Riprendiamo il controllo di cinque eroi per salvare lo Shogun in Shadow Tactics: Blades Of The Shogun per XBOX One e Playstation 4
Sono passati solo pochi mesi dalla nostra recensione di Shadow Tactics: Blades Of the Shogun e ci ritroviamo a parlare di nuovo dell’ottimo Real Time Strategies di Mimimi Production. E perché il nostro ritorno sul titolo? Ma perché è disponibile la versione console! Oggi infatti parliamo della sua trasposizione per XBOX One e Playstation 4 e più dettagliatamente proprio della versione sulla console di casa Microsoft. Bando alle ciance quindi e affiliamo le armi, ci rituffiamo nella recensione di Shadow Tactics: Blades Of the Shogun!
Ovviamente per quello che concerne il comparto narrativo e la storia di Shadow Tactics: Blade Of the Shogun la versione console non si discosta di un millimetro dalla controparte PC recensita qualche mese fa. CI troviamo ancora in piena epoca Edo, nel bel mezzo del Giappone Feudale dove le lotte di potere per creare quello che diventerà l’Impero Giapponese sono in pieno corso. Nella trama pensata dai ragazzi di Mimimi Productions toccherà a cinque individui il compito di aiutare lo Shogun in una serie di missioni che li porteranno a sventare piani di rivoluzione e assassinio ai danni dello Shogun e di tutto il regno. I cinque personaggi scelti dal team riescono ad essere un perfetto connubio di individui dai caratteri bel delineati con le loro caratteristiche peculiari e i loro motivi che collocano dalla parte dello Shogun e della sua causa.
L’avevamo forse già scritto nella precedente recensione ma lo ribadiamo comunque ora, la trama di Shadow Tactics: Blades Of the Shogun non regala particolari colpi di scena ma riesce a tenere attaccato il giocatore fino ai titoli di coda, aiutata dai dialoghi dei protagonisti della vicenda che riescono a coinvolgere il giocatore con le loro visioni del mondo e degli eventi, tutte diverse ma tutte convergenti verso la cieca fedeltà allo Shogun.
Se siete alla ricerca di titoli frenetici ed adrenalinici potete anche fermarvi nella lettura, non proseguite non ce ne sarebbe motivo, Shadow Tactics: Blades Of the Shogun è infatti un titolo che va pensato, ragionato, pianificato passo dopo passo, anche nella sua versione per console casalinghe. Non c’è spazio per errori e non c’è spazio per la fretta, commettere una svista, il più delle volte, corrisponde a morte certa. Pazientare e pianificare ogni singola mossa è infatti l’unica via percorribile per portare a casa la pelle e la buona riuscita della missione. Un altro elemento fondamentale è la strategia che dovrete mettere in campo per uscire dalle situazioni che vi si parano davanti.
Avanzando nel gioco vi renderete infatti conto di quanto il lavoro di quadra e l’utilizzo delle singole qualità individuali faranno la differenza tra una partita persa e una vinta. I nostri cinque protagonisti hanno infatti delle abilità uniche che consentono al giocatore di mettere in campo diversi tipi di strategia e di tattica, anche se dovrete muovervi generalmente nell’ombra (perchè uscire allo scoperto è il più delle volte letale) ogni eroe riesce a far esprimere un gameplay differente. Tenete ben presente che anche il livello di difficoltà del titolo è rimasto invariato rispetto alla controparte pc e che partirete sempre in svantaggio ad ogni missione.
Gli avversari sono infatti più numerosi di voi, meglio equipaggiati e in generale abbastanza attenti alle vostre azioni e, sopratutto, ai vostri errori. Ora parliamo invece dell’argomento che, con tutta probabilità, sarà quello che vi interessa di più di tutta la recensione: l’utilizzo del pad come sistema di controllo. I ragazzi di Mimimi Productions hanno prestato grande attenzione e Shadow Tactics: Blades Of The Shogun risulta ottimamente giocatile anche col pad. I comandi di gioco sono stati infatti rimappati ottimamente sul pad (almeno su quello della XBOX One su cui abbiamo provato il titolo, ma dovrebbe essere lo stesso per la controparte Playstation 4). L’unico appunto che possiamo segnalare è la gestione della telecamera che obbliga le nostre dita a contorsioni leggermente fastidiose in fase di modifica della visuale della camera e della ricentratura, ma paragonato col lavoro svolto per il resto dei controlli è un problema minimo.
Dal punto di vista tecnico non c’è veramente molto da aggiungere rispetto a quanto detto nella precedente recensione, il motore di gioco è Unity e regge ottimamente gli elementi a schermo. Anche sulla versione console la grafica risulta pulita e animata ottimamente.
La direzione artistica è, ovviamente, la stessa della versione PC e risulta ben studiata e carica di carisma. Ecco su questo punto forse conviene soffermarsi un attimo per ribadire un concetto importante, in Shadow Tactics: Blades Of The Shogun la caratterizzazione dei personaggi e la loro definizione è parte centrale dell’esperienza di gioco. Il titolo sarebbe stato sicuramente interessante anche con dei personaggi meno carismatici perchè, bisogna ammetterlo, la componente strategica è davvero ben fatta.
Il fatto però di dare così tanta anima ai protagonisti aiuta ad alzare ulteriormente l’asticella della qualità della produzione, è quel classico “qualcosa in più” che ultimamente non si vede tanto spesso nelle produzioni (sia grandi che piccole).
La trasposizione su console di Shadow Tactics: Blades Of The Shogun possiamo definirla un’operazione completamente riuscita. Il carisma dell’opera è rimasto esattamente lo stesso, così come il gameplay e l’esperienza ludica. I ragazzi di Mimimi Productions hanno svolto un’ottimo lavoro nel rimappare i comandi su pad e sono riusciti a mantenere intatta la parte strategica, così come la difficoltà. Consigliatissimo agli amanti della strategia e a tutti coloro che vogliono cimentarsi in un gioco che non regala nulla ma che da modo di provare grandi soddisfazioni alla conclusione delle varie missioni.
Trama 8.00
Gameplay 8.00
Arte e tecnica 8.00
raffinato e complesso
non adatto a tutti