldamente di seguire, il mondo che ci si apre davanti è davvero impressionante. La prima domanda che vi viene posta dal titolo è di decidere le dimensioni della città che dovrà essere generata, in questo modo il motore di gioco prepara quello che sarà il nostro mondo virtuale fintanto che resteremo nella "bolla" di Shadows of Doubt.  L'abbiamo già accennato prima ma conviene ripeterlo: tutto in Shadows of Doubt è generato proceduralmente, le strade, i palazzi, i cittadini e le loro relazioni, le vite stesse dei personaggi e quello che gli succede nel mondo di gioco, ogni cosa è "casuale". Il sistema è chiaramente molto complesso ma il giocatore non riesce (almeno sulle prime) a rendersi conto di quello che tutta questa complessità comporta. 
 

Shadows od Doubt è uno dei titolo più impressionanti a cui abbiamo mai giocato

 
Il tutorial di gioco vi guiderà nei primi passi attraverso la città sottoponendovi un caso di omicidio. Già dalle prime battute (fin da quando vi alzerete dal letto, di fatto) vi renderete conto di come nel gioco ogni elemento è posizionato per avere una funzione e per poter essere usato: dal semplice interruttore per accendere la luce fino alla rubrica telefonica cittadina per poter raggiungere un posto. La cosa che ci ha impressionato maggiormente è la varietà di approcci che il titolo permette: una volta che il motore di gioco ha infatti predisposto il caso da seguire predispone anche delle alternative che il giocatore potrà seguire, facciamo un esempio per chiarire la questione: vi trovate davanti alla porta dell'appartamento dove (da quello che vi stato comunicato) si è consumato l'omicidio, ovviamente non avete le chiavi per aprirla e qui si aprono diverse strade: potete provare a forzarla (ma una telecamera a circuito chiuso vi guarda dall'angolo del corridoio), potete provare ad accedere all'appartamento dal condotto di areazione (ma dovete trovare l'ingresso del condotto) oppure potete provare (come abbiamo fatto noi) a verificare sotto lo zerbino se ci fossero delle chiavi. Questo è solo un piccolo esempio della libertà che (proceduralmente lo ricordiamo) è data al giocatore. 
 
Una volta poi sulla scena del crimine potete interagire con tutto quello che vi capita a tiro, potete controllare le impronte digitali, potete leggere i biglietti che il malcapitato aveva lasciato in giro per casa, potete controllare la cassaforte o frugare nella spazzatura in cerca di reperti... tutto può diventare (o essere) una prova. Shadows of Doubt vi mette inoltre a disposizione un sistema per mettere in relazione le varie prove, una sorta di "lavagna virtuale" dove potrete tirare i fili (si, come vedete nei film americani) cercando di mettere in relazione cose, oggetti, persone, luoghi e alibi per risolvere il caso. Una volta che sarete sicuri di aver risolto il delitto di turno potrete rivolgervi alla stazione di polizia compilando il modulo (e dando le motivazioni) per chiudere il caso e incassare il sudato premio. Abbiamo cercato di riassumere il più possibile le meccaniche di gameplay che però non si fermano ad un mero "cerco le prove e compilo il documento", alcuni indizi vi condurranno a piste diverse, alcune di queste saranno dei vicoli ciechi mentre altre potrebbero risultare la chiave di volta del caso. Ci è capitato di recarci in un ristorante perchè, frugando nella spazzatura, abbiamo trovato uno scontrino e siamo andati a chiedere se conoscevano la vittima. Abbiamo anche cercato persone collegate all'omicidio componendo l'ultimo numero di telefono fatto dall'appartamento della vittima per poi cercare il destinatario della telefonata sulla rubrica del telefono e via di questo passo. Le possibilità sono oggettivamente molte e il motore di gioco sembra già esser in grado di portare al giocatore casi divertenti e vari. 
 
Se si pensa poi che Shadows od Doubt è tutt'ora in Early Access e che gli sviluppatori hanno detto di star raffinando ulteriormente il mondo di gioco e di star lavorando alla possibilità di creare città ancora più grandi (in questo momento le città che possono essere generate sono di dimensioni abbastanza piccole) non possiamo che avere ottime speranze e prospettive per il futuro. Abbiamo giocato a Shadows of Doubt su Steam Deck e, anche sulla portatile di casa Valve, il titolo è completamente fruibile e godibile.
 

 

L'arte e la tecnica di Shadows of Doubt

Ed eccoci al punto forse più divisivo della produzione: la direzione artistica del titolo. Shadows of Doubt utilizza infatti un motore di gioco in voxel che potrebbe far storcere il naso a qualcuno ma che, nell'ottica del titolo funziona alla grande. Abbiamo apprezzato la direzione artistica della produzione che vede un mondo di gioco ambientato sul finire degli anni settanta ma che presenta già alcuni elementi più moderni, quasi da sci-fi. Anche in Shadows of Doubt piove spesso e spesso ci è capitato di trovarci all'interno di grandi palazzi illuminati da scritte al neon in pieno stile cyberpunk. I personaggi e il mondo di gioco sono resi solitamente molto bene e la qualità generale (a livello visivo) del titolo è decisamente ottima. 
 
Molto bene anche il motore di gioco che su Steam Deck riesce a mantenere un framerate abbastanza costante (sui 40 FPS con limitatore) anche nelle aree aperte. Siamo rimasti molto colpiti da come il motore di gioco riesca a gestire ogni palazzina, strada e personaggio e siamo ancora più colpiti se pensate che potrete accedere a tutte le strutture che vedete forte dell'idea "se potete vederlo potete entrarci". Ovviamente vista la complessità messa in campo non potevano mancare i bug, bug che abbiamo riscontrato in diverse occasioni ma che ci sentiamo, in questo momento, di giustificare sia a causa della complessità generale che del fatto che Shadows of Doubt è ancora in Early Access.
 
Bene anche la colonna sonora del titolo ma non solo, bene anche le voci di sottofondo e bene anche le trasmissioni che vengono trasmesse alla televisione o alla radio che aiutano molto ad entrare nel mondo di gioco.
 

 

Shadows of Doubt

Shadows of Doubt è un titolo impressionante che ha dell'incredibile. Non è ovviamente un titolo adatto a tutti sia per via dell'assenza della lingua italiana che potrebbe causare qualche problema a chi non mastica l'inglese e anche per l'approccio molto libero che il titolo offre. Di contro è fuori discussione che il titolo sviluppato dai ragazzi di ColePowered Games è qualcosa di unico sul panorama videoludico e che segna la strada per quello che potrebbe essere la nuova via per gli immersive sim

9

Trama 8.00

Gameplay 9.50

Arte e tecnica 8.00

Pro:

un titolo incredibile

gameplay eccellente

vasto e longevo

Contro:

manca l'italiano

alcuni casi meno avvincenti di altri

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